Azov: differenze tra le versioni
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L'arrivo degli [[slavi]] data dal [[X secolo]]; nel [[XIII secolo|XIII]] e [[XIV secolo]] la zona cadde sotto il dominio dei [[Tatari]] dell'[[Orda d'Oro]], anche se dei mercanti [[Repubblica di Venezia|veneziani]] e [[Repubblica di Genova|genovesi]] riuscirono ad installarsi e a fondare una colonia commerciale chiamata [[Tana (città)|Tana]].
Il tutto ebbe fine nel [[1471]], con l'arrivo dei [[turchi]] che occuparono militarmente tutta l'area e fondarono la [[fortezza di Azov|fortezza di Azak]] per impedire le incursioni e i commerci dei cosacchi del Don verso il [[mar Nero]]. Per scacciare gli ottomani i cosacchi assediarono invano la piazzaforte nel [[1574]], [[1593]], [[1620]] e nel [[1626]]. Nel giugno [[1637]] una forza composta da 3000 cosacchi del Don e 4000 cosacchi zaporoghi cinse d'assedio la fortezza. Il 21 giugno dello stesso anno gli assedianti riuscirono a vincere la resistenza della guarnigione turca e ad impossessarsi di Azov. Successivamente i cosacchi inviarono allo zar una richiesta per ottenere rinforzi e supporto. I consiglieri del sovrano russo però si opposero a causa della concreta minaccia di una guerra con la Turchia e del cattivo stato delle fortificazioni. Nel giugno 1641, [[Gazi Hüseyin Pascià|Hüseyin Pascià]], pascià di [[Silistria]], assaltò il forte con 70.000-80.000 uomini. A settembre, i turchi dovettero ritirarsi a causa di malattie e della mancanza di rifornimenti. Nel marzo [[1642]], il sultano [[Ibrahim I]] lanciò un ultimatum e lo zar [[Michele di Russia|Michele]] ordinò ai cosacchi di evacuare. I turchi rioccuparono così Azov nel settembre 1642.
Fu riconquistata dai russi nel [[1696]] durante la [[Campagne d'Azov|campagna]] lanciata da [[Pietro il Grande]] per conquistare uno sbocco marittimo verso il
Tra il [[1917]] ed il [[1918]] fu temporaneamente occupata dalle truppe austro-tedesche. Durante la [[seconda guerra mondiale]] Azov fu occupata dall'esercito tedesco tra il luglio [[1942]] ed il febbraio [[1943]].
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