Publio Ventidio Basso: differenze tra le versioni

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Originario del [[Piceno (territorio)|Piceno]],<ref>Cassio Dione, XLIII, 51.4.</ref> divenne uno dei principali luogotenenti di [[Marco Antonio]], dimostrando ottime qualità militari soprattutto durante la [[guerra di Modena]] e la [[Campagne partiche di Ventidio Basso|campagna partica del 39-38 a.C]]. durante la quale inflisse ripetute e pesanti sconfitte ai [[Parti]], vendicando la [[battaglia di Carre|sconfitta di Crasso a Carre del 53 a.C.]]
 
== Biografia ==
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È avvenuto proprio adesso un prodigio straordinario:<br />quello che strigliava i muli è stato eletto console!|[[Aulo Gellio]], ''Le notti attiche'', XV 4<ref>Il passo di Aulo Gellio testimonia come le presunte origini misere di Ventidio Basso fossero spiacevoli agli occhi di buona parte dei Romani.</ref>| ''Eamque rem tam intoleranter tulisse populum Romanum, qui Ventidium Bassum meminerat curandis mulis victiasse, ut vulgo per vias urbis versiculi proscriberentur:''
''Concurrite omnes augures, haruspices!''<br />''Portentum inusitatum conflatum est recens:''<br />''nam mulos qui fricabat, consul factus est.''|lingua=la}}
Entrò a far parte dell'[[esercito romano|esercito]] di [[Gaio Giulio Cesare]] durante la [[conquista della Gallia]]. In seguito fece carriera politica essendo favorito prima da Cesare, diventando [[Pretore (storia romana)|pretore]] nel [[44 a.C.]],<ref>{{cita|Dione|XLIII, 451.4}}.</ref> per la lealtà mostrata durante la [[Guerra civile tra Cesare e Pompeo|guerra civile]] e poi da [[Marco Antonio]] dopo la morte del [[dittatore romano|dittatore]].<ref>[[Appiano di Alessandria]], ''Storia Romana'', ''guerra civile'', III, 66 e 80; Diana Bowder, ''Dizionario dei personaggi dell'antica Roma'', Roma 1990, p.302.</ref>
 
Divenne [[console romano|console suffetto]] per volere di Antonio, nel [[43 a.C.]],<ref>{{cita|Dione|XLVII, 15.2-3}}; Appiano, ''guerra civile'', IV, 2; Syme, pp. 43 e 75 (n.6).</ref>. Dopo che quest'ultimo partì per l'[[Antico Egitto|Egitto]] nel [[41 a.C.]] Ventidio fece poco e nulla per prestare aiuto al fratello, [[Lucio Antonio]] o alla moglie [[Fulvia (moglie di Marco Antonio)|Fulvia]] contro [[Augusto|Ottaviano]] durante la [[Guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio|seconda guerra civile]]<ref>{{cita|Dione|XLVIII, 10.1-3}}; Appiano, ''guerra civile'', V, 31-35 e 50.</ref>, tanto che si pensa abbia solo eseguito l'ordine di non intervenire da parte dello stesso Marco Antonio.