Aquilifer

colui che porta l'insegna dell'Aquila in una legione romana

L'aquilifero (in latino aquilifer, deriva da aquila e letteralmente "colui che porta l'aquila" riconosciuto anche come "l'aquila in persona") era il soldato incaricato di portare in battaglia l'aquila delle legioni romane, che tutti i soldati dovevano proteggere anche a costo della vita. L'aquila era infatti quanto di più prezioso aveva la legione e la sua perdita era considerata un'immane disgrazia. Faceva parte di quel ristretto gruppo di sotto-ufficiali chiamati principales.

Aquilifer
La ricostruzione della tenuta di un aquilifero di una legione romana.
Descrizione generale
Attiva107 a.C. - 476
NazioneCiviltà romana
Tipoforza armata terrestre
Guarnigione/QGcastra stativa in epoca imperiale
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Storia

La figura dell’aquilifer fu creata da Gaio Mario nell'agosto del 107 a.C., poiché a seguito della sua riforma sull’arruolamento militare molti soldati erano analfabeti e quindi incapaci di intendere gli stendardi militari.[senza fonte]

Con l’aquila Mario non solo creò un simbolo chiaro a tutti ma divinizzò la figura dell’aquila in se che rappresentava la forza delle legioni.[senza fonte]

La perdita dell'aquila accadde ad esempio a Carre, dove trovò la morte il triumviro Marco Licinio Crasso e nella disfatta di Teutoburgo, quando vennero annientate tre legioni. Augusto nel primo caso e Germanico nel secondo si occuparono di far tornare in patria le aquile perdute, in entrambi i casi con grande pubblicità.

Sono numerosi i casi di aquiliferi che, gettandosi contro il nemico portando l'insegna, hanno trascinato con sé i compagni, capovolgendo una situazione critica: un esempio è dato dal primo sbarco di Cesare in Britannia, quando le sue truppe, intimorite dai nemici, si decisero a sbarcare a terra per proteggere un aquilifero che da solo era sbarcato avanzando verso i nemici.

Si pensa che l'equipaggiamento dell'aquilifero si ispiri a il Re Spartano Leonida I con elmetto da Legionario o Centurione a testa di leone e altre pellicce come ornamenti oltre all'insegna dell'aquila.

Secondo alcuni racconti il primo aquilifer sarebbe appartenuto alla Legio XI nella Guerra giugurtina, comandata da Gaio Mario.

 
Esposta al museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo di Chieti. L'aquila è stata rinvenuta nell'area archeologica di Amiternum in occasione degli scavi degli anni settanta del novecento. Insegna militare in bronzo a fusione piena e ritoccata con bulino semicircolare.

Altri progetti