Aleksandr Vasil'evič Suvorov: differenze tra le versioni

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[[File:Vasily Surikov - Suvorov Crossing the Alps in 1799 - Google Art Project.jpg|miniatura|Le truppe del ''generalíssimo'' Suvorov attraversano le [[Alpi]] nel 1799, dipinto di [[Vasilij Ivanovič Surikov]]]]
 
Dopo la liberazione del nord Italia, Suvorov intendeva lanciare un'offensiva diretta alla [[Francia]], colpendo l'impero napoleonico in direzione di [[Grenoble]], [[Lione]] e poi [[Parigi]]. Questo piano gli fu impedito dai suoi stessi alleati, che temevano che l'influenza russa potesse così aumentare a dismisura nel [[Mediterraneo]] e in [[Italia]] a loro svantaggio. Per tali motivi la [[Gran Bretagna]] e l'[[Austria]] decisero di rimuovere il suo esercito dal nord Italia. Le forze del generale [[Aleksandr Michajlovič Rimskij-Korsakov]], inoltre, erano state recentemente battute da quelle del generale [[Andrea Massena]] a [[Zurigo]] e per questo Suvurov venne caldamente invitato a spostarsi sul fronte elvetico per dare assistenza.
 
Tradito dai suoi stessi compagni d'arme<ref>{{cita|Gachot 1904|p. 264}}.</ref>, il vecchio maresciallo di campo dovette passare attraverso le Alpi fino all'alto Reno e ritirarsi nel [[Vorarlberg]], dove l'esercito in disfatta, senza cavalli né artiglieria, aveva i suoi acquartieramenti invernali. Quando Suvorov si fece strada attraverso le cime innevate delle Alpi, il suo esercito si vide sottoposto a una dura prova, benché non fosse stato sconfitto. Per una così grande ritirata strategica, che non si vedeva dai tempi di [[Annibale]], Suvorov venne elevato al rango, senza precedenti, di Generalissimo. Gli venne promesso ufficialmente che gli sarebbero stati tributati gli onori militari al suo ritorno in Russia, ma gli intrighi della corte portarono lo zar Paolo a cancellare la cerimonia.