Antonius Rex (International Magic Group) è un gruppo musicale di rock progressivo italiano dalle forti connotazioni gotiche ed orrorifiche tipiche di un filone a cui sono riconducibili gruppi come i Goblin o Gli Spettri. La band nacque a Milano nel 1974 ed è guidata da Antonio Bartoccetti.

Antonius Rex
File:Antonius Rex-wiki.jpg
Antonio Bartoccetti, leader degli Jacula ed Antonius Rex
Paese d'origineItalia (bandiera) Italia
GenereRock progressivo
Periodo di attività musicale1974 – in attività
Album pubblicati7
Studio7
Sito ufficiale

Storia

1973-1974: Le origini negli Jacula e la nuova band

  Lo stesso argomento in dettaglio: Jacula (gruppo musicale).

Se è vero che Antonio Bartoccetti e Charles Tiring venivano dall'esperienza comune degli Jacula, una band che aveva proposto formule tipicamente progressive rock unite a tematiche occulte ed esoteriche, è vero anche che già dal 1973[1][2] i due sentivano gravosa la scelta di un nome dal carattere gotico-erotico così fortemente legato all' omonimo fumetto. Se nel frattempo Charles Tiring aveva fatto perdere le sue tracce scomparendo in "circostanze misteriose"[1][3], fu il conseguente cambio di formazione e l'incontro di Bartoccetti con la futura moglie Doris Norton a fornire il pretesto per il cambio di nome in Antonius Rex[3].

1974-1979: Zora e Ralefun

Il gruppo Antonius Rex nacque così nel 1974 e vedeva una formazione composta da Antonio Bartoccetti alla chitarra e voce, Doris Norton alle tastiere ed Albert Goodman alla batteria. Tra le storie più o meno realistiche raccontate dallo stesso Bartoccetti, c'è quella secondo cui in questo primo periodo venne concepito e realizzato l'album Neque Semper Arcum Tendit Rex, proposto poi alla Vertigo Records che lo rifiutò a causa dei forti contenuti e della copertina in bianco e nero con una lettera “diabolica” risalente al diciassettesimo secolo. Secondo questa narrazione una edizione limitata a 400 copie venne autoprodotta dalla fantomatica Darkness Records di Albert Goodman e distribuita in circuiti a loro vicini[1]. Questo album verrà comunque (ri)stampato dopo diversi rimaneggiamenti, solo nel 2002 dalla Black Widow Records[1].

La prima uscita ufficiale della band fu invece l'LP su marchio Tickle dell'aprile del 1977 intitolato Zora. L'album, che vede anche brani scritti assieme ad Angelo Serighelli e Franco Mussita del gruppo dei Raminghi, riprende nel titolo dall'omonimo fumetto, tracciando così una linea di continuità stilistica con il progetto precedente Jacula[1][4]. Alla sua uscita Zora divise fortemente la critica tra sostenitori e detrattori, generando anni dopo anche il ripudio dello stesso Bartoccetti[1][4]. Tra i brani del disco è da ricordare anche U.F.D.E.M. riregistrato e con il nuovo titolo di Morte al potere.

Dopo un cambio di formazione che vide la sostituzione di Albert Goodman con Jean-Luc Jabouille, e l'inserimento del bassista jazz Marco Ratti e del flautista jazz Hugo Heredia[5], nel 1978 gli Antonius Rex pubblicarono Ralefun (Radio Records, 1978), un disco dai suoni decisamente più morbidi e maggiormente influenzato dal progressive folk[6]. L'album conservava comunque ampi spazi di matrice strumentale dedicati "alla sperimentazione dove salta fuori decisa la vena misterica dell’autore"[5]

Nel 1979 uscirà l'ancora successivo Anno Demoni, primo di una serie di otto album di cui l'ultimo, Hystero Demonopathy, risale al 2012.

Formazione

Formazione

Ex componenti

  • Albert Goodman - batteria (dal 1974 al 1978)
  • Doris Norton - pianoforte - sintetizzatore - tastiere - computer (dal 1974 al 2009)

Discografia

Note

  1. ^ a b c d e f Caesar, L'epopea esoterica ed occulta degli Jacula e degli Antonius Rex, su versacrum.com, 16 Marzo 2021.
  2. ^ Marco Giorgerini, In Cauda Semper Stat Venenum (recensione), su ondarock.it, 16 febbraio 2012.
  3. ^ a b Eduardo Vitolo, 2015
  4. ^ a b Angelo D'Acunto, Zora [Reissue] (recensione), su truemetal.it, 27 Maggio 2010.
  5. ^ a b Francesco Fabbri, Ralefun (recensione), su arlequins.it.
  6. ^ Luca Galvagni, Ralefun (recensione), su metalitalia.com, 7 marzo 2011.

Bibliografia

  • AA.VV., Dizionario della canzone italiana, a cura di Gino Castaldo, Roma, Curcio editore, 1990. - alle voci Jacula, di Roberto Ruggeri, pag. 845, e Antonius Rex, di Marco Giorgi, pag 46
  • Paolo Barotto, Il Ritorno del Pop italiano, Luserna San Giovanni, Editrice Stilgraf, 1989. - alle voci Antonius Rex, pagg. 21-22, e Jacula, pagg. 64-65
  • Mox Cristadoro, I 100 migliori dischi del progressive italiano, Tsunami, 2017, ISBN 9788896131985.
  • (EN) Roberto Curti, Italian Gothic Horror Films, 1970-1979, McFarland Incorporated Publishers, 2017, ISBN 9781476629605.
  • Ivano Galletta, Il dark. Guida alla musica oscura, Il Foglio, 2009, ISBN 9788876060915.
  • Valerio Mattioli, Superonda: Storia segreta della musica italiana, Baldini & Castoldi, 2016, ISBN 978-88-6865-797-0.
  • (EN) J. Gordon Melton, The Vampire Book. The Encyclopedia of the Undead, Visible Ink Press, 2010, ISBN 9781578593507.
  • (EN) J. Gordon Melton, The Vampire Almanac. A complete history, Visible Ink Press, 2021, ISBN 9781578597543.
  • Johann Merrich, Breve storia della musica elettronica e delle sue protagoniste, Roma, Arcana editore, 2018, ISBN 9788862316248.
  • Eduardo Vitolo, Magister dixit. La leggenda di Jacula e Antonius Rex, Firenze, Tsunami editore, 2015, ISBN 8896131707.

Collegamenti esterni