Furlanetto
Furlanetto, nome d'arte di Vincenzo Furlai (Milano, 19 settembre 1895 – Milano, 6 aprile 1969), è stato un attore italiano.
Biografia
Non possiede certo i canoni della bellezza maschile, anzi è tutt'altro: grasso, calvo, viso dall'aria minacciosa, ma è elemento di prim'ordine nel cinema italiano perché lo ha affrontato da serio caratterista e con ottima preparazione artistica e culturale.
A Milano è dirigente del Sindacato dello Spettacolo ed è il responsabile del quindicinale "La Voce dello Spettacolo". Il suo ingresso nel cinema è del tutto casuale, scelto per interpretare un modesto ruolo ne Lo sconosciuto di San Marino accanto ad Anna Magnani, ma il film è un mezzo fiasco. differente per importanza e strategia del ruolo è il secondo film per questo serio professionista, quel Vita da cani di Monicelli e Steno (1950) in cui impersona un industriale milionario, brutto e ripugnante ma dall'animo sensibile e dall'atteggiamento cordiale ed educato e che, amando circondarsi di cose belle, corteggia e sposa la bellissima Tamara Lees, inquieta e insoddisfatta. Un ruolo che gli calza a pennello (anche se risulta doppiato, ed egregiamente, da Mario Ferrari) e che gli permette di continuare una carriera di tutto rispetto, certamente però con ruoli inferiori a quello del film di Monicelli e Steno. Una perfezione difficile da eguagliare. Purtroppo però il suo fisico e la sua aria gli fanno sempre ottenere ruoli ingrati, non graditi al palato del pubblico ma apprezzati e lodati dalla critica.
Filmografia
- Lo sconosciuto di San Marino, regia di Michal Waszynski (1946)
- Vita da cani, regia di Mario Monicelli e Steno (1950)
- Le due verità, regia di Antonio Leonviola (1951)
- Buon viaggio, pover'uomo, regia di Giorgio Pàstina (1951)
- Miracolo a Milano, regia di Vittorio De Sica (1951)
- Miracolo a Viggiù, regia di Luigi Giachino (1951)
- Carmen proibita, regia di Giuseppe Maria Scotese (1952)
- Per le vie della città, regia di Luigi Giachino (1956)
- Mio figlio Nerone, regia di Steno (1956)
- Totò, Peppino e i fuorilegge, regia di Camillo Mastrocinque (1956)
- Il ricatto di un padre, regia di Giuseppe Vari (1957)
- Femmine tre volte, regia di Steno (1957)
- Gambe d'oro, regia di Turi Vasile (1958)
- Caporale di giornata, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1958)
- Il vedovo, regia di Dino Risi (1959)
- I soliti rapinatori a Milano, regia di Giulio Petroni (1961)
- L'assassino si chiama Pompeo, regia di Marino Girolami (1962)
- La vita agra, regia di Carlo Lizzani (1964)