Magdalene

film del 2002 diretto da Peter Mullan
Disambiguazione – Se stai cercando il nome proprio di persona femminile, vedi Maddalena.

Magdalene è un film del 2002 scritto e diretto da Peter Mullan. Presentato quell'anno in anteprima mondiale a Venezia, è stato premiato con il Leone d'oro.

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Paese di produzioneRegno Unito
Durata119 min
Generedrammatico
RegiaPeter Mullan
SceneggiaturaPeter Mullan
FotografiaNigel Willoughby
MontaggioColin Monie
MusicheCraig Armstrong
Interpreti e personaggi

È sostanzialmente un film-denuncia (il regista si è ispirato al documentario Sex in a cold climate di Steve Humphries[1]) sui presunti soprusi subiti da ragazze e giovani donne, rinnegate dalle loro famiglie oppure orfane, che si macchiavano di peccati giudicati molto gravi per la benpensante comunità cattolica irlandese. Per espiare le loro colpe e ritrovare dignità agli occhi della comunità, le giovani venivano inviate presso conventi devoti alla Maria Maddalena, le Case Magdalene appunto, ove venivano impiegate soprattutto come lavandaie non retribuite.

Il clima di sottomissione e l'isolamento nel quale le giovani erano costrette a vivere fungeva spesso da paravento oltre il quale si celavano episodi di violenza e maltrattamenti. Le lavanderie all'interno dei conventi della Maddalena andarono diminuendo man mano che il progresso rendeva obsoleto l'utilizzo della manovalanza. L'ultima di queste strutture chiuse i battenti nel 1996.

Nel libro inchiesta Kathy's Real Story: A Culture of False Allegations Exposed di Hermann Kelly (2007) le esperienze di Kathy O’Beirne, su cui è basato il film, vengono smontate e viene dimostrato come siano avvenute fuori dall'ambiente delle Case Magdalene.

Trama

La storia ha inizio nel 1964, ed è incentrata su tre ragazze (Bernadette, Margaret e Rose) mandate presso il convento gestito da Madre Bridget (madre superiora dell'ordine) ad espiare i loro presunti peccati: Margaret viene violentata dal cugino durante un matrimonio; Bernadette, orfana, attraente e civettuola suscita l'attenzione dei ragazzi; Rose invece è una ragazza madre.

Le ragazze, che nel frattempo legano con le altre già presenti, sperimentano sulla loro pelle l'emarginazione dalla società e i soprusi perpetrati dai rappresentanti religiosi che non devono rispondere a nessuno del loro operato. Una dopo l'altra le ragazze proveranno, con esiti diversi, la via della fuga e la denuncia di quanto hanno dovuto subire nel corso degli anni. Ci riusciranno: Margaret grazie all'intervento di un parente che la riporta a casa, Bernadette e Rose in maniera assai rocambolesca. Alla fine del film, apprendiamo che Margaret è diventata insegnante e non ha voluto sposarsi, mentre Rose e Bernadette si sono sposate e Rose ha potuto riabbracciare il figlio dato in adozione tanti anni prima.

Il regista Peter Mullan appare in una scena del film interpretando Mr. O'Connor: è il padre di Una, trattenuta nella Casa Magdalene contro la sua volontà, che riesce a fuggire. Subito dopo è lo stesso genitore a ricondurla nell'istituto, costringendo la figlia a rimanerci per espiare i peccati di cui si era macchiata, minacciandola qualora osasse fuggire nuovamente. La ragazza decide infine di prendere il velo per non dover più subire le umiliazioni cui sono sottoposte le altre ragazze.

Note

  1. ^ (EN) Sex in a cold climate, su IMDb, IMDb.com.

Collegamenti esterni

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