Studi di genere: differenze tra le versioni

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Questi studi non costituiscono un campo di sapere a sé stante, ma rappresentano innanzitutto una modalità di interpretazione. Sono il risultato di un incrocio di metodologie differenti che abbracciano diversi aspetti della vita umana, della produzione delle identità e del rapporto tra individuo e società, tra individuo e cultura. Per questo motivo una lettura ''gender sensitive'', attenta agli aspetti di genere, è applicabile a pressoché qualunque branca delle scienze umane, sociali, psicologiche e letterarie, dalla [[sociologia]] alle [[scienze etno-antropologiche]], alla [[letteratura]], alla [[teologia]], alla [[politica]], alla [[demografia]] ecc.
 
Soprattutto ai loro inizi, ma in parte anche oggigiorno, gli studi di genere sono caratterizzati da una impronta politica ed emancipativa e da una deliberata negazione delle [[biologia|differenze biologiche]] tra uomo e donna. Sono infatti strettamente connessi alla condizione femminile e a quella di soggetti minoritari. Non si limitano quindi a proporre teorie e applicarle all'analisi della cultura, ma mirano anche a realizzare cambiamenti in ambito della mentalità e della società. Sono strettamente legati ai movimenti di emancipazione femminile, omosessuale e delle minoranze etniche e linguistiche e spesso si occupano di problematiche connesse a oppressione razziale ed etnica, sviluppo delle società [[colonialismo|postcoloniali]] e [[globalizzazione]].
 
== Sesso e Genere (Sex e Gender) ==
Tradizionalmente gli individui vengono divisi in uomini e donne sulla base delle loro differenze biologiche. Da Nel sentire comune, infatti,sempre il sesso e il genere costituiscono un tutt'uno. Gli studi di genere propongono invece una diversa suddivisione, sul piano teorico-concettuale, tra questi due aspetti dell'identità:
 
* il [[sesso (biologia)|sesso]] (sex) costituisce un corredo genetico, un insieme di caratteri biologici, fisici e anatomici che producono un binarismo maschio / femmina,
* il [[Genere (scienze sociali)|genere]] (gender) rappresenta soltanto una costruzione culturale, la rappresentazione, definizione e incentivazione di comportamenti che rivestono il corredo biologico e danno vita allo status di uomo / donna. Sempre secondo gli studi di genere, l'identità di genere non è connessa alle evidenti differenze biologiche che esistono tra uomo e donna.
 
SessoSecondo gli studi di genere, sesso e genere non costituiscono due dimensioni contrapposte ma interdipendenti: sui caratteri biologici si innesca il processo di produzione delle [[identità di genere]]. Traducono le due dimensioni dell'essere uomo e donna. Il genere èsarebbe invece un prodotto della cultura umana e il frutto di un persistente rinforzo sociale e culturale delle identità: viene creato quotidianamente attraverso una serie di interazioni che tendono a definire le differenze tra uomini e donne. A livello sociale è necessario testimoniare continuamente la propria appartenenza di genere attraverso il comportamento, il linguaggio, il ruolo sociale. Si parla a questo proposito di '''ruoli di genere'''. In sostanza, sempre secondo gli studi di genere il genere sarebbe un carattere appreso e non innato. Maschi e femmine si nasce, uomini e donne si diventa<ref>[[Parafrasi]] della famosa frase di [[Simone de Beauvoir]]: [http://www.comune.valdagno.vi.it/comune/biblioteca_valdagno/bibliografie/debeauvoir.pdf "''Non si nasce donna: si diventa''"] (ne [[Il secondo sesso]]).</ref>.
 
IlSecondo gli studi di genere il rapporto tra sesso e genere variavarierebbe a seconda delle aree geografiche, dei periodi storici, delle culture di appartenenza. I concetti di [[maschilità]] e [[femminilità]] sonosarebbero quindi concetti dinamici che devono essere storicizzati e contestualizzati. Ogni società definisce quali valori additare alle varie identità di genere e, insecondo cosagli consistestudi esseredi uomogenere, ocostituirebbe l'unico fattore che influenzerebbe il comportamento dei maschi e delle donnafemmine. Maschilità e femminilità sonosarebbero quindi concetti relativi.
 
