Diocesi di Riez
La diocesi di Riez (in latino: Dioecesis Regensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica.
Diocesi di Riez Dioecesis Regensis Chiesa latina | |
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Aix |
Stato | Francia |
Parrocchie | 54 (nel 1751) |
Erezione | V secolo |
Soppressione | 29 novembre 1801 territorio unito all'arcidiocesi di Aix e alla diocesi di Digne |
Cattedrale | Santa Maria Assunta |
Dati dall'Annuario pontificio (ch · gc?) | |
Chiesa cattolica in Francia | |
Territorio
modificaSede vescovile era la città di Riez nell'attuale dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza, dove fungeva da cattedrale la chiesa di Santa Maria Assunta.
Nel 1751 la diocesi comprendeva 54 parrocchie.
Storia
modificaNiente si conosce circa la diffusione del cristianesimo a Riez e le origini della sua diocesi. La tradizione fa risalire la sua fondazione a san Massimo, benché gli acta della sua vita parlino di un predecessore. Si conoscono i nomi di diversi vescovi vissuti tra il V ed il VII secolo, grazie alla loro partecipazione diretta o per procurazione ai sinodi provinciali o generali della Chiesa di Gallia.
A partire dal V secolo la diocesi risulta essere suffraganea dell'arcidiocesi di Aix.
Tra il VII ed il IX secolo la diocesi fu devastata dai Saraceni e la serie episcopale aptense è incerta, per riprendere con regolarità solo con Gerardo nel X secolo.
Nel XVI secolo la riforma protestante prese piede a Riez e si costituì una comunità evangelica con un proprio pastore, per tutto il periodo della durata dell'editto di Nantes. André d'Auraison, vescovo eletto di Riez, rinunciò al titolo episcopale, abbracciò pubblicamente la religione riformata e si sposò.
La diocesi fu soppressa in seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 e il suo territorio incorporato in quello dell'arcidiocesi di Aix e della diocesi di Digne. Nel 1822 la porzione dell'arcidiocesi di Aix fu ceduta alla diocesi di Fréjus.
Dal 15 febbraio 1916 i vescovi di Digne hanno il privilegio di aggiungere al proprio titolo quello di vescovi di Riez.
Cronotassi dei vescovi
modifica- San Massimo † (433 - 27 novembre 460 deceduto)
- San Fausto I † (prima di novembre 462 - 490/495[1] deceduto)
- Didimo ? † (menzionato nel 506)[2]
- Contumelioso † (prima del 518 - 533 deposto)[3]
- Fausto II † (menzionato nel 549)
- Emerito † (menzionato nel giugno 554)
- Claudiano † (menzionato nel 573)
- Urbico † (prima del 584 o 585 - dopo il 589 circa)
- Claudio † (prima del 627 o 630 - dopo il 650)[4]
- Archinrico ? †
- Absalonne ? †
- Antimo ? †
- Riculfo ? †
- Norberto ? †
- Rostano ? †
- Bernario ? †
- Rodolfo ? †
- Edoldo † (menzionato nell'879)
- Gerardo † (menzionato nel 936)
- Almérade † (circa 990 - circa 1030)
- Bertrand † (prima del 1040 - dopo il 1052)
- Algeric †[5]
- Henri I † (menzionato nel 1094)
- Augier † (prima di marzo 1096 - 14 marzo 1133 deceduto)[6]
- Fouques di Castellane † (1133 - 5 aprile 1138 deceduto)[7]
- Pierre Giraud † (1138 - 29 gennaio 1160 deceduto)[8]
- Hugues de Montlaur † (1161 - 1165 nominato arcivescovo di Aix)[9]
- Henri II † (1165[10] - 1180 nominato arcivescovo di Aix)
- Aldebert de Gaubert † (1180 - 1191 dimesso o deposto)
- Imbert † (1192 - 19 maggio 1202 deceduto)
- Hugues Raimond † (prima di novembre 1202 - 22 ottobre 1223 deceduto)
