Quarta coalizione: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Fix minore
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione Android
Fix minori
Riga 25:
{{Campagnabox Guerra Polacco-Svedese}}
 
La '''quarta coalizione''' fu un'alleanza costituita nell'agosto del 1806 tra [[Gran Bretagna]], [[Prussia]], [[Impero russo]], [[Svezia]], [[Principato Elettorale di Sassonia|Sassonia]] e [[Regno di Sicilia]] per contrastare la [[Primo Impero francese|Francia imperiale]] di [[Napoleone Bonaparte]] e le sue nazioni satelliti; l'alleanza venne costituita principalmente per la decisione della Prussia di ostacolare il predominio della Francia in [[Germania]], conseguito dopo la sua vittoria nella [[Terza coalizione|guerra della terza coalizione]], trovando in questo subito l'appoggio della Gran Bretagna (ininterrottamente in guerra contro i francesi fin dalla rottura della [[Trattato di Amiens (1802)|pace di Amiens]] nel 1803) e dell'Impero russo (ancora in guerra con la Francia anche dopo la sconfitta subita nella precedente [[battaglia di Austerlitz]]).
 
Dopo l'entrata delle forze prussiane in Sassonia, le ostilità tra la Francia e la coalizione iniziarono nell'ottobre del 1806: l'esercito prussiano, senza attendere l'arrivo dei russi, avanzò in modo confuso e disperso e Napoleone poté prendere l'offensiva con una brillante manovra strategica e vincere entro pochi giorni la [[battaglia di Jena]] il 14 ottobre 1806. La contemporanea vittoria nella [[Battaglia di Auerstädt]] del maresciallo [[Louis Nicolas Davout]] contribuì alla totale disfatta dei prussiani. Dopo questi successi e il riuscito inseguimento del nemico in rotta, Napoleone fu in grado di entrare a [[Berlino]] e occupare gran parte della Prussia, ma la decisione del re [[Federico Guglielmo III]] di continuare la lotta con il sostegno dell'esercito russo obbligò i francesi a intraprendere una nuova campagna nei territori dell'attuale [[Polonia]]. Nel corso di duri combattimenti invernali i due eserciti si affrontarono nella [[battaglia di Eylau]] (7-8 febbraio 1807), che si concluse con gravi perdite per entrambe le parti e senza risultati decisivi; dopo una pausa i combattimenti ripresero con la bella stagione, fino alla definitiva vittoria francese nella [[battaglia di Friedland]] (14 giugno 1807).
Riga 38:
Il 2 dicembre si combatté ad Austerlitz e la Prussia quindi dovette affrettarsi a sua volta a trattare con il vincitore. Il 15 dicembre Napoleone trattò bruscamente l'inviato Haugwitz e impose la conclusione del [[trattato di Schönbrunn]] che assegnava l'[[Hannover]] alla Prussia in cambio di un'alleanza con la Francia. Napoleone poté quindi organizzare l'Europa centro-meridionale secondo i suoi progetti e creare la struttura del cosiddetto "Grande Impero"<ref>G. Lefebvre, ''Napoleone'', pp. 244-246.</ref>. In [[Germania]] Napoleone prima assegnò il [[Tirolo]], il [[Vorarlberg]], ceduti dall'Austria, al [[regno di Baviera]] e al [[regno del Württemberg]] che divennero stretti alleati della Francia, quindi soprattutto creò il 12 luglio [[1806]] la [[Confederazione del Reno]] che, costituita da sedici regni o principati tedeschi, divenne il pilastro dell'egemonia francese in Germania; la Grande Armèe rimase stazionata nella Germania meridionale a spese degli stati alleati.
 
L'Austria venne estromessa dalla Germania e il 6 agosto 1806 Francesco II abdicò dal suo titolo di [[imperatore del Sacro Romano Impero]] e mantenne solo il titolo di imperatore d'Austria. Nei [[Paesi Bassi]] Napoleone impose con facilità un trattato di alleanza e impose la trasformazione della [[Repubblica batavaBatava]] in regno con sovrano suo fratello [[Luigi Bonaparte|Luigi]], proclamato re il 5 giugno 1806<ref>G. Lefebvre, ''Napoleone'', pp. 247-249.</ref>. In [[Italia]], il [[Regno d'Italia (1805-1814)|regno]] si estese occupando il [[Veneto]] austriaco, compresa [[Venezia]]; inoltre Napoleone decise fin dal 27 dicembre 1805 di prendere iniziative radicali contro i Borboni di [[Napoli]] e l'armata francese al comando del [[maresciallo di Francia|maresciallo]] [[Andrea Massena]] invase il [[Regno delle Due Sicilie|Regno di Napoli]] e occupò il territorio senza incontrare molta resistenza. Il re e la famiglia reale si rifugiarono in [[Sicilia]] sotto la protezione della marina britannica e il 30 marzo 1806 il fratello maggiore di Napoleone [[Giuseppe Bonaparte|Giuseppe]], venne proclamato nuovo sovrano.
 
Ma presto la situazione dei francesi divenne difficile: i russi occuparono [[Corfù]], mentre in [[Calabria]] si scatenò una violenta guerriglia popolare ispirata dal partito reazionario borbonico-clericale, i britannici dalla Sicilia sbarcarono un corpo di spedizione di 6.000 uomini al comando del generale [[John Stuart, Conte di Maida|John Stuart]] nel [[Golfo di Sant'Eufemia]] il 1º luglio 1806 e poterono stabilirsi solidamente a [[Reggio Calabria]] dopo aver respinto in francesi nella [[battaglia di Maida]]; oltre 40.000 soldati al comando del maresciallo Massena e del generale [[Jean Reynier]] furono impegnati fino al 1808 a reprimere la rivolta e controllare i britannici<ref>G. Lefebvre, ''Napoleone'', pp. 249-250.</ref>. Le truppe francesi entrarono anche ad [[Ancona]] e [[Civitavecchia]] per bloccare questi porti al commercio britannico, mentre nell'aprile 1806 il maresciallo [[Auguste Marmont]] entrò in [[Dalmazia]] con il II corpo d'armata e, mentre i russi da Corfù occupavano le [[bocche di Cattaro]], rimase sul territorio combattendo l'insurrezione montenegrina. Infine Napoleone riprese in considerazione anche i suoi progetti orientali: suoi incaricati arrivarono a [[Giannina]], in [[Moldavia]] e in [[Bosnia]]; il sultano [[Selim III]] riconobbe ufficialmente l'imperatore dei francesi, ci fu uno scambio di ambasciatori tra [[Parigi]] e [[Costantinopoli]]; i turchi allentarono i loro legami con la [[Gran Bretagna]] e con la Russia<ref>G. Lefebvre, ''Napoleone'', pp. 250-252.</ref>.