Sabri Jiryis
Sabri Jiryis (in arabo صبري جريس?, Ṣābri Jiryis; Fassuta, 1938) è un attivista, scrittore e avvocato palestinese, esponente di spicco del movimento al-Ard, dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina e del Palestine Research Center.
Biografia
Jiryis nacque a Fassuta, in Galilea, da famiglia palestinese cristiana di confessione greco-cattolica melchita. Dopo aver conseguito gli studi elementari nella scuola del suo villaggio natale, nel 1953 Jiryis, insieme a quattro suoi amici, partì per Nazareth per studiare alla Scuola Terrasanta di Nazareth, ottenendo un permesso per potersi trasferire.[N 1] Continuò poi gli studi in giurisprudenza all'Università Ebraica di Gerusalemme, dove venne eletto nel locale consiglio studentesco arabo. Fu tra i fondatori di al-Ard, movimento nazionalista arabo, e del relativo giornale. Ne giungo 1960 le autorità israeliane dissolsero l'organizzazione e Jiryis fu multato. Conclusi gli studi nel 1962, Jiryis venne assunto come tirocinante nello studio legale di Hanna Naqara a Haifa, rappresentando i i cittadini arabi nelle corti israeliane. Continuò il suo attivismo politico, tentando di rifondare nel 1964 il movimento al-Ard; il gruppo denunciò le discriminazioni attuate da parte dello Stato di Israele nei confronti della minoranza araba.[1] Nell'aprile 1968 Jiryis sposò Hanneh a Fassuta, dalla quale ebbe i figli Fida e Mousa.[2]
L'opera di Jiryis, The Arabs in Israel, scritta originariamente in ebraico, venne ben accolta dalle istituzioni palestinesi operative a Beirut, in Libano; sia il Palestinian Research Center che l'Institute for Palestine Studies tradussero l'opera in arabo e in inglese e Walid Khalidi invitò Jiryis a lavorare con lui.[3] Nel febbraio 1970 Jiryis venne arrestato dalle autorità israeliane a causa del suo attivismo politico; egli si impegnò in uno sciopero della fame insieme agli altri detenuti.[4] Una volta conclusa la sue detenzione, nel settembre 1970 Jiryis abbandonò quindi Israele per stabilirsi a Beirut e si impegnò nel dipartimento israeliano dell'Institute for Palestine Studies.[3] Nel marzo 1971 Jiryis, insieme ad altri due arabi israeliani (Mahmoud Darwish e Habib Qahwaji), entrò a far parte del Consiglio nazionale palestinese.[5] Nel 1975 Jiryis e Issam Sartawi vennero incaricati da Yasser Arafat di un aprire un ufficio di rappresentanza dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina a Washington, negli Stati Uniti d'America, dove si incontrarono in più occasioni con vari rappresentanti della comunità ebraica statunitense. Tornò in seguito a Beirut, dove venne nominato direttore del Palestine Research Center, posizione che ricoprì fino al 1983, quando l'attività delle istituzioni palestinesi a Beirut venne cessata in seguito all'invasione israeliana del Libano.[6] La moglie Hanneh venne uccisa da un'esplosione nel 1983. La famiglia Jiryis si stabilì quindi a Nicosia, a Cipro, dove Sabri sposò Najwa, la sorella di Hanneh.[7] La famiglia Jiryis tornò a Fassuta nel 1995, in seguito agli accordi di Oslo.[8]
Opere
- The Arabs in Israel (1969)
- Democratic Freedoms in Israel (1972)
Note
- Annotazioni
- ^ Gli arabi israeliani sono stati soggetti alla legge marziale fino al 1966 e necessitavano di un permesso da parte delle autorità militari israeliane per potersi spostare.
- Fonti
Bibliografia
- (EN) Jonathan Marc Gribetz, Reading Herzl in Beirut: The PLO Effort to Know the Enemy, Princeton University Press, 2024, ISBN 9780691255637.
- (EN) Fida Jiryis, Stranger in My Own Land: Palestine, Israel and One Family's Story of Home, Hurst, 2022, ISBN 9781787389731.
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