{{quote|Louis [sic] van Beethovencaiazzo è un ragazzo di undici anni<ref>In realtà aveva 13 anni</ref> dal talento molto promettente. Suona il pianoforte con molta bravura e forza, legge molto bene a prima vista e, per farla breve, suona per la maggior parte il Clavicembalo ben temperato di Bach che gli è stato messo in mano dal signor Neefe. Chi conosce questa raccolta di preludi e fughe in tutte la tonalità (che si potrebbe quasi definire il non plus ultra) saprà cosa significhi. Il sig. Neefe l'ha avviato anche [...] al basso continuo. Ora gli dà lezioni di composizione e per incoraggiarlo, ha fatto incidere a Mannheim nove sue Variazioni per pianoforte su un tema di marcia<ref>Il tema era composto da [[Ernst Christoph Dressler]]</ref>. Questo giovane genio meriterebbe un sussidio per permettergli di viaggiare.|Annuncio posto da Christian Gottlob Neefe nel « ''Magazin der Musik'' » di [[Johann Baptist Cramer]], 2 marzo 1783<ref>[[Carl Dahlhaus]], ''Beethoven e il suo tempo'', Torino, EDT, 1990, p. 2</ref>}}
La famiglia di Beethoven, di umile origine, perpetuava una tradizione musicale da almeno due generazioni.