La portaerei francese Dixmude fu la seconda unità di questo tipo che servì nella Marine nationale dopo la Béarn. La nave era una portaerei di scorta già appartenuta alla Gran Bretagna come HMS Biter (D97), costruita negli Stati Uniti come mercantile sotto il nome di Rìo Paranà e ceduta alla Gran Bretagna per virtù della Legge Affitti e Prestiti.

Dixmude
ex HMS Biter
La Dixmude (ancora come HMS Biter) nel 1943
Descrizione generale
Tipoportaerei di scorta
Classeclasse Avenger
ProprietàFrancia
CantiereAtlantic Basin and Iron Works, Brooklyn, N.Y.[1]
Varo28 dicembre 1939
Entrata in servizio9 aprile 1945
Radiazione10 giugno 1966
Destino finaledemolita
Caratteristiche generali
Stazza lorda8.200 (vuoto), 15.125 (pieno carico) tsl
Lunghezza150 m
Larghezza21,2 m
Altezza7,6 m
Propulsione2 motori diesel 2 tempi a pistoni contrapposti Sun Doxford, 1 asse (75 000 cv)
Velocità16 nodi (29,63 km/h)
Autonomia4605
Equipaggio800 circa
Armamento
Armamento
  • 3 cannoni da 102 mm
  • 8 cannoni antiaerei da 20 mm
  • 4 mitragliere
Mezzi aerei
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Storia

Stati Uniti

Gran Bretagna

Francia

Dopo la seconda guerra mondiale, la Francia deve ricostruire la propria Marine nationale, alcuni progetti di portaerei sono ipotizzati, ma la precaria situazione finanziaria non permette di svilupparli. La rimessa in servizio della Béarn, gravemente danneggiata, non è praticabile, così come la conversione di altre navi e quindi ci si rivolge agli Alleati. Il governo francese chiede agli americani la Biter (che aveva servito con la Gran Bretagna ma nel frattempo restituita agli USA), che si trova in cattivo stato dipo la battaglia dell'Atlantico. Dopo essere stata riparata dai francesi, è presa dalla Marine nationale il 9 aprile 1946 col nome Dixmude (A609), il nome proviene dalla città belga di Diksmuide, teatro di una battaglia durante la prima guerra mondiale.

La nave entra in servizio all'inizio del 1947 e viene inviata in Indocina durante la guerra d'Indocina; viene disarmata nel 1960.

Venne restituita agli Stati Uniti il 10 giugno 1966.

Note

Bibliografia

  • (FR) Jean Moulin, Les porte-avions Dixmude et Arromanches, Marines Éditions, Nantes, 1998, ISBN 2-909675-39-4
  • Alexandre Sheldon-Duplaix, Histoire mondiale des porte-avions : des origines à nos jours, ETAI, Boulogne-Billancourt, 2006, ISBN 2-7268-8663-9
  • Alain Pelletier, Les aigles des mers : histoire mondiale des avions embarqués depuis 1910, ETAI, Boulogne-Billancourt, 2006 ISBN 2-7268-9471-2
  • Jean Moulin, L'Aéronavale française : les avions embarqués, Marines Éditions, 2006 ISBN 2-915379-43-2
  • Gino Galuppini. La portaerei: storia tecnica e immagini dalle origini alla portaerei atomica. Pag. 190-191. Arnoldo Mondadori Editore (1979).

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