C/2011 L4 PANSTARRS
C/2011 L4 (PANSTARRS) è una cometa non periodica che è stata scoperta nel corso del programma di ricerca di asteroidi e comete denominato Pan-STARRS (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System[3]), un progetto osservativo dell'istituto di astronomia dell'università delle Hawaii.
Cometa C/2011 L4 (PANSTARRS) | |
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Stella madre | Sole |
Scoperta | 6 giugno 2011[1] |
Scopritore | Pan-STARRS |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 2456016,5 3 marzo 2013[2]) | |
Semiasse maggiore | -3506,584 UA |
Perielio | 0,3016 UA |
Periodo orbitale | 110000 anni |
Inclinazione orbitale | 84,199° |
Eccentricità | 1,0000860 |
Longitudine del nodo ascendente | 65,665° |
Argom. del perielio | 333,642° |
Ultimo perielio | 10 marzo 2013 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. |
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Magnitudine ass. | 7,8 |
Magnitudine ass. | |
Storia delle osservazioni
modificaScoperta
modificaLa cometa PANSTARRS è stata scoperta il 6 giugno 2011 come un oggetto di magnitudine 19,4-19,6,[1] in quattro immagini acquisite attraverso l'uso di rilevatori CCD montati sul telescopio Pan-STARRS 1, con configurazione ottica Ritchey-Chrétien e di 1,8 metri di diametro, presente sulla sommità del vulcano Haleakalā presso l'omonimo osservatorio, sull'isola di Maui nell'arcipelago delle Hawaii. Si trovava allora a circa 7,9 UA dal Sole.[4]
S. Larson ha successivamente individuato immagini di pre-scoperta della cometa risalenti al 24 maggio dello stesso anno ed acquisite presso l'osservatorio sito sul Monte Lemmon in Arizona,[4] impegnato - come il Progetto Pan-STARRS - nell'individuazione di oggetti potenzialmente pericolosi per la Terra.
Sono state infine trovate ulteriori serie di immagini risalenti al 21 e al 30 maggio: le prime ottenute dal telescopio Pan-STARRS 1 stesso,[5] le altre dal telescopio di Mayhill, in Nuovo Messico, gestito in remoto dalla rete di telescopi iTelescope.net.[6]
Osservazioni successive
modificaIl fatto che la cometa fosse stata individuata a grandi distanza dal Sole attirò una gran messe di osservazioni nel giugno del 2011, allo scopo di confermare le aspettative che l'oggetto avrebbe potuto rivelarsi una grande cometa. Gareth V. Williams del Minor Planet Center calcolò una prima orbita già l'8 giugno, che successivamente rivide e migliorò grazie all'aumentare del numero delle osservazioni raccolte.[4]
La cometa fu seguita fino al 16 ottobre 2011, quando non fu più osservabile perché offuscata dal bagliore solare. Fu poi recuperata il 13 gennaio 2012 attraverso il telescopio Faulkes Sud di 2 m di diametro, presso l'osservatorio di Siding Spring, in Australia.[4] Nei primi di maggio del 2012 la cometa aveva raggiunto una magnitudine di 13,5[7] e poteva essere osservata con un grande telescopio amatoriale da siti sufficientemente bui. La prima osservazione visuale è stata registrata il 28 maggio per opera di J. J. Gonzalez, dalla Spagna, con un telescopio riflettore di 20 cm di diametro.[4] Nell'ottobre del 2012 le dimensioni della sua chioma furono stimate in circa 120 000 km di diametro.[8]
La cometa è divenuta visibile a occhio nudo nel febbraio 2013, quando ha raggiunto all'incirca la sesta magnitudine.[9] La cometa ha raggiunto la minima distanza dalla Terra il 5 marzo 2013, quando è transitata a 1,09 UA dal nostro pianeta.[4] Il perielio sarà raggiunto il 10 marzo 2013[2] ed è stato stimato che il massimo di luminosità sarà raggiunto tra l'8 ed il 12 marzo.[4]
Stime sulla luminosità
