Aldo Carlan (Adria, 15 ottobre 1908 – Colleferro, 26 maggio 2004) è stato un pittore e artista italiano.

Biografia

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Aldo Carlan nacque ad Adria (Rovigo), il 15 ottobre 1908. Sin dalla giovane età manifesta un profondo interesse per il mondo artistico, avviando la sua carriera nel campo musicale. In particolare, si dedica con passione allo studio del violino, entrando a far parte dell'Orchestra del Teatro Comunale di Adria, dove suona dal 1933 al 1951.

Negli anni Trenta, ispirato dall'ambiente artistico locale, si avvicina allo studio della pittura sotto la guida del Professor Antonio Tumiatti. Inizia a sperimentare con i colori ad olio e sviluppa una predilezione per la pittura en plein air, scegliendo spesso come soggetto i paesaggi del Polesine, nei dintorni di Adria. Parallelamente frequenta gli studi degli artisti adriesi Ugo Boccato, Tomaso Foster e Leonida Zen, instaurando con loro profonde e durature amicizie.

Si reca frequentemente a Venezia per visitare mostre e trascorrere momenti insieme agli amici pittori tra cui Neno Mori, Fioravante Seibezzi, Aldo Bergamini e Mario Varagnolo, tutti legati alla Fondazione Bevilacqua La Masa.

Alterna la sua passione per la pittura alla musica, partecipando a mostre e concerti locali. Dopo una pausa forzata durante la II Guerra Mondiale, riprende con entusiasmo l’attività artistica nel dopoguerra, tornando a esporre e a creare con grande intensitá.

Nel 1951 gioca un ruolo chiave nel Comitato, istituito dal sindaco di Adria, per l'organizzazione del primo 'Settembre Adriese', un evento che darà il via a una serie di celebrazioni annuali, ancora oggi parte integrante del calendario culturale della città. La sua attività va oltre la produzione artistica: animato da un profondo entusiasmo, si impegna attivamente per promuovere l'arte come elemento centrale della vita sociale e culturale. Con questo spirito, all'inizio di luglio dello stesso anno, partecipa alla fondazione del 'Gruppo di Artisti Polesani', assumendo il ruolo di presidente. Al suo fianco, gli amici e colleghi Prof. Antonio Tumiatti e Ugo Boccato ricoprono il ruolo di critici selezionatori.

Questa iniziativa, intrapresa con grande passione, anticipa un periodo di drammatici cambiamenti.

Il 16 novembre 1951, infatti, l'alluvione, che pochi giorni prima aveva colpito il Polesine, raggiunge Adria. Aldo Carlan, insieme alla sua famiglia, è costretto ad abbandonare la casa e la terra d'origine, trovando rifugio temporaneo a San Benedetto del Tronto.

Nonostante le difficoltà, Carlan non abbandona la sua attività pittorica e, nel 1952, allestisce una mostra personale nel capoluogo ascolano, curata da Aldo Castelli. In questa occasione, il Comune di Ascoli Piceno acquista il dipinto Paesaggio sul Canal Bianco (Adria) del 1949, ora parte della raccolta della Pinacoteca civica. L’opera è registrata nel Catalogo generale dei beni culturali italiani[1].

Nello stesso anno si stabilisce definitivamente a Colleferro, vicino Roma. Ha inizio una fase artistica particolarmente intensa, segnata da eventi di rilievo come la partecipazione al Premio Marzotto a Roma nel 1953 e, soprattutto, l'invito alla VII Quadriennale nazionale d'arte di Roma nel 1955, dove espone il Paesaggio Vicolo San Francesco[2].

Durante gli anni a Colleferro, Carlan riceve numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Fattoria d’Oro assegnato dalla Casa Editrice Praetoria di Roma nel 1967 e il Primo Premio Snia Viscosa nel 1969. In questo periodo mantiene anche una fitta corrispondenza con artisti e critici di spicco, come Carlo Carrà e Federico Zeri.

Aldo Carlan amplia nel tempo la sua pratica artistica oltre la pittura a olio, dedicandosi anche al disegno, all’incisione, all’acquerello e al collage, costruendo un’opera versatile e ricca di espressività. Negli ultimi anni, nonostante le difficoltà causate dalla malattia, esplora la tecnica del mosaico, realizzando opere con figure geometriche e innovativi giochi cromatici. Parallelamente, coltiva una profonda passione per la musica, suonando e componendo al violino, oltre a dedicarsi alla lettura e alla scrittura di poesie, alcune delle quali sono raccolte in un libro inedito. Le sue opere sono conservate presso collezionisti in Europa e America.

Aldo Carlan muore a Colleferro il 26 maggio 2004.


Mostre ed esposizioni

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Collettive

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Personali

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Premi e riconoscimenti

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  • Premio Mostra Settembre Adriese 1951,Adria
  • Premio Mostra Ente Nazionale del Turismo, Rovigo
  • Premio Mostra Cral B.P.D. 1954, Colleferro
  • Premio SNIA Viscosa 1969, Roma
  • Premio “Fattoria d’Oro” [[Casa Editrice Praetoria 1967, Roma
  1. ^ (EN) paesaggio sul Canal Bianco (Adria) dipinto, 1949 - 1949, su catalogo.cultura.gov.it. URL consultato il 10 novembre 2024.
  2. ^ Aldo Carlan, Paesaggio, su QUADRIENNALE DI ROMA. URL consultato il 10 novembre 2024.

Bibliografia

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  • Catalogo Mostra II Mostra d'Arte Sindacale Polesana, Rovigo, "Il Polesine Fascista", Stab. Grafico, 1936 XIV, p. 25.
  • Catalogo Mostra III Mostra d'Arte Sindacale Polesana, Rovigo, 1939, p. 24.
  • Atriae Musae. Protagonisti delle arti ad Adria dall'Ottocento ai nostri giorni, Alessandro Ceccotto, 2016, p. 51 – 52.

Collegamenti esterni

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