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Nuestra Señora de la Visitación

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Il galeone Nuestra Señora de la Visitación, fu un galeone della Armada Española catturato dai francesi nel 1638 ed incendiato dai britannici a Tolone nel 1650.

Nuestra Señora de la Visitación
Descrizione generale
Tipogaleone
CantiereReal Astillero di Dusto
Entrata in servizio1637
Destino finaleperso per incendio nel 1650
Caratteristiche generali
Dislocamento615 t
Armamento velicomisto (quadre e latine)
Armamento
Armamento40 cannoni
dati tratti da Todoavante[1]
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Storia

Il 5 aprile 1633 il Regno di Galizia e il re di Spagna firmarono un contratto per la costruzione di una nuova squadra navale galiziana formata da 8 galeoni e 1 patache da consegnarsi tra il 1635 e il 1640.[1] Nel 1634 il Regno di Galizia firmo a sua volta un contratto con i fratelli Juan e Francisco de Quincoces per la costruzione degli 8 galeoni presso l'arsenale di Deusto.[1] Si trattava di una Capitana da 600 tonnellate, una Almiranta da 550 tonnellate, sei galeoni da 400 tonnellate e una patache.[1] I primi 4 galeoni vennero consegnati nell'agosto 1636 e gli ultimi 4 nell'agosto 1637.[1] Il galeone Nuestra Señora de la Visitación fu impostato presso il cantiere navale di Pasajes, su ordine del Regno di Galizia.[1] Esso aveva un dislocamento di 615 tonnellate, era lungo 61 cubiti (51,25 alla chiglia), 15 di larghezza e 10 di pescaggio, ed armato con 40 cannoni.[1] Entrato in servizio fu catturato nel luglio 1638 presso il cantiere navale di Pasajes dalla squadra navale francese al comando di Henri Escobleau de Sourdis, arcivescovo di Bordeaux.[2] Rinominato Oquendo dalla Marine royale, nel 1640 fu assegnato alla squadra navale del Mediterraneo di base a Tolone.[1] Era armato con 38 cannoni e aveva un equipaggio di 240 persone, e stazzava 600 tonnellate francesi. Rimase in porto fino al 1650 quando fu incendiato dagli inglesi.[1]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i Todoavante.
  2. ^ Rusadiryelmar.

Bibliografia

  • (ES) Cesáreo Fernández Duro, Armada Española desde la unión de los reinos de Castilla y de Aragon. Tomo 6, Madrid, Est. Tipográfico “Sucesores de Rivadeneyra”, 1900.
  • (ES) Cayetano Hormaechea, Isidro Rivera e Manuel Derqui, Los galeones españoles del siglo XVII, Tomo I, Barcelona, Associació d'Amics del Museu Marítim de Barcelona, 2012.
  • (ES) Cayetano Hormaechea, Isidro Rivera e Manuel Derqui, Los galeones españoles del siglo XVII, Tomo II, Barcelona, Associació d'Amics del Museu Marítim de Barcelona, 2012.

Collegamenti esterni

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