Gli epigoni (Sofocle): differenze tra le versioni

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''''''Epigoni''''' o '''''I discendenti''''' ([[greco antico]]: Ἐπίγονοι) è una [[tragedia]] perduta di cui restano solo frammenti, scritta dal [[tragediografo]] [[Sofocle]] nella metà del [[V secolo a.C.]] L'opera riprende il tema della partenza del soldato [[Anfiarao]] per [[Tebe]], lasciato nella tragedia precedente ''[[Anfiarao (Sofocle)|Anfiarao]]''. Sofocle s'ispirò per la stesura della tragedia ad un poema epico perduto intitolato ''Epigonoi'' che trattava della battaglia tra [[Eteocle]] e [[Polinice]], figli del sovrano [[Edipo]] ed entrambi governanti della città. L'opera trattava il mito degli [[Epigoni]], ovvero i discendenti dei famosi Sette condottieri che presero parte alla guerra scatenata da [[Eteocle]] e [[Polinice]] contro [[Tebe]].<br>Eteocle, fratello di Polinice, aveva deciso che solo lui avrebbe governato la città perchè si riteneva migliore, scacciando così il rivale. Polinice si alleò con sei dei migliori generali e sovrani della zona e mosse guerra contro Tebe, attaccando ciascuno una porta della città. Tutti gli assalitori furono annientati e i due fratelli rivali, sfidatisi a duello, morirono l'uno per mano dell'altro.
 
==Trama==