2 centesimi di euro

Taglio monetario dell'euro
Voce principale: Monete in euro.

2 centesimi di euro (0,02 €) è uno degli 8 tagli delle monete in euro. Come le monete da 1 e 5 centesimi è di acciaio con placcatura in rame (da cui il colore rossastro): la percentuale di acciaio è del 94,4% mentre quella del rame del 5,56%.

2 centesimi
Valore0,02 
Massa3,06 g
Diametro18,75 mm
Spessore1,67 mm
Composizioneacciaio rivestito da rame
Anni di coniazione1999-
Dritto
Disegno24 variazioni nazionali
IncisoreVari
Data del disegnoVarie
Rovescio
DisegnoGlobo con l'Unione europea a 15 e il valore in caratteri latini.
IncisoreLuc Luycx
Data del disegno2002
Contorno
AspettoLiscio con un solco continuo

Il 1º gennaio 2018, è terminato in Italia il conio delle monete da 1 e 2 centesimi.[1]

Aspetto

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La moneta da 2 centesimi ha un diametro di 18,75 mm, è spessa 1,67 mm e pesa 3,06 grammi. Il diametro della moneta da 2 centesimi è superiore di 2,5 mm a quello della moneta da 1 centesimo ed è inferiore della stessa misura al diametro della moneta da 5 centesimi di euro. 2,5 mm è la stessa differenza tra il diametro della moneta da 2 euro e quello della moneta da 1 euro.

Tutte le monete presentano una faccia comune detta rovescio e una specifica per ogni nazione chiamata dritto. Sul rovescio, opera di Luc Luycx (un artista e grafico belga vincitore del concorso europeo per il design delle nuove monete), è presente a sinistra il valore della moneta mentre sulla destra vi è un disegno raffigurante la Terra attraversato da 6 linee che uniscono 12 stelle. Il disegno della Terra simboleggia l'Europa rispetto al mondo, mentre le 12 stelle richiamano la bandiera europea. Il contorno è liscio con un singolo solco centrale.

Facce nazionali

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Immagine Paese Autore Anno
 
  Andorra Ruben da Silva 2014-
Il Camoscio pirenaico e l'aquila reale
 
  Austria Josef Kaiser 2002-
Una stella alpina
 
  Belgio

1ª serie

Jan Alfons Keustermans 1999-2007
Effigie di Re Alberto II e il suo monogramma reale
 
  Belgio

2ª serie

Jan Alfons Keustermans 2008
Effigie di Re Alberto II e il suo monogramma reale
 
  Belgio

3ª serie

Jan Alfons Keustermans 2009-2013
Effigie di Re Alberto II e il suo monogramma reale
 
  Belgio

4ª serie

Luc Luycx 2014-
Effigie di Re Filippo e il suo monogramma reale
  Bulgaria ? 2025-
Cavaliere di Madara
 
  Cipro Tatiana Soteropoulos e Erik Maell 2008-
Una coppia di mufloni
 
  Croazia Maja Škripelj 2023-[2][3][4][5]
La sigla "HR" in lettere glagolitiche, sullo sfondo un motivo a scacchiera tratto dallo stemma della Croazia
 
  Estonia Lembit Lõhmus 2011-
Profilo dell'Estonia
 
  Finlandia

1ª serie

Heikki Häiväoja 1999-2006
Il leone araldico simbolo dello stato
 
  Finlandia

2ª serie

Heikki Häiväoja 2007
Il leone araldico simbolo dello stato
 
  Finlandia

3ª serie

Heikki Häiväoja 2008-2010
Il leone araldico simbolo dello stato
 
  Finlandia

4ª serie

Heikki Häiväoja 2011-
Il leone araldico simbolo dello stato
 
  Francia Fabienne Courtiade 1999-
Ritratto della Marianna, il simbolo della Repubblica francese
 
  Germania Rolf Lederbogen 2002-
Un ramoscello di quercia, già presente sui vecchi pfennig
 
