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Rinvenimenti archeologici fanno dedurre che il territorio circostante fosse abitato fin da tempi antichi ([[3000 a.C.]]), come testimoniano le ''[[domus de janas]]'' ("case delle fate") e i vari [[dolmen]], tra i quali spicca quello di [[Sa Coveccada]].
L'area fu abitata anche in [[Sardegna nuragica|epoca nuragica]], per la presenza nel territorio di alcuni [[Nuraghe|nuraghi]], e in epoca [[Sardegna punica|punica]] e [[Sardegna romana|romana]], per la presenza di alcune necropoli.
[[File:Acquamanile Mores.jpg|thumb|left|[[Acquamanile]] da San Salvatore, [[museo archeologico nazionale di Cagliari]]]]
Nel [[medioevo]] appartenne al [[Giudicato di Torres]], e fece parte della [[Curatoria]] di Meilogu. Alla caduta del giudicato ([[1259]]) passò sotto il dominio della famiglia genovese dei [[Doria]], e successivamente, intorno al [[1350]], fu conquistato dagli aragonesi.
Nel corso della guerra avvenuta nel [[1478]] tra il [[Marchesato di Oristano|marchese di Oristano]], [[Leonardo Alagon]], e il viceré aragonese dell'Isola, [[Carroz|Nicolò Carroz]], il paese si schierò a favore del primo e ospitò un figlio dell'Alagon, Artaldo, e il visconte di Sanluri, Giovanni De Sena, suo alleato, dopo che essi furono costretti ad abbandonare l'assedio messo al castello di [[Ardara]], allora roccaforte aragonese.