Lucas Achtschellinck: differenze tra le versioni
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Non si conoscono opere firmate di Achtschellinck, anche se esiste una sua opera con monogramma alla [[Fondation Custodia]].<ref>[http://www.fondationcustodia.fr/ununiversintime/17_achtschellinck_7698.cfm Lucas Achtschellinck, Dune landscape]</ref> Esistono una serie di paesaggi con una chiara relazione stilistica a quelli a lui attribuiti. Tratti caratteristici del suo stile sono l'ampio colpo di pennello, soprattutto nella raffigurazione di strade, banchine e alberi. Allo stesso modo, la sottile sfumatura argentea di luci e ombre sui tronchi degli alberi, soprattutto [[betulle]], è una caratteristica ricorrente nello stile dei paesaggi attribuiti ad Achtschellinck.<ref>[http://www.vlaamsekunstcollectie.be/collection.aspx?p=0848cab7-2776-4648-9003-25957707491a&query=kunstenaar_sort=%5BAchtschellinck Lucas Achtschellinck, Boslandschap] at vlaamsekunstcollectie </ref> Achtschellinck fu un seguace dello stile paesaggistico di [[Peter Paul Rubens|Rubens]] e venne influenzato anche da [[Jacques d'Arthois]]. Dipinse grandi scenari boscosi per chiese e chiostri, che sono stati poi guarniti da altri con [[Bibbia| personaggi biblici]] ed altri eventi. Achtschellinck dipinse i paesaggi in molte delle opere del pittore di [[Anversa]] [[Gaspar de Crayer]] (1582-1669).
I maggiori paesaggisti di Bruxelles suoi contemporanei furono, oltre a Lucas Achtschellinck, il suo secondo insegnante presunto [[Lodewijk de Vadder]] (1605-1655) e Jacques d'Arthois (1603-1686).<ref>[http://www.dbnl.org/tekst/houb005groo01_01/houb005groo01_01_0098.htm Lowys de Vadder biography] in: Arnold Houbraken, ''De groote schouburgh der Nederlantsche konstschilders en schilderessen, 1718''</ref> Essi vengono normalmente ricordati collettivamente come i "pittori delle [[Foresta di Soignes|Sonian Forest]]".
Lucas Achtschellinck disegnò anche cartoni per la produzione di [[arazzo|arazzi]] della manifattura di Bruxelles.<ref>Guy Delmarcel, ''Flemish Tapestry from the 15th to the 18th Century'', Lannoo Uitgeverij, 1 Jan, 1999, p. 314</ref>
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