Fairey Battle: differenze tra le versioni

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Alla richiesta risposero la Fairey Aviation Company Ltd con il progetto del Battle e la [[Armstrong Whitworth Aircraft]] con il suo [[Armstrong Whitworth A.W.29|A.W.29]]. Il [[prototipo]] del Battle venne portato in volo per la prima volta il 10 marzo [[1936]] mentre l'A.W.29, che era in ritardo sullo sviluppo, non riuscì a staccarsi da terra che il 6 dicembre successivo<ref name="AW">{{cita|Tapper 1973|pp. 203-208|Tapper}}</ref>. Quest'ultimo non impressionò favorevolmente la commissione esaminatrice anche a causa di un cedimento del [[carrello d'atterraggio|carrello]] in fase di [[atterraggio]] e decisero di dichiarare vincitore il Battle.
 
Il Battle, monoplano con ala a sbalzo e rivestimento di tipo [[rivestimento lavorante|lavorante]], rappresentava il frutto di un moderno progetto e poteva portare un ingente carico di bombe con un raggio d'azione due volte quello normale ed a una velocità maggiore del 50 per cento rispetto ai vecchi velivoli. Fu anche il primo aereo a entrare in produzione dotato del nuovo motore Merlin, adottando come numero indentificativoidentificativo della versione (I, II, III e IV) il medesimo che indicava il modello del motore installato. Venne ordinato in un numero di esemplari senza precedenti: un primo lotto, in risposta alla specifica P.23/35, di 155 esemplari, il primo dei quali completato nello stabilimento di [[Hayes]], [[contea del Middlesex]], nel giugno 1937, a cui fece seguito un secondo lotto di 500 e infine 863, costruiti parte nel nuovo stabilimento Fairey di [[Heaton Chapel]], [[Stockport]]<ref name="orbis1693">{{cita|Orbis|p. 1693||Orbis 1985}}</ref> e parte in uno degli stabilimenti "ombra" gestito dalla [[Austin Motors]]<ref name="Gunston 1984, p. 185" /> a [[Longbridge]], quest'ultimo che realizzerà in tutto 1&nbsp;029 esemplari a seguito dell'evasione della specifica P.32/36.
 
Il totale della produzione ammontò a 2&nbsp;185 unità, sulle 2&nbsp;419 richieste inizialmente. Le linee di montaggio, infatti, vennero chiuse nel settembre 1940, per rendere possibile la costruzione di modelli ritenuti più efficienti.<ref name="Matricardi 2006, p. 249">{{cita|Matricardi 2006|p. 249|Matricardi}}</ref>