Piramidi egizie: differenze tra le versioni

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==== Evoluzione delle sepolture: Età Thinita e Antico Regno ====
[[File:Golden head of Horus 01.jpg|thumb|Testa in Oro di Horus rinvenuta a Ieracompoli (Cairo, Museo Egizio)]]
In [[Storia dell'antico Egitto#Periodo arcaico.2C o Thinita .283150-2700 a.C. I - II dinastia.29|Età Thinita]] si delinea anche nelle sepolture, la stretta gerarchia esistente nella monarchia faraonica: a [[Ieracompoli]], l'antica Nekhen capitale dell’Alto Egitto, a immagine del monticello [[Tatenen]], emerso dal [[Nun (mitologia)|Nun]], l'oceano primordiale da cui la vita ebbe origine, il corpo del sovrano viene "piantato" nella terra, come un seme, affinché possa rinascere con l'annuale inondazione [[nilo]]tica<ref>{{cita|Lehner 2003|pp. 72-75}}.</ref>. In tale periodo, e tale usanza permarrà sino alla [[IV dinastia egizia|IV dinastia]], i corpi sono ancora deposti in posizione fetale e si giungerà alla completa estensione ede alla mummificazione artificiale solo alla fine del [[Storia dell'antico Egitto#Primo Periodo Intermedio .282160-2055 a.C. VII-VIII-IX-X dinastia.29|Primo Periodo Intermedio]]<ref>{{cita|Roveri 1969|p. 24}}.</ref>. Sul corpo del re, nell'area della città riservata alle sepolture, ai limiti con l'area desertica, viene eretto un tumulo rivestito in mattoni crudi, con i vari corsi sovrapposti inclinati con un angolo di 45°<ref group="N">Scavato da [[James Edward Quibell]] nel 1897-98, e successivamente da [[Frederick William Green]], rivelò una datazione compatibile con il 3200 a.C. con sovrapposizioni fino al Nuovo Regno.</ref>, circondato da un muro in mattoni di fango di circa 49 m.<ref name="cita-Lehner-2003-p73">{{cita|Lehner 2003|p. 73}}.</ref>. Dati i crolli intervenuti nei millenni, non è possibile stabilire l'altezza della sovrastruttura tumularia che, tuttavia, doveva verosimilmente essere a sua volta sovrastata dalla cappella ''Per-Wer'', ovvero "la Grande Casa" che era il nome del santuario di Ieracompoli e dell’Egitto meridionale. Nello stesso recinto venne rinvenuta da [[James Edward Quibell|Quibell]] e [[Frederick William Green|Green]], nel 1898, la [[Tavoletta di Narmer]] ritenuta il simbolo dell'unificazione dell’Alto e Basso Egitto da parte del re meridionale [[Menes]]/Narmer della [[I dinastia egizia|I dinastia]].
 
A dimostrazione dell'importanza di tale tumulo che, nei secoli, subirà sovrapposizioni fino al Nuovo Regno, si consideri che al [[Storia dell'antico Egitto#Medio Regno .282055-1790 a.C. XI-XII dinastia.29|Medio Regno]] risale, altresì, la realizzazione di un complesso in muratura costituito da più locali che ricalcano quelli previsti per i complessi funerari delle piramidi delle prime dinastie<ref name="cita-Lehner-2003-p73"/>; in uno di questi, al centro del complesso, venne peraltro rinvenuta la testa in oro di [[Horus]], con il capo sovrastato da alte piume, nota come Horus di Ieracompoli<ref>{{cita|Corteggiani 2007|p. 218}}.</ref>.