Piramidi egizie: differenze tra le versioni

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Per giungere all'elemento fisico-architettonico della piramide egizia, non si può prescindere dall'elemento immateriale che ne è, molto verosimilmente, alla base: una vera contesa, forse non solo dottrinale, di ordine teologico-religioso facilmente giustificabile là dove si consideri che l'unificazione dell'Alto e Basso Egitto sotto la I e II dinastia comportava, necessariamente, la creazione di un sistema amministrativo centralizzato, con un apparato burocratico gerarchizzato e distribuito capillarmente sul territorio. Ad una tale opera di amalgama non poté sottrarsi l'ambito religioso in cui si cercò di contemperare le esigenze di unificazione con quelle teologiche proprie dei due regni e delle molteplici divinità esistenti per addivenire, peraltro, ad un pantheon riconosciuto e accettato<ref name="cita-Cimmino-1998-p79">{{cita|Cimmino 1998|p. 79}}.</ref>.
 
Le origini dell'opera architettonica vanno perciò ricercate anchesia in ambito religioso sia culturale, e nell'operazione dottrinaria che, nella fase unificatoria del Paese, tese a inglobare miti arcaici e leggende, senza tuttavia far venir meno le relative indipendenze religiose dei regni coinvolti, concentrando l'attenzione su pochi centri di culto sotto l'egida di grandi divinità che già potevano contare su un clero preparato e su scuole teologiche consolidate<ref>{{cita|Cimmino 1998|Cap. V, pp. 78-98.}}</ref><ref>R. Anthes (1959), ''Egyptian Theology in the Third Millunnium B.C.'', in Journal of Near Eastern Studies (JNES), XVIII, pp. 169-212.</ref>.
 
=== Teologia e religione ===