Benoist XIV

idrovolante Benoist Aircraft

Il Benoist XIV, citato anche come Benoist Model 14 Modello 14, fu un idrovolante di linea biplano monomotore realizzato dall'azienda aeronautica statunitense Benoist Aircraft Company negli anni dieci del XX secolo.

Benoist XIV
Descrizione
Tipoidrovolante di linea
Equipaggio1
ProgettistaTom Benoist
CostruttoreStati Uniti (bandiera) Benoist Aircraft Co.
Data primo volo1913
Data entrata in servizio1º gennaio 1914[1][2]
Data ritiro dal servizio1914
Utilizzatore principaleStati Uniti (bandiera) St Petersburg-Tampa Airboat Line
Esemplari2
Costo unitario$ 4 250 [3]
Dimensioni e pesi
Lunghezza7,93 m (26 ft 0 in)
Apertura alare13,41 m (44 ft 0)
Superficie alare38,65
Peso a vuoto567 kg (1 250 lb)
Passeggeri1
Propulsione
Motoreun Roberts
Potenza75 hp (56 kW)
Prestazioni
Velocità max103 km/h (64 mph)
Velocità di stallo50 km/h (31 mph)[3]
Autonomia200 km (125 mi)
Record e primati
primo velivolo ad essere utilizzato in un servizio di linea passeggeri regolare.
voci di aerei civili presenti su Wikipedia

Storia del progetto

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Tecnica

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Il Benoist XIV era un idrovolante dall'aspetto convenzionale per l'epoca; monomotore biplano a scafo centrale di costruzione lignea.

Lo scafo, realizzato con struttura in legno di abete (spruce aircraft wood) ricoperta da pannelli di compensato e tela, era caratterizzato da un abitacolo aperto a due posti affiancati, uno per il pilota e l'altro per il passeggero, posizionato sulla parte anteriore prima dell'ala. Posteriormente terminava in un impennaggio cruciforme dotato di una grande ed unica deriva triangolare a cui era collegato un timone di grandi dimensioni e da un unico piano orizzontale a pianta triangolare, controventato da entrambi i lati, a cui erano collegati i due equilibratori, il tutto integrato da tiranti in filo d'acciaio. I galleggianti equilibratori erano posizionati sotto le estremità alari dell'ala inferiore.

La configurazione alare era biplana con l'ala superiore ed inferiore di ugual misura, realizzate anch'esse in legno e ricoperte di tela. L'inferiore, collocata alta sullo scafo, era collegata alla superiore, l'unica dotata di alettoni, tramite una serie di quattro coppie di montanti per lato integrati da tiranti obliqui in filo d'acciaio.

La propulsione era affidata ad un motore Roberts a sei cilindri in linea collocato, separato da una paratia, alle spalle dell'abitacolo, e che trasmetteva, tramite catena di trasmissione, il moto all'elica bipala in legno a passo fisso, posizionata sulla parte posteriore in configurazione spingente ed in corrispondenza del bordo d'uscita alare.

Utilizzatori

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Stati Uniti

Esemplari attualmente esistenti

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La replica del Benoist XIV esposta all'aeroporto Internazionale di St. Petersburg-Clearwater.

Dei due esemplari costruiti nessuno è giunto ai giorni nostri. Tuttavia esistono tre repliche, una delle quali, realizzata dalla Florida Aviation Historical Society, venne utilizzata per un breve volo commemorativo in occasione del 75º anniversario del suo primo volo ai comandi di Tony Jannus. Oltre a questa, ora inserita nella collezione del St Petersburg Museum of History, sono esposte nella sala bagagli dell'aeroporto Internazionale di St. Petersburg-Clearwater e nell'aeroporto Internazionale di Tampa.

  1. ^ (EN) Frederick W. Roos, The Brief, Bright Aviation Career of St. Louis's Tom Benoist, su Greater St. Louis Air & Space Museum, http://www.airandspacemuseum.org, 10-13 gen 2005. URL consultato l'8 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2010).
  2. ^ (EN) There She Goes - The World's First Commercial Aircraft! - January 1, 1914, su Florida Department of Transportation, http://www.dot.state.fl.us/default.shtm. URL consultato l'8 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2009).
  3. ^ a b Benoist Model 14 in Holcomb's Aerodrome.

Bibliografia

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  • (EN) Fred T. Jane, Jane's All the World's Aircraft 1913, London, Arco Publishing Company, Inc. (Sampson Low Marston), 1969 [1913], ISBN non esistente.
  • (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, London, Studio Editions, 1989, ISBN 0-517-10316-8.

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Collegamenti esterni

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