Autovettura

autoveicolo progettato e costruito per il trasporto privato di persone
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L'autovettura (in forma contratta forma auto, generalmente automobile) è un termine generico per definire un autoveicolo che si muove solitamente su quattro ruote, azionato da un motore proprio normalmente a combustione interna, e progettato principalmente per il trasporto su strada di un numero limitato di persone. Lo spazio provvisto di sedili che alloggia conducente e passeggeri è detto abitacolo; eventuali bagagli trovano posto in un bagagliaio di dimensioni contenute.

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'automobile.

Già nel XIII secolo Ruggero Bacone, secondo alcune interpretazioni, profetizzava l'avvento di carri che senza cavalli potessero muoversi con slancio straordinario (Currus etiam possunt fieri ut sine animali moveantur cum impetu inaestimabili[1]). Lo stesso Leonardo da Vinci disegnò il prototipo di un'automobile che, tuttavia, non venne mai costruito. Dopo i progetti rinascimentali e il prototipo settecentesco di Cugnot basato sul vapore, l'automobile come mezzo di trasporto valido e alternativo alla trazione animale si affermò nell'Ottocento. Per la sua propulsione furono utilizzati numerosi e diversi motori con vari sistemi di alimentazione finché, dopo la prima guerra mondiale, il motore a combustione interna e la benzina si imposero dovunque su tutti gli altri. Anche esteticamente l'automobile si sviluppò dai primi carri e carrozze direttamente derivati dai veicoli trainati dai cavalli verso forme sempre più autonome, tendenti da un lato a sfruttare le caratteristiche aerodinamiche del mezzo e dall'altro a fornire sempre maggior comfort ai passeggeri. Nel corso del Novecento, i continui miglioramenti tecnici della componente motoristica e le altre innovazioni (gli pneumatici in particolare) non hanno comunque impedito l'elaborazione di progetti innovativi per i motori e i sistemi d'alimentazione delle automobili.

Descrizione

Normalmente le autovetture sono caratterizzate da tre volumi, detti anche vani: l'abitacolo (per il conducente e i passeggeri), la zona destinata ai bagagli (abbastanza contenuta) e il vano del motore. Ciascuna di queste parti può essere più o meno in evidenza nel disegno della carrozzeria.

Il numero dei posti può variare da un minimo di due a un massimo di nove, compreso quello del conducente. In alcuni casi i sedili sono permanentemente ancorati alla carrozzeria, in altri casi sono rimovibili. La movibilità dei sedili permette di armonizzare più efficacemente il trasporto di persone con l'occasionale necessità di trasportare merci.

La morfologia delle autovetture è abbastanza variabile.

Principali tipi di autovetture

Le immagini che seguono illustrano le forme più diffuse delle autovetture, sulla base delle indicazioni delle Norme ISO 3833:1977, a cui le stesse direttive comunitarie fanno tuttora riferimento. La carrozzeria è un aspetto fondamentale dell'autovettura e ne permette una più facile identificazione. Le case costruttrici, tuttavia, sono costantemente impegnate a creare nuove forme e funzionalità per i propri autoveicoli, tanto che non sempre è facile ricondurli alle tipologie definite dalle norme. Sotto ogni immagine è stato riportato il codice di carrozzeria corrispondente. Si tratta della sigla con cui, nell'ambito dell'Unione europea, vengono identificate le carrozzerie delle autovetture. Nelle carte di circolazione italiane (quelle in formato A4), tale codice è annotato nel campo J.2 del secondo quadrante.

Berlina

  Lo stesso argomento in dettaglio: Berlina.
 
Codice di carrozzeria (Direttiva 2001/116/CE): AA

In questa autovettura l'abitacolo e il bagagliaio non sono comunicanti fra loro: ciascuno di essi ha accessi indipendenti. Di solito, l'autoveicolo presenta due (o più) finestrini su ogni fiancata e quattro portiere. I posti totali sono normalmente 4 o 5, distribuiti su due file. Questo tipo di carrozzeria è detto anche a "tre volumi".

