Aleksandr Porfir'evič Borodin: differenze tra le versioni

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=== I viaggi all'estero (1859 - 1863) ===
Nell'ottobre del 1859 Aleksandr partì per l'estero con il mandato dell'Accademia Medico-chirurgica per un perfezionamento nel campo scientifico. Promotore di questa trasferta fu [[Zinin|N.N.Zinin]], suo docente, il quale insistette sul suo viaggio affinché egli fosse pronto, al suo ritorno, ad occupare il posto di professore aggiunto in Accademia per la cattedra di Chimica.<ref name="Dianin 49" /> Tra le numerose città da lui visitate si ricordano [[Heidelberg]] in [[Germania]], [[Parigi]], [[Napoli]] e [[Pisa]]. Nella cittadina tedesca collaborò con diverse personalità illustri in campo chimico quali [[Robert Bunsen]], [[Dmitrij Ivanovič Mendeleev|Mendeleev]], [[Ivan Sečenov]] e il francese [[Charles-Adolphe Wurtz]].<ref>{{cita|Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., |p. 52}}</ref>. Durante il soggiorno in Italia ebbe l'occasione di ascoltare la ''[[Norma (opera)|Norma]]'' e ''[[Beatrice di Tenda (dramma)|Beatrice di Tenda]]'' di [[Vincenzo Bellini]].
 
Durante l'anno accademico 1860-1861 gli eventi significativi furono: la pubblicazione di un articolo sul [[benzene]], la partecipazione al convegno internazionale dei chimici a [[Karlsruhe]] e la costituzione a [[Heidelberg]] della Società di Chimica.<ref>{{cita|Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., |p. 57}}</ref>.
 
In occasione del viaggio da [[Heidelberg]] a [[Baden-Baden]], fece conoscenza con Ekaterina Sergeevna Protopopova, pianista di grande talento allora affetta da una lieve forma di tubercolosi.<ref>{{cita|Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., |p. 58}}</ref>. I due si fidanzarono e dal loro matrimonio, avvenuto nel 1863, nacquero tre figlie<ref name="Dianin, p. 68">Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 68</ref>.
 
Durante il soggiorno a [[Pisa]], ove si recò per accompagnare Ekaterina (che necessitava di cure climatiche per migliorare le condizioni di salute), compì la visita ufficiale ai due famosi chimici pisani [[Sebastiano De Luca|De Luca]] e [[Paolo Tassinari|Tassinari]], nei cui laboratori Aleksandr poté approfondire le sue ricerche. Il frutto dei suoi progressi fu costituito dalle tre pubblicazioni che comparvero sulla rivista ''[[Il Nuovo Cimento]]'' nell'anno [[1862]].<ref>{{cita|Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., |p. 61}}</ref>. Rientrato a [[San Pietroburgo]] nel 1862, fu nominato professore aggiunto presso l'Accademia, cominciando a tenere lezioni di [[chimica organica]].<ref>{{cita|Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., |p. 65}}</ref>.
 
Negli stessi anni Borodin portava avanti gli studi musicali, dimostrando le sue qualità in diversi concerti, come esecutore e compositore. Determinante fu l'incontro con [[Milij Alekseevič Balakirev|Balakirev]], musicista esperto e maturo; l'adesione al suo circolo permise a Borodin di scoprire la propria vocazione artistica e gli consentì
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[[File:Borodin by Repin.jpg|thumb|left|Borodin ritratto da [[Il'ja Efimovič Repin]], 1888]]
=== 1863 - 1869 ===
Gli anni successivi al rientro dall'estero e al conseguimento del professorato presso l'Accademia rappresentarono un periodo di vita serena, felice e feconda.<ref>{{cita|Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., |p. 45}}</ref>. Durante i mesi autunnali e invernali Borodin risiedeva a [[San Pietroburgo]] con la moglie (fino a quando Ekaterina non fu costretta a restare a [[Mosca (Russia)|Mosca]] per motivi di salute): poteva così dedicarsi all'insegnamento della [[chimica]] e al lavoro di [[ricerca scientifica]]. Nel periodo estivo, essendo le lezioni sospese, riusciva a trovare il tempo per occuparsi seriamente di musica lavorando alle proprie composizioni.<ref>{{cita|Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., |p. 75}}</ref>.
 
