Eleonora Maria Giuseppina d'Austria

regina consorte di Polonia
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Eleonora Maria Giuseppina d'Asburgo, arciduchessa d'Austria (Ratisbona, 21 maggio 1653Vienna, 17 dicembre 1697), era regina di Polonia e duchessa consorte di Lorena e Bar.

Eleonora d'Asburgo
Regina consorte di Polonia
Granduchessa consorte di Lituania
In carica27 febbraio 1670 - 10 novembre 1673
Incoronazione29 settembre 1670
PredecessoreMaria Luisa di Gonzaga-Nevers
SuccessoreMaria Casimira Luisa de la Grange d'Arquien
Duchessa Consorte di Lorena e Bar
In carica6 febbraio 1678 - 17 dicembre 1697
PredecessoreMarie Louise d'Aspremont
SuccessoreElisabetta Carlotta di Borbone-Orléans
Nome completoin tedesco:Eleonor Maria Josefa von Österreich
in francese:Eléonore Marie Josèphe d'Autriche
in polacco:Eleonora Habsburżanka
Altri titoliArciduchessa d'Austria
NascitaRatisbona, Germania, 31 maggio 1653
MorteVienna, Austria, 17 dicembre 1697
Luogo di sepolturaCripta Imperiale, Vienna, Austria
Casa realeAsburgo
DinastiaAsburgo
Wiśniowiecki
Lorena
PadreFerdinando III, Imperatore del Sacro Romano Impero
MadreEleonora Gonzaga
ConiugiMichele I, Re di Polonia
Carlo V, Duca di Lorena
FigliLeopoldo, Duca di Lorena
Carlo Giuseppe, Vescovo di Olomouc

Biografia

Eleonora Maria era la figlia dell'imperatore Ferdinando III, e della sua terza moglie, Eleonora Gonzaga-Nevers.

Matrimoni

Primo Matrimonio

Eleonora Maria sposò a Leopoli il 27 febbraio 1670 Michał Korybut Wiśniowiecki, re della Confederazione Polacco-Lituana[1]. La coppia ebbe un figlio che non raggiunse l'età adulta:

  • un figlio (nato e morto il 29 novembre 1670)

Nel 1671 ebbe un aborto spontaneo. L'opposizione di Michał ha diffuso la voce che l'abbia costretta a finte gravidanze. I quattro anni di matrimonio furono un periodo difficile per Eleonora. Il re, ormai privo di forza fisica e mentale, era sgradito alla maggioranza della nobiltà. I suoi nemici giunsero a diffondere la voce che fosse omosessuale o impotente. La regina si mantenne il più che possibile al di fuori di questo contenzioso e preservò la sua dignità. In qualità di consorte, ella si conquistò fama di dolcezza, bontà e lealtà verso il suo sposo. Imparò il polacco, sebbene preferisse il latino, ed accompagnò il coniuge nei suoi viaggi in Polonia.

Suo marito morì il 10 novembre 1673[2]. Rimase in Polonia fino all'elezione del suo successore, il re Giovanni III Sobieski e poi fece ritorno nella sua nativa Austria.

Secondo Matrimonio

Suo fratello, l'imperatore Leopoldo I le permise a questo punto di sposare il suo vecchio amore, Carlo V duca di Lorena, il futuro vincitore dei Turchi. Le nozze ebbero luogo il 6 febbraio 1678 a Wiener Neustadt[3]. Carlo fu nominato governatore del Tirolo e dell'Austria Anteriore, ed alla coppia fu assegnato il Palazzo Imperiale di Innsbruck.

La coppia ebbe sei figli cui Eleonora trasmise l'eredità dei Gonzaga di Mantova, dove ebbe buoni rapporti di fraterna amicizia con il cugino Ferdinando Carlo Gonzaga, durante il suo viaggio a Vienna per incontrarsi con suo fratello, in occasione della Guerra Austro-Turca[4]:

Il primogenito Leopoldo fu il padre del futuro Imperatore Francesco I, fondatore della dinastia degli Asburgo-Lorena.

Morte

Dopo la morte del marito, l'intelligente duchessa vedova cercò energicamente di soddisfare le ultime volontà di Carlo e di ottenere la restituzione ai loro figli della loro terra ereditaria di Lorena. La sovranità dello stato lorenese era difatti stata così indebolita che il Re di Francia se n'era impadronito con un colpo militare. Alla Dieta di Ratisbona ella presentò una mozione per ripristinare il Ducato. Durante i negoziati di pace di Ryswick nel 1697, questo obiettivo fu infine raggiunto. Solo pochi mesi dopo questo trattato, la duchessa morì. Ella non aveva mai messo piede in Lorena, di cui pure era stata Duchessa ed in cui il suo secondo marito era stato sepolto, e fu sepolta nella Cripta Imperiale di Vienna.

Onorificenze

— 1672

Note

  1. ^ Davies,  p. 398, 471
  2. ^ Davies,  p. 472
  3. ^ Lipp,  p. 82
  4. ^ Cronaca universale della città di Mantova

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Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN40189767 · ISNI (EN0000 0001 0890 6438 · CERL cnp01008345 · LCCN (ENno2008105427 · GND (DE119488930