Due volumi

 
Codice di carrozzeria (Direttiva 2001/116/CE): AB

A differenza della precedente, in questa autovettura le portiere possono anche essere due e il vano per i bagagli non è completamente separato dall'abitacolo, ma risulta più facile l'accesso dal portellone posteriore. Viene utilizzata questa configurazione soprattutto nel campo delle vetture medio piccole, è quindi utilizzata nella maggior parte delle utilitarie, per poter fornire una maggiore elasticità di carico e poter ospitare, a seconda delle necessità, un maggior numero di passeggeri oppure ridurne il numero a favore di una maggiore volumetria del piano di carico. Rientrano in questa categoria anche gran parte dei fuoristrada e dei SUV.

Monovolume

  Lo stesso argomento in dettaglio: Monovolume.

Quasi sempre dotata di quattro portiere, la sua forma è fortemente influenzata dal vano bagagli come nella due volumi; rispetto a quest'ultima si differenzia per l'altezza molto più pronunciata e paragonabile a quella delle SUV. Le altre misure di ingombro differiscono poco da quelle delle normali berline e coupé.

Familiare (o giardinetta o "station wagon")

  Lo stesso argomento in dettaglio: Familiare.
 
Codice di carrozzeria (Direttiva 2001/116/CE): AC

Quasi sempre derivata da una berlina, la familiare ha, di solito, un profilo abbastanza allungato, dovuto al fatto che il vano per i bagagli è più ampio di quello che caratterizza la 'due volumi'. Le portiere laterali sono 4 e su ciascuna fiancata possono essere presenti più di 2 finestrini. Nella parte posteriore si trova un portellone.

I posti totali a sedere, in genere, sono 5, ma possono anche arrivare a 7.

Coupé

  Lo stesso argomento in dettaglio: Coupé.
 
Codice di carrozzeria (Direttiva 2001/116/CE): AD

Caratterizzata da una linea sportiva, slanciata e filante, questa autovettura è spesso concepita per due persone, ma sono sempre più frequenti i modelli con posti a sedere anche posteriori, per quanto solitamente definibili "di fortuna".

Decappottabile

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cabriolet.
 
Codice di carrozzeria (Direttiva 2001/116/CE): AE

La caratteristica rilevante delle decappottabili è il tetto in tela o in materiale rigido (hard-top) che, all'occorrenza, può essere ripiegato nella parte posteriore per scoprire l'abitacolo. Inoltre da qualche anno si utilizza anche come materiale il cristallo, in modo da dare anche con il tetto chiuso la sensazione di essere "open-air".

Spyder (Roadster)

  Lo stesso argomento in dettaglio: Spider.

La spyder o spider è un'automobile con carrozzeria decappottabile a due posti e di impronta sportiva. Una via di mezzo tra la spyder e una coupé è la carrozzeria targa, mentre le carrozzerie in stile barchetta sono delle spyder completamente prive di capote

Veicolo multiuso (o monovolume grande)

 
Codice di carrozzeria (Direttiva 2001/116/CE): AF

Le direttive comunitarie lo definiscono come veicolo "destinato al trasporto di passeggeri e dei loro bagagli o merci in un unico vano". Ha un profilo spesso continuo, non spezzato, che delimita senza distinzione i tre vani principali dell'autovettura (abitacolo, bagagliaio e vano del motore). Talvolta, invece, è più simile a quello delle familiari. Autovetture di questo tipo sono, per esempio, Renault Espace, Lancia Phedra, Ford Galaxy e Fiat Ulysse. I sedili sono rimovibili e possono perciò essere smontati e reinstallati grazie a pratici sistemi di ancoraggio. Il numero dei posti, di solito, va da un minimo di 5 a un massimo di 9.

Note

  1. ^ Automobile, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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