Crédit commercial de France
Il Crédit commercial de France (CCF), operante con il marchio HSBC France tra il 2008 e e il 2023, è una banca francese fondata nel 1894 come Banque suisse et française. Il 15 gennaio 1917, la Banque suisse et française diviene il Crédit commercial de France a seguito della fusione fra la Caisse de crédit de Nice, la Banque suisse et française e la Maison Aynard et fils. Alla fine degli anni 1920, era la sesta banca del Paese e la seconda banca del settore privato.[1]
Crédit commercial de France | |
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Sede centrale del gruppo CCF, poi di HSBC France, dal 1922 al 2020 | |
Stato | Francia |
Forma societaria | Società anonima |
Fondazione | 15 gennaio 1917 |
Sede principale | Parigi |
Settore | bancario e assicurativo |
Slogan | «La banque française, patrimoniale et à taille humaine» |
Sito web | ccf.fr/ |
Acquistata nel 2000 dal gruppo bancario britannico HSBC, la CCF ha adottato nel novembre 2005 il marchio HSBC France.[2] Ha poi ripreso il suo nome iniziale il 1° gennaio 2024, a seguito del suo acquisto da parte di Cerberus Capital Management attraverso la sua filiale francese My Money Group (MMG).
Il nuovo gruppo bancario è organizzato in numerose filiali: da una parte le attività di banca commerciale – riprese da HSBC – e dall'altra le attività di consolidamento debiti e di servizi finanziari creata da My Money Group (MMG) all'interno di una holding di nome «Groupe CCF» (Promontoria MMB SAS). L'insieme delle attività del gruppo CCF è controllato dal fond vautour[3][4] americano Cerberus Capital Management.[5]
Storia
1917 - Creazione del Crédit commercial de France
Nel gennaio 1917, gli azionisti della Banque suisse et française approvano un progetto di fusione con due banche regionali, la Maison Aynard et fils a Lione e la Caisse de crédit de Nice. L'entità che ne deriva prende il nome di «Crédit Commercial de France». Due anni dopo, acquisisce le attività della Banque de Bordeaux. Le CCF raccoglie successivamente altre banque e diventa, alla fine degli anni 1920, la sesta banca di Francia.[6]
Negli anni 1960, sotto la presidenza di Jacques Merlin, le CCF s'impegna in una politica d'espansione, il numero di dipendenti passa a più di 200. In quest'epoca sono anche creati i servizi degli affari industriali e quelli internazionali della banca.[1]
Nel 1979, Jacques Merlin lancia una lunga campagna pubblicitaria con lo slogan «La banque de la réussite», che fa passare il numero degli azionisti da 17.000 a 34.000[6]
1987 - Privatizzazione del Crédit commercial de France
Nel 1982, la nazionalizzazione della banca avvenne nel quadro della legge di nazionalizzazione del 13 febbraio 1982. Dal 1986 al 1993, il suo presidente e amministratore delegato Michel Pébereau realizza la privatizzazione del gruppo, poi quella della Banque nationale de Paris nel 1993, che diventerà BNP Paribas.
Dopo la sua privatizzazione, il gruppo CCF ha preso il controllo della Banca Chaix nel 1987, venduta nel 2008 al gruppo francese BPCE.
2000 - Scomparsa della CCF sotto il nome di HSBC France
Nel luglio 2000, il gruppo CCF è stato acquistato dal gruppo britannico HSBC e, dopo un raggruppamento delle reti nel 2005 e il passaggio sotto il marchio HSBC, si è fuso nel 2008 con l'Union de Banques à Paris, la Banque Hervet e la Banque de Baecque Beau sotto il nome di HSBC France.[7][8]
Presidenti-direttori generali
- Alexandre Halet : 1894-1902
- Théodore Faverger : 1902-1904
- Adolphe Salles : 1904-1924
- Maurice Koechlin : 1925-1926
- Georges Siegfried : 1926-1940
- Jean Davillier : 1940-1941
- Georges-Jean Painvin : 1941-1944
- Jean Davillier : 1944-1958
- Raymond Merckling : 1958-1960
- Jacques Merlin : 1961-1976
- Jean-Maxime Lévêque : 1976-1982
- Guy Raoul-Duval : 1982
- Daniel Deguen : 1982-1984
- Claude Jouven : 1984-1985
- Gabriel Pallez : 1985-1987
- Michel Pébereau : 1987-1993
- Charles de Croisset : 1993-2004
- Charles-Henri Filippi : 2004-2005 (diviene successivamente PDG de HSBC France)
- Peter Boyles : 2007, Britannico nominato alla direzione di HSBC France dopo Charles-Henri Filippi
Direttori generali
- Michel Pébereau : 1982-1996
- Fabienne Keller : 1996-2001
- Jacques Rouquette : 2024-[9]
Sede sociale
- Élysée Palace fino al 2020,
- Avenue Kléber n. 38 dal 2020 (sede del gruppo successore HSBC Continental Europe)
Note
- ^ a b (FR) C.C.F.: un brillant "outsider", in Le Monde, 22 settembre 1981. URL consultato il 21 novembre 2023.
- ^ (FR) Le CCF devient HSBC cinq ans après son rachat par le britannique, in Le Monde. URL consultato il 29 novembre 2021.
- ^ I fonds vautour sono fondi comuni d'investimento speculativi specializzati nell'acquisto a basso prezzo di debiti di debitori in difficoltà o prossimi al fallimento, sia che si tratti di debiti d'impresa e di debiti sovrani, allo scopo di realizzare una plusvalenza durante la fase di ristrutturazione del debito e nel rifiutarne la ristrutturazione. Ottenendo così, a seguito di un'azione giudiziaria, il rimborso del loro credito a un valore vicino a quello nominale più interessi ed eventuali arretrati.
- ^ (FR) Les fonds vautours, prédateurs d'entreprises au bord de la faillite, in Le Monde, 12 aprile 2006.
- ^ (FR) Banque: Cerberus fait renaître le CCF de ses cendres, in Le Figaro, 2 gennaio 2024. URL consultato il 6 gennaio 2024.
- ^ a b (FR) LA PRIVATISATION EN MARCHE Un brillant outsider, le Crédit commercial de France, in Le Monde, 28 aprile 1987.
- ^ (FR) Le CCF passe sous la marque HSBC France, in Les Échos, novembre 2005. URL consultato il 16 agosto 2019.
- ^ (FR) Le CCF devient HSBC cinq ans après son rachat par le britannique, in Le Monde, 7 novembre 2005. URL consultato il 16 agosto 2019.
- ^ CCF - Mentions légales, su bienvenue.ccf.fr. URL consultato il 21 novembre 2023.
Collegamenti esterni
- (FR) Sito ufficiale, su ccf.fr.
- Sito ufficiale