Legio XIII (Cesare): differenze tra le versioni

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** [[battaglia di Dyrrhachium (48 a.C.)|Dyrrhachium]] ([[48 a.C.]])
** [[battaglia di Farsalo|Farsalo]]? ([[48 a.C.]])
** [[battaglia di Tapso|Tapso]] ([[46 a.C.]]<ref>''[[Bellum Africum]]'', 34 e 60.</ref>)
** [[Battaglia di Munda (45 a.C.)|Munda]] ([[45 a.C.]])
* [[battaglia di Azio|Azio]] ([[31 a.C.]])
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Dopo le campagne in [[Gallia]], il [[Senato romano]] rifiutò il secondo consolato a Cesare, intimandogli di abbandonare il comando delle legioni e di ritornare a [[Roma]] per affrontare il giudizio del Senato. Costretto a decidere se abbandonare la carriera politica o causare una [[Guerra civile tra Cesare e Pompeo|nuova guerra civile]], Cesare decise di attraversare il [[Rubicone]] con la sola ''legio'' XIII,<ref>Cesare, ''De bello civili'', I, 7-8.</ref> dando inizio a una nuova guerra contro la fazione degli ottimati.
 
La legione rimase sempre fedele a Cesare durante la guerra civile contro la fazione senatoriale guidata da [[Gneo Pompeo Magno]] e fu sempre attiva durante l'intero conflitto, combattendo a fianco del suo generale, forse a [[battaglia di Durazzo (48 a.C.)|Durazzo]] e a [[Battaglia di Farsalo|Farsalo]] nel [[48 a.C.]] La legione prese parte alla [[battaglia di Tapso]] del [[46 a.C.]]<ref>''[[Bellum Africum]]'', 34 e 60.</ref> e alla successiva di [[Battaglia di Munda (45 a.C.)|Munda]] del [[45 a.C.]] Dopo quest'ultima battaglia, Cesare potrebbe averla sciolta, con l'assegnazione di terra in [[Italia]] (a [[Spello]]<ref>ILS 6619a; {{CIL|11|1933}}.</ref>), oppure potrebbe essere rimasta ancora attiva nel decennio successivo.
 
In questa seconda ipotesi, subito dopo l'assassinio di Cesare del [[44 a.C.]], giurò fedeltà a [[Augusto|Ottaviano]] e con lo stesso rimase (forse "ri-formata" dal [[41 a.C.|41]]-[[40 a.C.]]) fino alla [[battaglia di Azio]] del [[31 a.C.]], in seguito alla quale sembra sia confluita nella [[legio XIII Gemina|XIII ''Gemina'']] (forse insieme a una seconda [[legio XIII (Marco Antonio)|legio XIII]]).