Adèle Alphonsine Dumilâtre (Parigi, 30 giugno 1821Parigi, 4 maggio 1909) è stata una ballerina francese, famosa ai tempi del balletto romantico. Dopo il matrimonio con Francisco Drake del Castillo divenne contessa.

Adèle Alphonsine Dumilâtre

Biografia

modifica
 
La Fille de marbre, Dumilâtre e Lucien Petipa, Parigi (1847)

Figlia minore dell'attore della Comédie-Française Michel Dumilâtre, studiò danza con Charles Petit.[1]

La danza di Adèle, con la leggerezza della figura in voga negli anni trenta dell'Ottocento, le conferiva un senso di ariosità.[2] Ballò nel Balletto dell'Opéra di Parigi dal 1840 al 1848. Danzò nel ruolo di Myrtha in Giselle il 28 giugno 1841, insieme a Carlotta Grisi e Lucien Petipa. Era nota anche per il suo ruolo nell'opera Martha. Ha ballato il ruolo principale in La Sylphide e anche in Lady Henriette (1844). Ballò con molto successo a Milano e Londra, dove nel 1845 eseguì La Fille de marbre di Arthur Saint-Léon. Si esibì all'Her Majesty's Theatre (1843), al Theatre Royal Drury Lane (1844–45) e alla Scala (1846). Il quotidiano The Times descrisse la sua danza come "così eterea... da renderla quasi trasparente."[3] Adèle ed Eugene Coralli si sono esibiti nella coreografia di La Gypsy (nell'atto II) di Joseph Mazilier (ballerino, maestro di ballo e coreografo).[4] Nel 1848, tuttavia, la sua interpretazione in Griseldis fu definita deludente.[1]

Anche sua sorella maggiore, Sophie,[5] ballò all'Opéra di Parigi dal 1838 al 1845. Erano soprannominate "les sœurs Demi-Lattes", le sorelle di mezza assicella, a causa della loro magrezza. Achille Devéria la ritrasse con Jean Coralli.[6] Dopo essersi ritirata dal balletto, sposò Francisco Drake del Castillo e divenne contessa. Rimasta vedova, andò a vivere con la sorella prima di trasferirsi in Turenna con i tre figli.[1]

Morì a Parigi nella sua casa in Rue Cler all'avvicinarsi del suo ottantottesimo compleanno ed è sepolta nel cimitero di Montmartre.

  1. ^ a b c Karen Eliot, Dancing Lives: Five Female Dancers from the Ballet D'Action to Merce Cunningham, University of Illinois Press, 2007, p. 35, ISBN 978-0-252-03250-9.
  2. ^ (EN) Deborah Jowitt, Time and the Dancing Image, University of California Press, 1º gennaio 1989, pp. 39-40, ISBN 978-0-520-06627-4. URL consultato il 18 marzo 2024.
  3. ^ Alexandra Carter, The Routledge dance studies reader, Routledge, 1998, p. 209, ISBN 978-0-415-16447-4.
  4. ^ Jowitt, p. 58.
  5. ^ Marian Elizabeth Smith, Ballet and Opera in the Age of Giselle, Princeton University Press, 2000, p. 213, ISBN 978-0-691-04994-6.
  6. ^ Jowitt, p. 63

Bibliografia

modifica

Altri progetti

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN56936347 · ISNI (EN0000 0000 8050 2326 · LCCN (ENn97872397 · GND (DE1167463706 · BNF (FRcb156158982 (data)