Davide Nardoni
Davide Nardoni (Vallecorsa, 1º gennaio 1923 – Roma, 25 marzo 1995) è stato un filologo italiano.
Biografia
modificaDopo gli studi liceali si è laureato a Roma in Giurisprudenza e successivamente in Lettere classiche. Professore fino alla fine degli anni sessanta di lingua latina e lingua greca antica nei licei, ha pubblicato due saggi sul Bollettino dell'Accademia Nazionale dei Lincei[1][2] e vari testi scolastici[3].
Dagli inizi degli anni 1970 è divenuto professore presso l'Università degli studi di Cassino e ha iniziato un'opera di rilettura della latinità, dedicandosi soprattutto all'analisi filologica dei testi, in particolare di Orazio e di Virgilio.
Nella seconda metà degli anni settanta ha pubblicato saggi nella rubrica "Recantationes" della rivista Nuova Scienza[4], dedicati soprattutto a Orazio, e due volumi, Novantiqua e Cathacanna, contenenti la propria analisi storico-filologica operata attraverso la reinterpretazione dei testi. Nello stesso periodo collaborava anche con trasmissioni televisive, soprattutto con l'emittente romana Antenna 4. Ha tenuto anche conferenze in Italia, a Mantova per il bimillenario virgiliano e in Germania, Romania, Brasile.
Negli ultimi anni della sua vita ha pubblicato, nella collana C.U.R. della EILES, testi inerenti alla civiltà latina, utilizzando il proprio metodo filologico.[5]
È stato membro dell'International Board of Directors of Conferences on Systems Research, Informatics and Cybernetics[6].
Dopo la morte, la sua città natale, Vallecorsa, gli ha dedicato nel 2002 un convegno scientifico commemorativo per poi intitolargli una strada del centro storico[7]. In tale occasione il G. E. Lasker, presidente dell'Istituto Internazionale per Studi Avanzati nella Ricerca sui Sistemi e nella Cibernetica, gli ha dedicato un elogio.[8]. La città di Vallecorsa ha voluto pubblicare il "romanzo antropologico" Standortkommandantur postumo presentato il 5 maggio 2018. Da marzo 2019 è invece online la versione integrale di Standortkommandantur qui.
La filologia sperimentale
modificaNardoni, vagliando le traduzioni e le interpretazioni della tradizione storica, ha creato un metodo filologico nuovo, distinto dalla filologia tradizionale: la res si individua tramite il verbum e il suo sviluppo entropico. Per tentare di comprendere il mondo antico nei suoi vari aspetti socioeconomici e culturali, la filologia di Nardoni cerca sostegno e conferma in altre scienze, come l'archeologia, la numismatica e l'epigrafia. Il professor Chevallier, dell'Université Francois-Rabelais, come altri eminenti studiosi quali E.Paratore e Horst Blanck del Deutsche Archaelogisches Institut, riconoscono a Nardoni intuito e originalità interpretativa, mostrando ammirazione per il suo rivoluzionario metodo filologico[9]. La sua metodologia filologica, che sarà definita "sperimentale"[10], propone nuove ipotesi interpretative su svariati aspetti della latinità, come nel caso dell'importante lavoro per individuare la patria d'origine di Virgilio, basandosi saldamente sulla lettura testuale delle opere del poeta: il vicus Andicus è da individuarsi allora nel territorio mantovano di Castel Goffredo/Casalpoglio[11] e non a Pietole o Andes, come vuole la tradizione.[12][13][14][15]
Al centro dell'interesse di Nardoni, che vuole comprendere il senso più autentico della romanità, al di là delle interpretazioni astratte della storiografia tradizionale, vi è l'originale teoria di Imperium: dalla traduzione etimologica di "parificazione" nasce così un'interpretazione nuova della politica estera romana, che fonda l'impero di Roma su legami di collaborazione paritetica tra vincitori e vinti.[16]
Pubblicazioni
modifica- Catachanna, Accademia Italiana di Scienze Biologiche e Morali, Roma, 1979
- Novantiqua, Accademia Italiana di Scienze Biologiche e Morali, Roma, 1979
- La colonna ulpia traiana, EILES, Roma, 1986;
- Sotto Ponzio Pilato, EILES, Roma, 1987;
- I gladiatori romani, EILES, Roma, 1989;
- La bibbia dei quiriti, EILES, Roma, 1993
- Manuale idiotico, EILES, 1994
- Funeraria romana, EILES, Roma, 1995
- Standortkommandantur, Ed. Grafiche PD, 2018. (Una edizione integrale di Standortkommandantur è disponibile al seguente link: www.nardonifamiglia.it )
Note
modifica- ^ D. Nardoni, Note ad alcuni passi della Medea di Euripide, Accademia Nazionale dei Lincei,XVII, Roma, 1969, pp.71-80;
- ^ D. Nardoni, Note ad alcuni passi delle Coefore di Eschilo, Accademia Nazionale dei Lincei, XVII, Roma, 1970, pp.31-46
- ^ D. Nardoni, Baden, Le Monnier, Firenze, 1967; Thomata, Le Monnier, Firenze, 1967; Kannaba, Pylon, Roma, 1969; Bandusiana, Pylon, Roma, 1970; Larunda, Pylon, Roma, 1971; Fantasia, Roma, A. Signorelli, 1973; Tannibakà, Roma, A.Signorelli, 1977
- ^ Nuova Scienza, Roma, 1976- 1979
- ^ R. Chevallier, Ancien membre de l’’Ecole Francaise de Rome: “Le Professeur Nardoni ouvre des voies originales et hardies et nous invite à la réflexion et au renouvellement.”(D. Nardoni, Catachanna, Accademia Italiana di Scienze Biologiche e Morali, Roma, 1979, p. 3)
- ^ M.Malatesta, Experimental philology: Davide Nardoni, Metalogicon, VII, n. 2, Napoli/Roma, 1995, p.121
- ^ Comune di Vallecorsa, delibera comunale n. 217 dell'11 ottobre 2001
- ^ M.Malatesta, Davide Nardoni cibernetico, L’Eco della Valle, V, n. 17, Frosinone, 2004, p. 17
- ^ D. Nardoni, Catachanna, Accademia Italiana di Scienze Biologiche e Morali, Roma, 1979
- ^ M. Malatesta, Experimental Philology: Davide Nardoni, Metalogicon, cit.,pp. 121-128
- ^ Piero Gualtierotti, Castel Goffredo dalle origini ai Gonzaga, Mantova, p.98, 2008.
- ^ D. Nardoni, In Andibus, an essay of experimental philology, Metalogicon, V, n. 1 Napoli, 1992
- ^ D. Nardoni, Vicus Andicus, Helmantica, XLV, nn. 136/8, Universitad Pontificia de Salamanca, 1994
- ^ D. Nardoni, Vicus Andicus, saggio di filologia sperimentale, Spiragli, III, nn.3-4, 1991, Marsala
- ^ Davide Nardoni, La terra di Virgilio in Archeologia Viva, N.1/2, gennaio-febbraio 1986, pp. pag.71-76.
- ^ D. Nardoni, Imperium sine fine dedi, Nuova Scienza, XVIII, n.11, Roma, 1977