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== Gli enti astratti ==
Un altro tema di indagine dell'ontologia è quella di stabilire se sia possibile e in che termini attribuire l'esistenza agli enti astratti (la pace, la paura, l'idea, l'eternità, la poesia, il governo, ecc.) o alle proprietà (caldo, cattivo, breve, bello, ecc.) o alle proposizioni ("Giovanni ama il suo violino") o agli enti trascendenti/fantastici (dio, paradiso, il cavallo alato, ecc.) o agli eventi (il pranzo di natale di due anni fa) nonché agli oggetti matematici (numeri, insiemi, operatori). Si arriverebbe al paradosso per il quale la branca specifica della filosofia che studia l'esistente, essendo per definizione una metodologia teoretica ovvero puramente speculativa, "potrebbe" non esistere essa stessa.
 
Si tratta di stabilire se i concetti o le convenzioni ("cose" generate dalla mente umana e a cui si è attribuito consensualmente un nome cioè li si è identificati) abbiano la proprietà dell'esistenza, situazione che nel sentimento comune si riserva praticamente alle "cose" percepibili con i sensi (il pianeta Venere, il nonno, una montagna, la zanzara, la pizza, il virus dell'influenza, il telefonino, ecc.). I filosofi del linguaggio, ad esempio, rilevano che già solo perché c'è una comprensione tra coloro che utilizzano concetti astratti, è difficile poter sostenere che questi non esistano. Basti pensare ad un'opera artistica non di tipo figurativo (come una statua): chi metterebbe in dubbio l'esistenza dei [[Promessi sposi]]? (intesa concettualmente come il celebre romanzo, non ovviamente come un determinato libro sul tavolo che "contiene" il romanzo). Oppure sarebbe arduo negare l'intuitiva ed immediata esistenza di un sentimento che si nutre, di un pensiero che si ha in animo, di una conoscenza appresa e utilmente impiegata. Per non parlare di tutti coloro che, in base ad una qualsiasi fede religiosa, sostengono l'esistenza, ad esempio, di una o più divinità o della reincarnazione o dell'anima o del diavolo o dei relativi luoghi oltremondani (cose che, dal punto di vista empirico, rimangono essenzialmente strutture teoriche).