- Rostan de Sabran † (dicembre 1223 - 9 agosto 1240 deceduto)
- Fouques de Caille † (prima di dicembre 1240 - 27 luglio 1273 deceduto)
- Mathieu de Lusarches † (16 settembre 1273 - 13 giugno 1288 deceduto)
- Pierre de Négrel † (1º settembre 1288 - 3 giugno 1306 deceduto)
- Pierre de Gantelmi † (13 luglio 1306 - 13 marzo 1317 deceduto)
- Gaillard Saumate † (14 marzo 1317 - 12 novembre 1317 nominato vescovo di Maguelonne)
- Pierre des Prés de Montpezat † (31 marzo 1318 - 11 settembre 1318 nominato arcivescovo di Aix)
- Rossolin des Baux, O.F.M. † (1º ottobre 1319 - 1329 deceduto)
- Arnaud Sabatier † (1º ottobre 1330 - 5 agosto 1334 deceduto)
- Geffroi Isnard † (17 agosto 1334 - 26 luglio 1348 deceduto)
- Jean Joffevry † (14 agosto 1348 - 2 marzo 1352 nominato vescovo di Valence e Die)
- Pierre Fabri I † (5 ottobre 1352 - dicembre 1369 deceduto)
- Jean de Maillac, O.F.M. † (27 marzo 1370 - 1396 deceduto)
- Guillaume Fabri † (22 dicembre 1396 - novembre 1413 deceduto)
- Pierre Fabri II † (13 dicembre 1413 - fine 1415 o inizio 1416 deceduto)
- Michel de Bouliers I, O.P. † (maggio 1416 - 25 settembre 1441 deceduto)
- Michel de Bouliers II † (1442 - 11 febbraio 1450 deceduto)
- Robert † (1450 deceduto)
- Jean Fassi, O.Carm. † (16 marzo 1450 - prima del 3 marzo 1463 deceduto)
- Marco Lascaris di Tenda † (18 aprile 1463 - 1490 dimesso)
- Antonio Lascaris di Tenda † (7 giugno 1490 - 12 gennaio 1523 nominato vescovo di Beauvais)[11]
- Tommaso Lascaris di Tenda † (12 gennaio 1523 - 11 aprile 1526 deceduto)[12]
- Cristoforo Numai da Forlì, O.F.M.Obs. † (27 aprile 1526 - 18 marzo 1527 dimesso) (amministratore apostolico)
- François de Dinteville † (18 marzo 1527 - 27 aprile 1530 nominato vescovo di Auxerre)
- Robert Cénalis † (20 giugno 1530 - 17 aprile 1532 nominato vescovo di Avranches)
- Antonio Lascaris di Tenda † (17 aprile 1532 - 25 luglio 1546 deceduto) (per la seconda volta)
- Jean-Louis de Bouliers † (25 luglio 1546 succeduto - agosto 1550 deceduto)
- Lancelot de Clare † (23 ottobre 1550 - luglio 1568 deceduto)
- Sede vacante (1568-1572)
- André d'Auraison † (19 settembre 1572 - 1577 dimesso)
- Elzéar de Rastel † (29 novembre 1577 - 28 ottobre 1597 deceduto)
- Charles de Saint-Sixte † (29 marzo 1599 - 13 aprile 1614 deceduto)
- Guillaume Aléaume † (18 maggio 1615 - 1622 dimesso)[13]
- Guido Bentivoglio † (11 luglio 1622 - 1625 dimesso)
- François de la Fare, O.M. † (15 settembre 1625 - 28 settembre 1628 deceduto)
- Louis Doni d'Attichy, O.M. † (2 ottobre 1629 - 23 settembre 1652 nominato vescovo di Autun)
- Nicolas de Valavoire † (14 ottobre 1652 - 28 aprile 1685 deceduto)
- Jacques Desmarets † (7 dicembre 1693 - 20 settembre 1713 dimesso)
- Louis-Balthasar Phelipeaux d'Herbault † (27 novembre 1713 - 31 agosto 1751 deceduto)
- Henri-François de la Tour du Pin † (20 dicembre 1751 - 28 marzo 1772 deceduto)
- François de Clugny † (1º giugno 1772 - 1801 dimesso)
Note
modifica- ^ Mario Sgarbossa, I Santi e i Beati della Chiesa d'Occidente e d'Oriente, II edizione, Edizioni Paoline, Milano, 2000, ISBN 88-315-1585-3. p. 550
- ^ Ammesso da Fisquet, in quanto avrebbe partecipato al concilio di Agde del 506. Secondo Albanès, un vescovo di questo nome non appare in nessuno dei manoscritti che riportano gli atti di Agde: tuttavia mantiene questo vescovo nella sua cronotassi. Ignorato da Gallia christiana e da Duchesne.
