Torre di San Giuliano

torre di avvistamento a Sliema, Malta
Versione del 21 mag 2023 alle 20:26 di Retignano (discussione | contributi) (Nuova pagina: {{struttura militare |Struttura = Torre di avvistamento |Nome = Torre di San Giuliano |Nome originale = Torri ta' San Ġiljan |Parte di = Torri costiere di Malta<br/>Torri di De Redin |Immagine = St._Julian's_Tower_4.jpg |Stato attuale = MLT |Suddivisione = Regione Centrale |Città = Sliema |Tipologia = torre costiera |Utilizzatore = |Primo proprietario = Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme |Stile = Seicente...)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

La Torre di San Giuliano (in maltese Torri ta' San Ġiljan), nota anche come Torre di Sliema (Torri tas-Sliema), è una piccola torre di avvistamento costiera della cittadina di Sliema, Malta, costruita nel 1658 insieme ad altre torri di De Redin ed oggi utilizzata come ristorante.[1][2]

Torre di San Giuliano
Torri ta' San Ġiljan
Torri costiere di Malta
Torri di De Redin
Stato attualeMalta (bandiera) Malta
RegioneRegione Centrale
CittàSliema
Coordinate35°55′04.08″N 14°29′57.12″E
Mappa di localizzazione: Malta
Torre di San Giuliano
Informazioni generali
Tipotorre costiera
StileSeicentesco
Inizio costruzione1658
CostruttoreOspitalieri di San Giovanni di Gerusalemme
Materialecalcare
Primo proprietarioOspitalieri di San Giovanni di Gerusalemme
Condizione attualerestaurato
Proprietario attualeGoverno di Malta e ristorante It-Torri
VisitabileSì (come ristorante)
Sito webittorri.com/
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Storia

La Torre di San Giuliano fu costruita nel 1658 per proteggere la baia di San Giuliano, sull'isola di Malta. Il progetto è identico a quello delle altre torri ordinate dal Gran Maestro De Redin[3][4], con una pianta quadrata, due piani e una piccola torretta sulla cima.[5] Da qui si scorgono la Torre di San Giorgio e il porto della capitale La Valletta.[5]

Nel 1715 una batteria di artiglieri fu costruita intorno al versante della torre che si affaccia sul mare. Una parte di essa aveva un parapetto con quattro feritoie, mentre il resto era riservato alla barbetta. La struttura era ulteriormente protetta da un muro dentellato (detto redan in francese) e dalla scogliera rocciosa e frastagliata.[6]

Nel 1798, durante l'assedio francese, gli insorti guidati da Vincenzo Borg occuparono la Torre di San Giuliano e l'annessa batteria e, successivamente, le armi lì conservate furono trasferite a Paola, vicino alla capitale, per poter bombardare l'esercito francese.[7]

Nel 1951 il governo di Malta vi affisse una targa di marmo con lo stemma del Gran Maestro che fece costruire la torre.[8]

Oggi il lungomare più famoso di Malta prende il nome di Tower Road ("Via della Torre", Triq it-Torri in maltese).[9][10] La batteria e il muro difensivo dentellato hanno lasciato il posto al viale lungomare e ad un ristorante (It-Torri).[5]

 
Pianta della struttura difensiva dopo gli interventi del 1715.

Note

  1. ^ (MT) Ġrajjet Malta - It-Tielet Ktieb, 4ª ed., Sliema, Department of Education, 2006, p. 81.
  2. ^ George A. Said-Zammit, The Architectural Heritage of the Maltese Islands, Minor Seminary, 2006, pp. 90-93, ISBN 978-99932-607-3-8.
  3. ^ (EN) St Julian's Tower | Sliema, St Julian’s & Paceville, Malta | Attractions, su Lonely Planet. URL consultato il 21 maggio 2023.
  4. ^ Abigail Blasi, Malta e Gozo, EDT srl, 13 aprile 2016, ISBN 978-88-592-3232-2. URL consultato il 21 maggio 2023.
  5. ^ a b c (EN) Our Story – It-Torri [La nostra storia], su ittorri.com. URL consultato il 21 maggio 2023.
  6. ^ Saint Julian's Tower (PDF), su web.archive.org, 17 dicembre 2014. URL consultato il 21 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2014).
  7. ^ (EN) Stephen C. Spiteri, Maltese 'siege' batteries of the blockade 1798-1800 (PDF), su web.archive.org, maggio 2008. URL consultato il 21 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2016).
  8. ^ https://www.um.edu.mt/library/oar/bitstream/123456789/48420/1/Lehen%20is-Sewwa_1975_04_19_Bonnici_Arturo_It-Torrijiet%20taghna.pdf
  9. ^ Knights of Malta - Other Fortifications, su romeartlover.tripod.com. URL consultato il 21 maggio 2023.
  10. ^ Neil Wilson, Malta e Gozo, EDT srl, 2010, p. 83, ISBN 978-88-6040-554-8. URL consultato il 21 maggio 2023.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni