Busalla (Busalla /byˈzalla/ in ligure[4][5]) è un comune italiano di 5 109 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria.

Busalla
comune
Busalla – Veduta
Busalla – Veduta
Panorama dallo Scrivia
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoLoris Maieron (lista civica di centro-destra Insieme per Busalla) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°34′15.76″N 8°56′43.24″E
Altitudine358 m s.l.m.
Superficie17,06 km²
Abitanti5 109[1] (31-5-2022)
Densità299,47 ab./km²
FrazioniBastia, Camarza, Sarissola, Salvarezza, Semino
Comuni confinantiCrocefieschi, Fraconalto (AL), Isola del Cantone, Mignanego, Ronco Scrivia, Savignone, Vobbia
Altre informazioni
Cod. postale16012
Prefisso010
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010006
Cod. catastaleB282
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 458 GG[3]
Nome abitantibusallesi
PatronoSantissimo Nome di Maria
Giorno festivo12 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Busalla
Busalla
Busalla – Mappa
Busalla – Mappa
Posizione del comune di Busalla nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Geografia fisica

 
Il lago della Busalletta

Il territorio comunale è situato nell'alta valle Scrivia, a nord di Genova, risultandone il centro principale della valle, e il suo territorio è attraversato dal torrente Scrivia, dove sulla riva sinistra si è sviluppata nei secoli la cittadina. Altri corsi d'acqua sono il torrente Busalletta, il torrente Seminella, il rio Moglia, il rio del Cadé, il rio delle Cappe, il rio della Tagliata, il rio Cò Erede.

Il comune è interamente compreso nel parco naturale regionale dell'Antola.

È uno dei 45 comuni della Liguria che fanno parte del bacino idrografico del fiume Po e quindi di un territorio tributario del mare Adriatico.

Tra i territori di Busalla, Ronco Scrivia, Mignanego e Fraconalto è stato realizzato tra il 1970 e il 1977 il lago artificiale della Busalletta.

Tra le vette del territorio il monte Carrega do Diau (960 m), il Bric dell'Aiuola (873 m), il Bric delle Ciappe (836 m), il Bric Rebora (822 m), il Bric del Cadé (812 m), il Bric degli Alberi (795 m), il Bric Strina (692 m), il Bric dell'Isola Bassa (682 m), il Bric del Cavallo (670 m), il monte Zuccaro (651 m), il Bric Molan (549 m).

Origini del nome

Il toponimo di Busalla è ancora oggi incerto. Una fonte rivela che il nome derivi dai "busi", avvallamenti e fosse nel letto del torrente Scrivia; altre fonti dicono che derivi dall'unione di due parole, una latina e l'altra germanica, ipotesi quasi scartata dagli storici.

A livello popolare è diffusa la credenza che il nome derivi da "brucialla", che ricorderebbe le antiche vicissitudini del borgo, più volte saccheggiato e quindi bruciato dagli eserciti invasori.

Storia

Percorso storico

 
Il ponte vecchio presso l'abitato busallese
 
Un ex voto di Marcello Baschenis raffigura uno scorcio di Busalla nel 1886, si nota già la presenza di un lampione dell'illuminazione a gas e quella che appare una fontanella pubblica.
 
Il panorama di Busalla fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, quando la raffineria non era ancora presente sulla sponda destra dello Scrivia

Nel 1797 con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento dei Monti Liguri Occidentali, con capoluogo Rocchetta Ligure, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Busalla divenne capoluogo del V cantone della giurisdizione dei Monti Liguri Occidentali e dal 1803 centro principale del VI cantone dei Monti Liguri Occidentali nella giurisdizione del Lemmo. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento di Genova. Il primo documento che cita Busalla - assieme a Sarissola - è un atto notarile del 15 aprile 1192[6][7] e almeno fino al XVI il centro principale fu proprio quello di Sarissola, sede anche parrocchiale.

Nel 1239 era sotto il dominio feudale degli Spinola del ramo di Luccoli, che vi costruiranno un locale castello. Il feudo venne nel 1242 assediato dalle truppe guelfe genovesi che conquisteranno l'intero comprensorio, obbligando alla fuga e all'esilio Guglielmo Spinola, alleato di Federico II.

Nel 1315 la lotta tra guelfi e ghibellini trasformarono il territorio compreso tra Ronco Scrivia e Busalla in un vero e proprio campo di battaglia, tanto è vero che fu più volte saccheggiato nel 1392 e ancora nel 1418. Nel XVI secolo il castello venne duramente devastato da armi nemiche e le sue fondamenta vennero messe a servizio per la costruzione del neo palazzo marchionale. Dal 1728 Busalla divenne parte integrante della Repubblica di Genova, a seguito della cessione degli stessi Spinola.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nell'VIII mandamento di Ronco del circondario di Genova dell'allora Provincia di Genova.

L'arrivo della ferrovia Torino-Genova nella prima metà del XIX secolo segnò lo sviluppo economico e sociale del territorio comunale, trasformando il piccolo abitato in una cittadina residenziale della borghesia genovese completa di caffè e ritrovi eleganti di lusso. Sempre in quegli anni si organizzarono gare ciclistiche lungo la rampa per il passo dei Giovi grazie alla collaborazione di molti ciclisti dell'epoca, tra di essi George Davidson.

La prima guerra mondiale portò miseria nella cittadina e decretò definitivamente la fine della cosiddetta "Busalla ottocentesca", ma nel dopoguerra, con la costante opera di architetti di Genova e Roma, il paese adornato con eleganti ville signorili, si risollevò. Lavoratori dal nord dell'Italia - emiliani, romagnoli, veneti e bergamaschi - arrivarono in seguito nel paese ricostruendo e rivoluzionando la geografia comunale con case, palazzi e la cosiddetta "strada camionale" che da Serravalle Scrivia scende fino al capoluogo genovese.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 è stata la sede amministrativa della Comunità montana Alta Valle Scrivia e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[8], ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana Valli Genovesi Scrivia e Polcevera.

Simboli

File:Busalla-Stemma.png
 

«Scudetto bicolore celeste e verde con entrostante torre civica con leone rampante e campanile. Soprastante lo scudetto una corona con gemme preziose ed ai lati due rami: di ulivo a sinistra e quercia a destra uniti in basso da un cordone annodato di colore rosso.[9]»

Lo stemma comunale di Busalla è stato adottato anche se privo di formale decreto di concessione, e presenta a sinistra la raffigurazione di una torre civica con un leone rampante, richiamante probabilmente il castello Spinola, e sulla destra un campanile associabile alla chiesa parrocchiale di San Giorgio.[10][11] I due simboli rappresenterebbero pertanto il nucleo principale di Busalla.

Il gonfalone è un drappo di bianco riccamente ornato di ricami d'oro.[10]

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

 
La chiesa parrocchiale di San Giorgio nel capoluogo comunale
 
Il santuario di Nostra Signora della Bastia nella località omonima
  • Chiesa parrocchiale di San Giorgio nel capoluogo. Posta sulla collinetta al centro del paese, dove sorgeva il castello. La prima pietra della chiesa fu posta il 28 maggio del 1600 da Guidone Blexio, vicario del vescovo di Tortona. Nel 1828 fu ampliata di due navate laterali e con altri lavori terminati nel 1914 ricevette una nuova facciata in stile neo rinascimentale. All'interno conserva dipinti di scuola genovese del seicento e del settecento.
  • Oratorio di San Bernardo nel capoluogo, adiacente alla chiesa parrocchiale, sorto sul luogo della medievale cappella della Maddalena menzionata a partire dal 1387.
  • Cappella di San Rocco nel capoluogo. Edificata lungo via Vittorio Veneto nel rione di Casarile (in genovese Casen), nei pressi della stazione ferroviaria di Busalla. La prima costruzione è risalente al 1726, la vecchia cappella fu però demolita e quindi riedificata nel 1863. All'interno sono conservati dipinti del pittore Francesco Romanello.
  • Santuario di Nostra Signora della Bastia nella località di Bastia, risalente al XVIII secolo.
  • Cappella di San Lorenzo nella frazione di Camarza. La cappella viene menzionata per la prima volta nel XVII secolo, quando nel 1655 fu visitata dal vescovo. Nel borgo fu in seguito costituita la Compagnia di San Lorenzo assumendo maggiore importanza tra la popolazione locale.
  • Chiesa parrocchiale di San Giorgio nella frazione di Sarissola.
  • Chiesa parrocchiale di San Martino nella frazione di Semino.
  • Ex Monastero di Nostra Signora della Guardia presso la sommità del passo dei Giovi sul versante nord del colle dove oggi scorre l'attuale strada statale 35 dei Giovi.
  • Cappella della Madonna del Buon Consiglio. Raggiungibile attraverso una mulattiera dall'ospedale di Busalla, l'edificio fu costruito nel 1900 per volere dell'arciprete don Santo Agostino Lavagetto della parrocchia di San Quirico.
  • Cappelle di Nostra Signora della Guardia. La cappella più antica fu edificata sul colle della Refalda nel 1807 da Giovanni Costa su un suo terreno e quindi ampliata nel 1835, come ringraziamento per la liberazione del colera, ed aperta al culto religioso nel 1839. Nel 1936 a cura dell'Educandato S. Cuore, istituito con testamento da don Santo Agostino Lavagetto, discendente di Giuseppe Costa, fu costruita una cappella più ampia e vicina all'abitato.

Architetture civili

 
Villa Borzino
 
Villa Ida in stile Liberty
  • Ville Bruzzo. Commissionate dalla famiglia Bruzzo, le ville risalgono al 1906. Una villa è completamente ristrutturata, una è completamente in disuso mentre un'altra è in fase di ristrutturazione.
  • Villa Bozano. Nota villa localizzata a Sarissola, e appartenente ancora oggi alla famiglia Bozano.
  • Villa Maria. L'edificio fu costruito per conto di armatori di Genova come residenza estiva nel 1880. La struttura e lo stile della villa, soprattutto nelle decorazioni della facciata e nella geometria del giardino, ricalca le nobili ville genovesi del XVI secolo. La villa è di proprietà privata.
  • Villa Paradiso. Sita nella zona detta la "Ghiacciaia", dalla presenza delle grotte da cui si ricavavano i blocchi di ghiaccio, la villa fu costruita su commessa di un armatore genovese tra il 1919 e il 1920 su progetto di Gino Coppedè. Sede di un noto locale notturno, il Kursaal Ghiacciaia, divenne nel 1922 una sorta di piccolo casinò della valle. La villa è di proprietà privata.
  • Villa Sanguineti. Edificata dalla famiglia Sanguineti, commercianti locali di legname, è risalente all'ultimo decennio del XIX secolo. La villa ha la particolarità di essere completamente affrescata con motivi floreali.
  • Villa Sturlese del 1915.
  • Villa Ida,(in stile Liberty)costruita molto probabilmente nel 1904.La villa presentava in passato molte particolari decorazioni floreali tipicamente liberty su facciate esterne.circondata dal verde, e dalla casa del custode all'estremità del terreno privato.la villa fu edificata per villeggiatura estiva dei primissimi anni del 1900.
  • Villa Cristina e Paola. Edificata negli anni trenta su disegno di Gino Coppedè per committenza di un gerarca fascista.
  • Villa Rina dei primi anni del XX secolo.
  • Villa Mantegazza nella località di Cascine.
  • Villa Schiaffino del 1870.

Architetture militari

Il castello di Busalla è citato in alcuni avvenimenti storici del 1242 quando i soldati genovesi attaccarono i feudi imperiali dell'alta valle Scrivia, subì nel corso dei secoli assedi e danneggiamenti da parte della Repubblica di Genova e, nel XVIII secolo, dagli Austriaci.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere

 
La chiesa parrocchiale di San Giorgio di Sarissola

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Busalla sono 444[13], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[14]:

  1. Romania, 109
  2. Marocco, 82
  3. Nigeria, 50
  4. Albania, 35
  5. Ecuador, 27

Religione

 
Esterno dei locali della chiesa evangelica "Missione Busalla" a dicembre 2016

Le tre comunità parrocchiali presenti, pur facendo parte dello stesso territorio comunale, sono divise in due distinte diocesi appartenenti alla stessa regione ecclesiastica Liguria. La parrocchia di San Giorgio di Busalla, originariamente sottoposta alla diocesi di Tortona, nel 1615 fu inserita nei territori religiosi dell'arcidiocesi di Genova (nel vicariato Valle Scrivia), mentre le restanti parrocchie di San Giorgio (frazione di Sarissola) e San Martino (frazione di Semino) sono tuttora inserite sotto la giurisdizione della diocesi tortonese.

La chiesa evangelica "Missione Busalla", è presente dal febbraio 2010, ed è di fede pentecostale. Nel corso degli anni, oltre alle attività strettamente spirituali, ha organizzato eventi di vario genere, il più conosciuto dei quali è la Busalla Gospel Night, concerto che si tiene ogni anno il secondo sabato di luglio nella frazione capoluogo. Nel 2022, la chiesa ha cambiato nome in "b.Church".

Cultura

Cucina

La gastronomia di questa zona è quella dell'Appennino ligure, quindi si trovano piatti a base di cacciagione (lepre, capriolo, cinghiale, cervo) e specialità che si trovano nei boschi (castagne, funghi ecc.).

La specialità tipica di Busalla è però lo sciroppo di rose: ha un colore e un odore intensi ed è un'ottima bevanda dissetante per l'estate allungato con acqua fredda, o un efficace calmante per la tosse in inverno sciolto in acqua tiepida.

Geografia antropica

Il territorio comunale è composto dalle cinque frazioni di Bastia, Camarza, Sarissola, Salvarezza e Semino, poste a destra del torrente Scrivia e attraversate dalle acque del locale torrente Seminella, per un totale di 17,06 km².

Confina a nord con i comuni di Ronco Scrivia e Isola del Cantone, a sud con Mignanego e Savignone, ad ovest con Fraconalto (AL) e ad est con Crocefieschi e Vobbia.

Economia

 
La raffineria IPLOM

Importante nei secoli passati come fondamentale crocevia dei commerci tra l'Oltregiogo e la città di Genova, è ancora oggi uno dei principali comuni dell'alta valle Scrivia dediti all'attività agricola e nel settore industriale. Sebbene il nucleo comunale sia variamente sviluppato sotto il profilo delle attività commerciali, il territorio ha le caratteristiche tipiche dei comuni di campagna.

È sede inoltre di un complesso industriale, la raffineria petrolchimica IPLOM, classificata in base al D.Lgs. 334/99 e s.m.i. stabilimento a rischio di incidente rilevante[15], criticato per l'inquinamento[16] e per alcuni episodi come l'incendio che nel luglio 2008 (dopo quello del settembre 2005[17]) ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Busalla, Bolzaneto e Genova aeroporto, oltre che quello del comando provinciale, e la chiusura temporanea dell'autostrada A7 Milano-Genova,[18] causando la nascita di un comitato cittadino con lo scopo di richiamare l'attenzione di Regione e Provincia.[19]

Infrastrutture e trasporti

 
La stazione ferroviaria

Strade

Il territorio comunale di Busalla è attraversato principalmente dalla strada statale 35 dei Giovi e dalla strada provinciale 226 di Valle Scrivia; la prima valicando il passo dei Giovi permette il collegamento stradale con Mignanego, a sud, e Ronco Scrivia a nord, la seconda la collega con Savignone a sud-est.

Altre provinciali del territorio sono la strada provinciale 9 di Crocefieschi per raggiungere l'omonima località e la strada provinciale 53 di Bastia dove lungo il percorso si trova il santuario di Nostra Signora della Bastia nell'omonima località. Il comune di Savignone è altresì collegato con Busalla tramite la strada provinciale 63 delle Gabbie.