- ^ Contumelioso venne confinato in un monastero dopo che il concilio di Marsiglia del 533, presieduto da Cesario, vescovo di Arles, lo aveva condannato a causa della sua riprovevole condotta. Papa Giovanni II intervenne ordinando la deposizione di Contumelioso e nominando Cesario amministratore della diocesi fino alla nomina del successore di Contumelioso. vedi: John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6. p. 163.
- ^ I successivi vescovi fino a Edoldo sono menzionati da un antico catalogo manoscritto conservato nell'archivio del capitolo di Riez, ma senza ulteriori e precise indicazioni storiche. Gallia christiana riconosce solo i vescovi Archinrico, Absalonne, Norberto e Bernario. La France pontificale li ammette tutti, come Albanès, che però esclude Norberto, perché fu vescovo di Reggio Emilia. Duchesne li esclude tutti dalla sua cronotassi.
- ^ Di questo vescovo non esistono altri documenti se non l'atto di sottomissione all'arcivescovo di Arles, non datato, dopo la sua consacrazione episcopale.
- ^ La data di morte di un Oggerius è riportata da Gams; secondo Albanès, la sua morte può datarsi al 1039.
- ^ Queste le date riportate da Gams. Secondo Albanès esiste un solo documento certo che attesti l'esistenza di questo vescovo, e non è datato.
- ^ Queste le date riportate da Gams. Secondo Albanès, il primo documento che si riferisce a questo vescovo è del 26 ottobre 1145; mentre l'ultimo è datato 20 gennaio 1155.
- ^ Questo vescovo è escluso da Albanès (col. 58).
- ^ Questa è la data riportata da Gams. Secondo Albanès, non può essere diventato vescovo prima del 1167, anno in cui una carta dell'abbazia di Lerino lo menziona ancora come semplice prevosto.
- ^ Nipote del vescovo precedente.
- ^ Figlio illegittimo di Marc Lescaris.
- ^ Il 14 marzo 1622 fu nominato vescovo di Lisieux.
Bibliografia
modifica- (LA) Denis de Sainte-Marthe, Gallia christiana, vol. I, Parigi, 1715, coll. 388-417
- (LA, FR) Joseph Hyacinthe Albanès, Gallia christiana novissima, Tomo I, Montbéliard, 1899, coll. 557-652
- (FR) Honoré Fisquet, La France pontificale, histoire chronologique et biographique des archevêques et évêques de tous les diocèses de France. Métropole d'Aix. Digne. Première partie contenant Digne et Riez, Paris, pp. 271–454
- (FR) Louis Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. I, Paris, 1907, pp. 283–285
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, pp. 610–611
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, p. 417; vol. 2, p. 222; vol. 3, p. 284; vol. 4, p. 294; vol. 5, p. 331; vol. 6, p. 355
- (FR) Michel Heymès, L'Église réformée de Riez (1550-1700), in Annales de Haute-Provence, Bulletin de la société scientifique et littéraire des Alpes de Haute-Provence, Tomo LII, 295 (1983), pp. 73–119
- (LA) Bolla Qui Christi Domini, in Bullarii romani continuatio, Tomo XI, Romae, 1845, pp. 245–249
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Scheda della diocesi su Catholic Hierarchy
- (EN) Scheda della diocesi su Gcatholic
Controllo di autorità | VIAF (EN) 134385666 · BNF (FR) cb11688354p (data) |
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