John Paul Stevens: differenze tra le versioni

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Stato e religione: aggiunta (Van Orden v. Perry)
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===Stato e religione===
Stevens ha sostenuto un'applicazione rigorosa del principio di separazione tra stato e religione. Ad esempio in Wallace v. Jaffree<ref>[http://supreme.justia.com/us/472/38/case.html Wallace v. Jaffree, 472 U.S. 38 (1985)] su Justia.com</ref> (1985) la Corte ha annullato una legge dello stato dell'Alabama che prescriveva un minuto di silenzio "per la meditazione o la preghiera in silenzio" nelle scuole pubbliche. Nella sentenza, Stevens ha scritto: «Proprio come il diritto di parlare e quello di astenersi dal parlare sono componenti complementari di un più ampio concetto della libertà individuale di pensiero, così anche la libertà dell'individuo di scegliere il proprio credo è la controparte del suo diritto di astenersi dall'accettare il credo della maggioranza. Un tempo si pensava che tale diritto vietasse soltanto la preferenza di una determinata variante del [[cristianesimo]] rispetto alle altre, ma non richiedesse un uguale rispetto per la coscienza dell'infedele, dell'[[ateismo|ateo]], o dell'aderente a una fede non cristiana come l'[[islam]] o il [[giudaismo]]. Ma quando il principio alla base di ciò è stato esaminato alla dura prova del processo, la Corte ha concluso senza ambiguità che la libertà di coscienza individuale protetta dal Primo Emendamento comprende il diritto di scegliere qualunque fede religiosa, o di non sceglierne alcuna.»
 
Ha dissentito dalla decisione della maggioranza in Van Orden v. Perry<ref>[http://supreme.justia.com/us/545/677/index.html Van Orden v. Perry, 545 U.S. 677 (2005)] su Justia.com</ref> (2005), in cui la Corte dichiarava ammissibile la presenza di un monumento con il testo dei [[dieci comandamenti]] nel parco del Campidoglio del Texas, perché il suo significato è storico e sociale e non puramente religioso. Stevens ha scritto: «Questo Stato appoggia il codice divino del Dio 'giudaico-cristiano'». Il principio di separazione tra stato religione contenuto nel Primo Emendamento «come minimo [...] ha creato una forte presunzione contro l'esibizione di simboli religiosi in luoghi di proprietà pubblica» e «richiede la neutralità religiosa: allo stato non è permesso esercitare preferenze per una fede religiosa su un'altra». Ciò comprende il divieto di approvare leggi o imporre obblighi che sostengano tutte le religioni contro i non credenti, o che preferiscano le religioni basate sulla credenza nell'esistenza di Dio rispetto a quelle basate su principi diversi.
 
===Azioni affermative===