Castello di Ceratello

castello di Costa Volpino

Il castello di Ceratello era un castello che sorgeva sopra una collina a nord del paese omonimo, frazione di Costa Volpino. Il castello è andato distrutto e sulle sue rovine è stata eretta una chiesa dedicata a San Giorgio, parrocchiale dal 1738.

Castello di Ceratello
La Chiesa Parrocchiale di Ceratello che sorge nel luogo in cui era presente il castello
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Stato attualescomparso
RegioneLombardia
CittàCosta Volpino
Indirizzovia Milizie - loc. Ceratello
Coordinate45°50′10.56″N 10°04′18.23″E
Informazioni generali
TipoCastello
Costruzione?-?
Primo proprietarioFamiglia Brusati (?)
Condizione attualescomparso
Informazioni militari
Funzione strategicaControllo dell'imbocco della Vallecamonica
Termine funzione strategica?
Azioni di guerraTre guerre per il controllo del Castello di Volpino da cui dipendeva
Note[1]
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Descrizione

modifica

Il castello di Ceratello sorgeva su una collina dalla posizione strategica: questa infatti domina la Costa sottostante, tra sponda nord del Lago d'Iseo e l'imbocco della Vallecamonica. Era dunque punto obbligato di passaggio per chi proveniva dalla Val Cavallina, dalla Val Seriana e quindi da Bergamo e da Milano. Inoltre era in stretta comunicazione con le fortificazioni del vicino altipiano di Bossico[2].

Il castello era molto probabilmente dipendente da quello più importante di Volpino. Dunque figurava fra i possedimenti del vescovo di Brescia. Fu concesso in feudo alla famiglia Brusati.

Esistono rare testimonianze del castello, motivo per il quale si ritiene che questo fosse probabilmente una piccola fortificazione. Qualcuno è arrivato anche a ipotizzare che sia solo frutto della fantasia popolare. Tuttavia il castello viene citato nel 1198, quando, al termine della terza guerra per il possedimento del Castello di Volpino, si decide che il Castello di Ceratello e il Castello di Qualino spettano a Brescia, mentre quello di Volpino deve essere distrutto, lasciando la porzione superiore dell'omonimo paese a Brescia e quella inferiore a Bergamo. Da quel momento in poi non abbiamo più alcuna menzione della struttura, la quale probabilmente viene abbandonata fino a quando sulle sue rovine viene eretta la chiesa di San Giorgio[3][4].

  1. ^ M. Campagnoni, Terra di Confine: Costa Volpino, op. cit.
  2. ^ M. Campagnoni, Terra di Confine: Costa Volpino, op. cit., p. 98-99.
  3. ^ M. Campagnoni, Terra di Confine: Costa Volpino, op. cit., p. 118-126
  4. ^ Copia archiviata, su iseolake.info. URL consultato il 25 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2017).

Bibliografia

modifica
  • Martino Campagnoni, Terra di confine: Costa Volpino, Bergamo, Novecento Grafico, Dicembre 2011. ISBN non esistente

Voci correlate

modifica