modificaLe prime stime prodotte nel 2011 indicavano che la cometa avrebbe potuto raggiungere una magnitudine apparente prossima allo zero (confrontabile con quella di stelle quali Vega e α Centauri). Nel gennaio del 2013, tuttavia, si è verificata una prima riduzione nel tasso di incremento della luminosità,[10] cui ne è seguita una seconda nel mese di febbraio. In conseguenza di ciò è stato stimato che la cometa potrebbe raggiungere una magnitudine compresa tra +2 e +2,5.[11]. Nei primi giorni di marzo 2013 tuttavia la cometa ha in qualche misura recuperato luminosità, e sembra abbia raggiunto le previsioni iniziali.[11]
Visibilità
modificaLa cometa si è dapprima resa ben visibile dall'emisfero australe, quindi successivamente da quello boreale, in un periodo compreso tra il 9 marzo fino a metà aprile 2013 (tanto da avere già preso il soprannome di cometa di Pasqua[12]), poi si è allontanata rapidamente dal Sole; in entrambi i casi, la cometa è stata visibile di sera, subito dopo il tramonto, in direzione ovest, dapprima molto bassa sull'orizzonte e poi via via salendo in direzione nord, tuttavia perdendo progressivamente luminosità a causa del suo allontanamento dal sistema solare interno.
Orbita
modificaCaratteristiche salienti di questa cometa sono l'elevata inclinazione rispetto alle orbite dei pianeti, l'eccentricità iperbolica, la piccola distanza perielica, solo 0,3 au dal Sole e la piccola MOID con il pianeta Mercurio.
Note
modifica- ^ a b (EN) Gareth V. Williams, MPEC 2011-L33: Comet C/2011 L4 (PANSTARRS), su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center (MPC), 8 giugno 2011. URL consultato il 5 marzo 2013.
- ^ a b c d I dati di C/2011 L4 dal sito JPL.
- ^ Pan-Starrs - Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System - Institute for Astronomy, University of Hawaii Archiviato il 13 gennaio 2013 in Internet Archive.
- ^ a b c d e f g (EN) Gary W. Kronk, C/2011 L4 (PANSTARRS), in Cometography. URL consultato il 4 marzo 2013.
- ^ MPC 75383.
- ^ MPC 75129.
- ^ (EN) Gareth V. Williams, MPEC 2012-J16: Observations and Orbits of Comets, su minorplanetcenter.net, IAU Minor Planet Center, 4 maggio 2012. URL consultato il 5 marzo 2013.
- ^ (EN) Jakub Cerny, Watching comet Panstarrs activity, su gloria.fzu.cz, Robotic telescope FRAM, 7 ottobre 2012. URL consultato il 5 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013).
- ^ (EN) David Seargent, L4 naked-eye and T5 faded, su tech.groups.yahoo.com, comets-ml · Comets Mailing List, 10 febbraio 2013. URL consultato il 5 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2013).
- ^ (EN) Jakub Cerny, Comet Panstarrs brightening slowdown, su tech.groups.yahoo.com, comets-ml · Comets Mailing List, 12 gennaio 2013. URL consultato il 5 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2013).
- ^ a b (EN) Seiichi Yoshida, C/2011 L4 (Pan-STARRS), su aerith.net, 11 marzo 2013 (ultimo aggiornamento). URL consultato il 13 marzo 2013.
- ^ Gianluca Ranzini, È arrivata la cometa di Pasqua. Ecco come osservarla, su focus.it, 6 marzo 2013. URL consultato il 7 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2013).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su C/2011 L4 PANSTARRS
Collegamenti esterni
modifica- (EN) C/2011 L4 PANSTARRS - Dati riportati nel database dell'IAU, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center.
- (EN) C/2011 L4 PANSTARRS - Dati riportati nello Small-Body Database, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory.
- (EN) Alan MacRobert, Updates on Comet PanSTARRS, in Sky & Telescope, Sky Publishing. URL consultato il 5 marzo 2013.
- (EN) Tony Phillips, A Possible Naked-eye Comet in March, su science.nasa.gov, Science@NASA, 6 febbraio 2013. URL consultato il 5 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).