Aleksandr Porfir'evič Borodin: differenze tra le versioni
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Nel 1850, poco più che sedicenne, indotto dalla madre, si iscrisse all'Accademia Medico-chirurgica di [[San Pietroburgo]], dove ebbe modo di avvicinarsi sempre più alla [[chimica]]: ascoltava le brillanti lezioni di [[Nikolaj Nikolaevič Zinin]] e ben presto divenne suo assistente nelle ricerche scientifiche.<ref>{{cita|Dianin|p.31}}</ref>
Terminò gli studi nel 1856 col massimo dei voti discutendo la tesi dal titolo ''Sull'analogia dell'acido arsenico con il fosfatico nella loro azione sull'organismo umano''<ref name="Dianin, p. 38">Dianin, "Aleksandr Porfir'evič Borodin", ''op.cit.'', p. 38</ref> e il giorno 25 marzo del medesimo anno prese servizio presso il II Ospedale Militare di Fanteria, in qualità di Medico-assistente;<ref>{{cita|Dianin
L'esercizio della professione medica gli provocò non pochi momenti sgradevoli: un giorno dovette estrarre un osso inghiottito da un cocchiere ma, durante l'operazione, lo strumento arrugginito con cui operava si spezzò nella gola del paziente. Senza perdersi d'animo, il giovane Borodin, dopo alcuni tentativi non riusciti, tirò fuori sia l'osso, sia il resto delle pinze<ref name="Dianin, p. 35">Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 35</ref>. Un altro episodio particolarmente grave risale al primo anno di servizio ordinario, quando gli capitò di estrarre delle schegge dalle schiene di alcuni servi della gleba, passati tra le righe dell'esercito: Borodin perse i sensi ben tre volte<ref name="Dianin, p. 36">Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 36</ref>.
Durante gli anni di servizio presso l'[[ospedale]], Aleksandr condusse le sue prime ricerche in campo chimico, i cui risultati furono enunciati durante la seduta del Reparto Fisico-matematico presso l'accademia Russa delle Scienze<ref name="Dianin, p. 36"/>. Nel 1857 Borodin compì il suo primo viaggio all'estero: si trattò di una trasferta in qualità di medico, come accompagnatore dell'[[oculista]] di corte [[Ivan Ivanovič Kabat]], al congresso internazionale di [[oftalmologia]] tenutosi a [[Bruxelles]]<ref name="Dianin, p. 38"/>.
=== I viaggi all'estero (1859 - 1863) ===
Nell'ottobre del
Durante l'anno accademico 1860-1861 gli eventi significativi furono: la pubblicazione di un articolo sul [[benzene]], la partecipazione al convegno internazionale dei chimici a [[Karlsruhe]] e la costituzione a [[Heidelberg]] della Società di Chimica<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 57</ref>.
In occasione del viaggio da [[Heidelberg]] a [[Baden-Baden]], fece conoscenza con Ekaterina Sergeevna Protopopova, pianista di grande talento allora affetta da una lieve forma di tubercolosi<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 58</ref>. I due si fidanzarono e dal loro matrimonio, avvenuto nel
Durante il soggiorno a [[Pisa]], ove si recò per accompagnare Ekaterina (che necessitava di cure climatiche per migliorare le condizioni di salute), compì la visita ufficiale ai due famosi chimici pisani [[Sebastiano De Luca|De Luca]] e [[Paolo Tassinari|Tassinari]], nei cui laboratori Aleksandr poté approfondire le sue ricerche. Il frutto dei suoi progressi fu costituito dalle tre pubblicazioni che comparvero sulla rivista ''[[Il Nuovo Cimento]]'' nell'anno [[1862]]<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 61</ref>. Rientrato a [[San Pietroburgo]] nel 1862, fu nominato professore aggiunto presso l'Accademia, cominciando a tenere lezioni di [[chimica organica]]<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 65</ref>.
Negli stessi anni Borodin portava avanti gli studi musicali, dimostrando le sue qualità in diversi concerti, come esecutore e compositore. Determinante fu l'incontro con [[Milij Alekseevič Balakirev|Balakirev]], musicista esperto e maturo; l'adesione al suo circolo permise a Borodin di scoprire la propria vocazione artistica e gli consentì
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=== Gli anni Settanta ===
In questi anni Borodin continuava energicamente a portare avanti il lavoro di ricerca nel campo della chimica e nell'autunno del 1872, alla molteplice attività che già riempiva abbastanza la sua vita, si aggiunse un nuovo impegno: vennero fondati i primi corsi superiori femminili di medicina in [[Russia]], denominati ''Corso delle levatrici istruite'', contribuendo in tal modo a dare un colpo importante nel minare il pregiudizio di chi si opponeva al lavoro femminile qualificato.<ref>{{cita|Tedeschi|p.71}}</ref> Inizialmente furono ospitati nel palazzo dell'accademia medico-chirurgica e Borodin sin dall'inizio vi insegnò chimica, prendendo parte alla loro organizzazione ed allestimento, oltre a fornire un aiuto finanziario alle uditrici meno abbienti<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 125</ref>. Questi corsi sopravvissero fino al [[1885]], quando le forze reazionarie scatenatesi durante il regno di [[Alessandro III di Russia|Aleksandr III]] ne causarono la liquidazione<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 204</ref>.
Nel [[1873]], Borodin, in qualità di rappresentante dell'Accademia Medico-chirurgica, partì per [[Kazan']] dove partecipò al convegno dei medici naturalisti venendo anche eletto membro del Comitato Direttivo<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 127</ref>. Quindi prese parte attiva ai lavori della sezione chimica, dove fece sette interventi sul lavoro svolto nel proprio [[laboratorio]]; altri contributi riguardarono il problema dell'istruzione superiore delle donne e la fondazione di un osservatorio magnetico presso [[Kazan']]<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 128</ref>.
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