=== Gli anni Settanta ===
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Verso il 1880 per Borodin fu sempre più difficoltoso trovare il tempo per comporre, anche perché molte delle sue attenzioni andavano alla moglie la cui salute peggiorava sempre più; inoltre i suoi impegni all'Accademia Medico-Chirurgica diventavano sempre più onerosi. Tutto questo fece sì che dopo il 1881 non riuscì più a scrivere nulla di veramente significativo; lavorò ancora a brevi riprese a ''Il Principe Igor''' e iniziò una nuova sinfonia in La minore, destinata a rimanere incompleta.<ref>[https://www.oxfordmusiconline.com/grovemusic/view/10.1093/gmo/9781561592630.001.0001/omo-9781561592630-e-5000900625 Aleksandr Porfir'evič Borodin. Oxford Music online. Grove]</ref>
 
Verso la fine della sua vita Borodin soffrì più volte per le conseguenze di un'infezione di [[colera]] e per complicazioni [[cardiache]]<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 210</ref>. Il 27 febbraio [[1887]] partecipò ad un ballo della sua accademia, e morìmentre improvvisamentedanzava abbigliato con un costume da contadino, durante la festa, cadde a terra e morì improvvisamente a causa di un [[infarto]].<ref>{{cita|Tedeschi|p.73}}</ref> Venne sepolto nel [[Cimitero Tichvin]] del Monastero di [[Aleksandr Nevskij]], a [[San Pietroburgo]]<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 217</ref> vicino alle tombe di Musorgskij e [[Aleksandr Sergeevič Dargomyžskij|Dargomyžskij]].
 
Furono gli amici [[Aleksandr Glazunov]] e [[Nikolaj Rimskij-Korsakov]] a riordinare e soprattutto a completare di loro mano tutto il materiale dell'opera, e a far sì che nel [[1890]] [[Il principe Igor']] andasse in scena<ref name="Dianin, p. 216"/>.
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== Attività artistica ==
Borodin è stato da taluni definito il più originale fra i compositori russi del suo periodo. In effetti egli divenne famoso a livello mondiale non tanto come scienziato, quanto come compositoremusicista. Possedeva il dono di esprimere sentimenti ed emozioni con una sola frase musicale. In ogni sua composizione è presente una profondità espressiva unita ad una grande linearità melodica. Nonostante il poco tempo che poté dedicare alla musica, ha lasciato numerose composizioni<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 405</ref>. Come riuscisse a trovare tempo per la musica, oltre al suo lavoro all'accademia che gli serviva per vivere, resta un mistero. Nel 1864 incontrò [[Milij Alekseevič Balakirev]]<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 66</ref> e tramite lui conobbe [[César Cui]], [[Nikolaj Rimskij-Korsakov]] e rivide Musorgskij che aveva incontrato anni prima. In questo modo divenne l'ultimo membro del ''[[Gruppo dei Cinque]]'' nazionalista russo, il cui stile musicale [[epica|epico]] e [[romanticismo|romantico]] può essere paragonato a quello di [[Richard Wagner]]. Nel [[1869]] venne eseguita pubblicamente la [[Sinfonia n. 1 (Borodin)|prima sinfonia]] di Borodin, diretta da Balakirev<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 93</ref>. Nello stesso anno Borodin iniziò il suo lavoro alla sua opera eroica ''[[Il principe Igor']]''<ref name="Dianin, p. 99"/>, che include le famose ''[[Danze polovesiane]]''. Questa opera, che viene considerata il suo lavoro più significativo, restò incompiuta fino alla sua morte, a causa all'immenso carico di lavoro di Borodin come ricercatore scientifico. ''Il principe Igor''' venne in seguito completato ed orchestrato da [[Aleksandr Glazunov]] e Nikolaj Rimskij-Korsakov<ref name="Dianin, p. 216"/>. Parimenti incompiuta restò la [[Sinfonia n. 3 (Borodin)|terza sinfonia]], a cui Glazunov contribuì orchestrandola. La "prima" della sua [[Sinfonia n. 2 (Borodin)|seconda sinfonia]] fu inizialmente un fiasco, ma quando [[Franz Liszt]] nel 1880 ne organizzò una seconda esecuzione in Germania, Borodin acquistò una certa fama anche al di fuori della Russia<ref>Dianin, “Aleksandr Porfir'evič Borodin”, op.cit., p. 176</ref>.
 
Borodin stesso considerava la sua musica "un passatempo, un riposo dalle occupazioni più serie", come egli definiva ovviamente il suo lavoro di scienziato.