Busalla è direttamente raggiungibile inoltre dal proprio casello autostradale sull'autostrada A7.

Ferrovie

La stazione di Busalla è la fermata ferroviaria più vicina sulla linea Torino-Genova.

Mobilità urbana

Il trasporto pubblico locale dell'AMT garantisce quotidiani collegamenti autobus tra Busalla e Genova con corse via autostrada. Un ulteriore collegamento, gestito dal Consorzio Intercomunale Trasporti della provincia di Alessandria, collega il comune busallese con i centri alessandrini di Gavi, Carrosio e Voltaggio.

Amministrazione

 
Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
19 agosto 1985 31 luglio 1990 Claudio Ferralasco Democrazia Cristiana Sindaco
31 luglio 1990 3 agosto 1990 Claudio Ferralasco Democrazia Cristiana Sindaco [20]
11 settembre 1990 24 aprile 1995 Luigi Traverso Democrazia Cristiana Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Loris Maieron lista civica Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Loris Maieron lista civica Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Mauro Valerio Pastorino Almeno provarci
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Mauro Valerio Pastorino Prima il paese poi la politica
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Loris Maieron Insieme per Busalla
(lista civica di centro-destra)
Sindaco [21]
27 maggio 2019 in carica Loris Maieron Insieme per Busalla
(lista civica di centro-destra)
Sindaco

Altre informazioni amministrative

Busalla fa parte dell'Unione dei comuni dello Scrivia, di cui ospita la sede.

Sport

Calcio

Pallacanestro

  • L'A.S.D. Pallacanestro Busalla 1993[22] milita nel campionato di Promozione ligure ed ha un fiorente settore giovanile.

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 108, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Cenni storici di Busalla - Pro loco di Busalla, su prolocobusalla.it. URL consultato il 12 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2018).
  7. ^ Fonte dal sito Altavallescrivia.it
  8. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  9. ^ Comune di Busalla, Statuto, art. 2 c. 4 (Il territorio, la sede, lo stemma).
  10. ^ a b Busalla, su AraldicaCivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  11. ^ Una più corretta descrizione araldica potrebbe essere: campo di cielo, a due torri affiancate con base a scarpa, quella a destra di tre palchi merlati alla guelfa di cinque, aperta e caricata al piede di un leone tenente un'asta in palo; quella a sinistra di due palchi, pure merlati alla guelfa di cinque, aperta e coperta dalla calotta semisferica cimata dalla crocetta, il tutto d'oro e fondato su un terrazzo di verde ritirato in punta.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  14. ^ Dati superiori alle 20 unità
  15. ^ Dal sito ufficiale della IPLOM Archiviato il 9 agosto 2011 in Internet Archive..
  16. ^ Nicola Giordanella, Inquinamento, Busalla quasi come Taranto. Ma industrie e cantieri incidono meno di traffico e porto, EraSuperba, 20 febbraio 2016
  17. ^ Articolo del Corriere.it
  18. ^ Articolo Archiviato il 4 gennaio 2015 in Internet Archive. de Il Secolo XIX del 31 luglio 2008.
  19. ^ Comitato Salute Pubblica di Busalla, Siamo tutti in pericolo
  20. ^ Deceduto durante la carica amministrativa
  21. ^ Il 3 settembre 2015 viene eletto alla carica di presidente del Consiglio dell'Unione dei comuni dello Scrivia
  22. ^ ASD Pallacanestro Busalla 1993

Bibliografia

  • Lorenzo Tacchella, Il Feudo di Busalla, Genova, 1958.
  • Lorenzo Tacchella, Busalla e la valle Scrivia nella storia, Verona, 1987.
  • M.L. Beretta, Gli insediamenti di villa del primo '900 : Busalla e i Giovi, Genova, Sagep, 1987.
  • Alessio Schiani, Il Comune di Busalla, Genova, 1998.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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