Sistema geocentrico: differenze tra le versioni
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Questo sistema è oggi legato al nome dell'astronomo danese [[Tycho Brahe]], che sviluppò strumenti accurati di osservazione astronomica e li utilizzò per molti anni raccogliendo i dati, che consentirono al suo discepolo [[Keplero]] di formulare le sue [[Leggi di Keplero|tre famose leggi]].
Alcuni decenni prima dell'intervento risolutivo di Galileo, Tycho Brahe demolì per primo con le sue osservazioni la cosmologia aristotelica. Il punto di partenza fu l'osservazione di una nova nella costellazione di Cassiopea la sera dell'11 novembre 1572. La sua luce si attenuò gradualmente sino a scomparire all'inizio del 1574. Tycho la osservò per mesi allo scopo di verificare che essa si trovava alla stessa distanza delle altre stelle e pubblicò le sue conclusioni ("De stella nova", 1573). Riassume [[Paolo Rossi Monti|Paolo Rossi]]: "Se non si trattava di una cometa, se la nuova stella appariva nella stessa posizione contro la sfera delle stelle fisse, allora nei cieli immutabili si era verificato un mutamento e si potevano avanzare dubbi sul contrasto fra la immutabilità dei cieli e la mutabilità del mondo sublunare".<ref name=":0">''Storia della Scienza'', opera in 8 volumi diretta da Paolo Rossi, Gruppo Editoriale L'Espresso, Vol. 1, p.181.</ref> Tycho affermò per primo che: "la realtà di tutte le sfere deve essere esclusa dai cieli...il cielo è fluido e libero, aperto in tutte le direzioni, tale da non opporre alcun ostacolo alla libera corsa dei pianeti..." Commenta Paolo Rossi: "Era questa di Brahe, un'affermazione di importanza rivoluzionaria, paragonabile a quella di Copernico sulla mobilità della Terra".<ref
=== Crisi e obsolescenza del sistema geocentrico ===
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