  Grecia Georgios Stamatopoulos 2002-
Una corvetta del XIX secolo
 
  Irlanda Jarlath Hayes 2002-
La tradizionale arpa celtica
 
  Italia Luciana De Simoni 2002-2018
La Mole Antonelliana di Torino
 
  Lettonia Laimonis Šēnbergs 2014-
Stemma semplificato della Lettonia
 
  Lituania Antanas Žukauskas 2015-
Il Cavaliere Vytis, eroico cavaliere e simbolo nazionale
 
  Lussemburgo Yvette Gastauer-Claire 2002-
Effigie del Granduca Enrico
 
  Malta Noel Galea Bason 2008-
L'altare del tempio di Menaidra
 
  Principato di Monaco

1ª serie

Nicolas Cozon e Robert Cochet 2001-2005
Stemma della famiglia Grimaldi, tratto dallo stemma nazionale monegasco
 
  Principato di Monaco

2ª serie

Nicolas Cozon e Robert Cochet 2006-
Stemma della famiglia Grimaldi, tratto dallo stemma nazionale monegasco
 
  Paesi Bassi

1ª serie

Bruno Ninaber van Eyben 1999-2013
Ritratto di profilo della Regina Beatrice posizionato su uno sfondo stellato
 
  Paesi Bassi

2ª serie

Erwin Olaf 2014-
Ritratto di profilo del re Guglielmo Alessandro
 
  Portogallo Victor Manuel Fernandes dos Santos 2002-
Sigillo reale del 1134 di Alfonso I del Portogallo circondato da 5 stemmi araldici e 7 castelli
 
  San Marino

1ª serie

František Chochola e Ettore Lorenzo Frapiccini 2002-2016
La Statua della Libertà
 
  San Marino

2ª serie

Arno Ludwig 2017-
La Porta del Paese
 
  Slovacchia Drahomír Zobek 2009-
Il monte Kriváň, nella catena dei Monti Tatra
 
  Slovenia Miljenko Licul, Maja Licul e Janez Boljka 2007-
La Pietra del Principe, utilizzata nelle cerimonie di incoronazione di principi e duchi della Carinzia
 
  Spagna

1ª serie

Garcilaso Rollán 1999-2009
Facciata della cattedrale di Santiago de Compostela
 
  Spagna

2ª serie

Garcilaso Rollán 2010-
Facciata della cattedrale di Santiago de Compostela
 
  Città del Vaticano

1ª serie

Guido Veroi e Uliana Pernazza 2002-2005
Effigie di papa Giovanni Paolo II
 
  Città del Vaticano

2ª serie

Daniela Longo e Ettore Lorenzo Frapiccini 2005
Stemmi del Cardinale Camerlengo e della Camera Apostolica
 
  Città del Vaticano

3ª serie

Daniela Longo e Ettore Lorenzo Frapiccini 2006-2013
Effigie di papa Benedetto XVI
 
  Città del Vaticano

4ª serie

Patrizio Daniele e Maria Carmela Colaneri 2014-2016
Effigie di papa Francesco
 
  Città del Vaticano

5ª serie

Daniela Longo e Maria Carmela Colaneri 2017-
Stemma di Papa Francesco
  1. ^ Stop alla produzione delle monete da 1 e 2 centesimi, su altroconsumo.it. URL consultato il 4 settembre 2018.
  2. ^ È iniziato il conio delle monete di euro croate, in La Voce del popolo, 18 luglio 2022. URL consultato il 2 agosto 2022.
  3. ^ Croazia. Preparativi per l'arrivo dell'euro, in La Voce del popolo, 21 luglio 2022. URL consultato il 2 agosto 2022.
  4. ^ (HR) Početak proizvodnje hrvatskih eurokovanica, su croatianmint.hr, Hrvatska kovnica novca, 18 luglio 2022. URL consultato il 2 agosto 2022.
  5. ^ (HR) Počela proizvodnja hrvatskih eurokovanica, kao dio eurozone bit ćemo zaštićeniji u nošenju s izazovima, su vlada.gov.hr, Governo della Croazia, 18 luglio 2022. URL consultato il 2 agosto 2022.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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