Constantin Brâncuși: differenze tra le versioni

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Lavorò a [[Vienna]] e [[Monaco di Baviera|Monaco]] ([[1899]]-[[1904]]). A ventotto anni (1904) parte a piedi per arrivare a [[Parigi]]. Qui viene subito colpito dalle opere dei grandi scultori [[Medardo Rosso]], [[Auguste Rodin]] e [[Antonin Mercié]].
 
Nel [[1908]] strinse amicizia con [[Amedeo Modigliani|Modigliani]], [[Erik Satie|Satie]] e [[Marcel Duchamp|Duchamp]]; nel [[1913]] espose tre [[Scultura|sculture]] alla mostra dell'Armory Show di [[New York]]. Dal [[1914]] al [[1918]] creò una serie di sculture in [[legno]] che testimoniano il suo interesse per il [[primitivismo (arte)|primitivismo]].
 
Dopo la [[prima guerra mondiale]] accentuò nelle sue opere il gusto per l'[[Astrazione (arte)|astrazione]], alla ricerca della forma-tipo, della forma genitrice. Nel [[1926]], al suo secondo sbarco negli [[Stati Uniti]], fu protagonista di un curioso caso giudiziario legato all'esportazione di una sua opera d'arte astratta: l'evento divenne noto con il nome di "''[[Caso Brâncuși]]''". Nel [[1937]] tornò in [[Romania]], dove eseguì sculture per il giardino pubblico di [[Târgu Jiu]], e fu in [[India]], dove progettò un [[tempio]] della meditazione per il [[maragià]] di [[Indore]]. Tra i suoi allievi si possono annoverare [[Isamu Noguchi]] e [[Juana Muller]].