La prima formulazione del concetto di genere nell'accezione utilizzata da questo tipo di studi venne formulata dall'antropologa [[Gayle Rubin]] nel suo ''The Traffic in Women'' (Lo scambio delle donne) del 1975. La studiosa parla di un ''sex-gender system'' in cui il dato biologico viene trasformato in un sistema binario asimmetrico in cui il maschile occupa una posizione privilegiata rispetto al femminile, al quale è legato da strette connessioni da cui entrambi derivano una reciproca definizione.
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* [[Mario Mieli]]
 
== Il genere innei psicologiagender studies ==
{{Citazione necessaria|In generale la ricerca del settore evidenzia come la personalità e le differenze di comportamento siano da attribuire aad [[psicologia comportamentale, |apprendimento e condizionamenti]] ood a [[modelli e imitazione,]] piuttosto che a fattori puramente biologici, sebbene ancora oggi una parte non trascurabile delle ricerche si concentri sul tentativo di individuare differenze nelle dimensioni e nella struttura del cervello che <nowiki>''potrebbero''</nowiki> condizionarne le funzionalità.}}.
La letteratura scientifica in ambito psicologico non definisce il genere in termini certi e assoluti. Sebbene si sia scritto molto sull'argomento, esplorando le differenze fra maschile e femminile, pochi esplorano in pratica le cause che oggettivamente producono tali differenze.
 
== Evidenze scientifiche ==
Il dibattito sulla importanza relativa che ricopre il contrasto natura e ambiente sociale sembra destinato a rimanere senza soluzioni a breve; la considerazione di come i fattori genetici o culturali/ambientali possano influenzare lo sviluppo acquista ancora maggiore importanza alla luce delle moderne istanze di rivalutazione del ruolo della donna.
Nonostante l'innegabile l'influenza della cultura sugli stereotipi di genere, gli studi scientifici hanno appurato che sono proprio le differenze genetiche, ormonali, fisiologiche ed anatomiche ad essere alla base delle diversità comportamentali tra maschi e femmine. Infatti i bambini di 9 mesi (quando ancora l'influenza culturale è trascurabile) tendono già ad avere comportamenti "maschili" (es. manipolare oggetti meccanici), mentre le femmine tendono già ad avere comportamenti "femminili". Addirittura le differenze comportamentali esistono già nel primo giorno di vita post-natale dimostrando quindi, nonostante le opinioni degli studi di genere, l'enorme influenza dei fattori biologici sull'identità di genere <ref name=":0">{{Cita web|autore = |url = https://www.youtube.com/watch?v=wsR7_BlLV8o&spfreload=10|titolo = documentario norvegese sugli studi di genere|accesso = |editore = |data = }}</ref>.
 
E' stato anzi dimostrato che l'influenza della cultura e dell'ambiente sia molto sopravvalutata, infatti persino nelle nazioni in cui esiste una grande parità tra uomo e donna, i maschi tendono a fare lavori "maschili" e le femmine preferiscono in genere svolgere professioni "femminili". Dimostrando quindi che, aldilà delle opinioni non dimostrate degli studi di genere, l'ambiente e la cultura hanno un impatto sui comportamenti inferiore rispetto alle diversità biologiche esistenti tra uomini e donne <ref name=":0" />.
In generale la ricerca del settore evidenzia come la personalità e le differenze di comportamento siano da attribuire a psicologia comportamentale, apprendimento e condizionamenti o a modelli e imitazione, piuttosto che a fattori puramente biologici, sebbene ancora oggi una parte non trascurabile delle ricerche si concentri sul tentativo di individuare differenze nelle dimensioni e nella struttura del cervello che <nowiki>''potrebbero''</nowiki> condizionarne le funzionalità.
 
== NoteCritiche ==
 
Le opinioni non dimostrate degli studi di gender sono fortemente criticate dagli scienziati perchè negano l'appurata influenza delle diversità biologiche nei comportamenti di genere. Nel 2009 è stato fatto in [[Norvegia]] un documentario dove gli impiegati del Nordic Gender Institute dicevano che le differenze di genere erano dovute soltanto alle diversità culturali, mentre diversi scienziati dimostravano con i loro studi che, nonostante l'innegabile influenza dell'ambiente, le diversità biologiche erano fondamentali e decisive sui comportamenti di genere. Alla luce di questo documentario e del diniego degli studi di genere delle innate diversità biologiche esistenti tra uomini e donne, il governo norvegese ha ritirato i finanziamenti al Nordic Gender Institute <ref name=":0" />.
 
==Note==
<references />