Loderingo degli Andalò: differenze tra le versioni

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Qui ebbe modo di conoscerli [[Dante]], che li collocò entrambi nella bolgia degli ipocriti all'[[Inferno (Dante)|Inferno]] ([[Inferno - Canto ventitreesimo|Canto XXIII]]), costretti a vagare per l'eternità coperti da pesantissime cappe di piombo, all'esterno ricoperte d'oro zecchino.
 
Nel [[1267]] Loderingo si ritirò nel [[[[Eremo di Ronzano|convento (eremo) di Ronzano]]]] sulle colline bolognesi. Qui ebbe per compagno [[Guittone d'Arezzo]] che gli dedicò una canzone nella quale esaltava la sua serena pazienza. Morì in convento nel [[1293]].
 
== Bibliografia ==
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* [[Umberto Bosco]] e Giovanni Reggio, ''La Divina Commedia - Inferno'', Le Monnier 1988.
* Sabrina Torno, Giusebbe Vottari, ''La Divina Commedia. Inferno'', Alpha Test, 2002, ISBN 88-483-0285-8, 192pag
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/loderengo-andalo_%28Dizionario-Biografico%29/ Biografia nel [[Dizionario Biografico degli Italiani]].]
 
{{Divina Commedia}}