John Howell: differenze tra le versioni
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|PostNazionalità = considerato uno dei "polyartists" del suo tempo (ovvero una sorta di "[[Uomo universale|polimata]]"). Tra le sue diverse invenzioni (perlopiù riguardanti la produzione libraria), si ricorda, in particolare, la rilegatura "plough" ("ad aratro"). A lui si deve la prima produzione di piatti in [[Pittura pompeiana|stile pompeiano]] nel Regno Unito.
Nel 1829 ha pubblicato ''
Ha spaziato anche in altri settori della tecnica, arrivando a tentare personalmente di volare e di viaggiare sott'acqua attraverso macchine da lui stesso progettate e costruite. Nel primo caso si ruppe le gambe, nel secondo quasi affogò<ref name=ch1>[https://en.wikisource.org/wiki/Howell,_John_(1788-1863)_(DNB00) Archbold, William Arthur Jobson (1891). "Howell, John (1788-1863)". In Lee, Sidney. Dictionary of National Biography. 28. London: Smith, Elder & Co. pp. 114–115]</ref>). Ha anche provato a camminare sull'acqua<ref name=ch2 />. Stando all'amico Leslie Fleming, sapeva un po' di tutto, ma praticamente tutte le sue invenzioni funzionavano fallacemente<ref name=ch2 />.
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Nacque ad Edimburgo, nel quartiere Lauriston, nel 1788. Fece l'apprendistato presso un rilegatore e fu successivamente (1810-1815) assistente di Robert Kinnear, libraio di Frederick Street<ref name=ch2 />. Trascorse poi cinque anni con la ditta di Stevenson, i quali eseguivano stampe per conto dell'università<ref name=ch2 />. Presso questi ultimi si è distinto per le migliorie tecniche introdotte nel processo produttivo<ref name=ch1 />.
Tuttavia, dovette poi tornare al mestiere di legatore presso un laboratorio in Thistle Street. Conobbe così, tra gli altri, [[Walter Scott|Sir Walter Scott]]. Fu là che inventò la rilegatura "plough", la quale, essenzialmente, consente un più agevole taglio dei bordi dei libri<ref name=ch1 />. È probabilmente a questo periodo che risalgono gli esordi letterari, che lo porteranno a pubblicare, nel 1829, ''
Pare che anche lui, come Alexander Leighton, abbia scritto alcuni dei racconti della raccolta ''Tales of the Borders'', firmata dall'amico John Mackay Wilson (il quale morì prima di poterla portare a termine)<ref name=ch2 />.
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