Discussione:Resilienza (ingegneria)
L'unità di misura è sbagliata, non si tratta della stessa K del paragrafo precedente, sono definizioni differenti:
- K = σyεy/2 = σy2/2E
(Kgm/cm2)
Dovrebbe essere energia per unità di volume, p.e. Pa, NON energia per unità di superficie. È necessario l'intervento di un esperto, perché autori diversi usano il termine resilienza con significati differenti. Sprocedato (msg) 19:23, 16 ott 2010 (CEST)
importanza resilienza matrici per estrusione alluminio
modificaqualcuno sa dirmi l'importanza della resilienza nei mandrini per estrusione alluminio?? è più importante la resistenza a trazione o la resilienza in estrusione???
- Provo a darti una risposta, anche se non sono esperto del settore, per cui aspetta comunque un altro parere. Andando per intuito, essendo l'estrusione un'operazione svolta in genere in continuo, l'estrusore non dovrebbe essere particolarmente sollecitato a "sollecitazioni impulsive", per cui dovrebbe essere più importante la resistenza a trazione anziché la resilienza, a meno che il pezzo in questione non subisca "scossoni" particolarmente importanti. Comunque prendi in considerazione che esistono diverse tipologie costruttive di ciascuna apparecchiatura, e le esigenze progettuali cambiano molto a seconda del materiale estruso (acciaio, polimeri, ecc.), per cui a seconda del caso specifico può essere più importante uno o l'altro parametro. Ti invito inoltre a porre richieste del genere alla pagina Wikipedia:Oracolo, in quanto le pagine di discussione sono riservate alle discussioni sulle modifiche apportate o da apportare alle voci di Wikipedia. --Aushulz (msg) 19:14, 25 mar 2011 (CET)
Grafico fuorviante
modificaLa resilienza è la capacità di un materiale di assorbire energia durante la deformazione elastica e non durante quella plastica, in cui entra in gioco la tenacità). Dunque il grafico risulta fuorviante perché nel caso del materiale duttile, viene evidenziata tutta l'area sottesa dalla curva sforzo deformazione, anche quella plastica. Suggerirei di sostituirla con qualcosa del tipo http://www.google.it/imgres?q=resilienza+duttile+fragile&um=1&hl=it&client=safari&sa=X&rls=en&biw=1163&bih=601&tbm=isch&tbnid=kV6Ustlgg9ZeWM:&imgrefurl=http://campanologia.it/it/it-H-campanologia/H3-Ingegneria/it-h308b-MeccanicaDellaFrattura.htm&docid=DAXzWVY-ZCrMSM&imgurl=http://campanologia.it/immagini/H-campanologia/h3-ingegneria/Meccanica-frattura/image081.jpg&w=228&h=204&ei=u4DHTuOoGZTZ8QOOqJWUAQ&zoom=1&iact=rc&dur=397&sig=104895873826842468527&page=1&tbnh=129&tbnw=144&start=0&ndsp=19&ved=1t:429,r:10,s:0&tx=59&ty=51
- Grazie per la segnalazione. Per il momento ho inserito un avviso. --Aushulz (msg) 14:47, 29 nov 2011 (CET)
- In affetti le aree evidenziata nel grafico corrispondono alla definizione di tenacità (energia di deformazione prima della rottura) non a quella di modulo di resilienza (energia di deformazione per portare il materiale a snervamento). Il grafico andrebbe sistemato.--A.Ariosti (msg) 17:56, 10 gen 2017 (CET)
Pendolo di Charpy
modificaDi seguito commento spostato dalla voce. --Phantomas (msg) 08:27, 10 dic 2013 (CET) Il pendolo di Charpy misura la tenacita', Si definisce resilienza la capacità che ha un materiale di resistere alla rottura a flessione per urto. L’inverso della resilienza fornisce indicazioni sulla fragilità del materiale: quanto più grande è la resilienza, tanto più piccola risulta la fragilità campo elastico. Resilienza e'lavoro per portare il materiale a snervamento = energia per portare a rottura il materiale in campo elastico):)
- In realtà la prova di Charpy è definita prova di resilienza nelle norme UNI (UNI EN ISO 148-1:2016 Materiali metallici - Prova di resilienza Charpy - Parte 1: Metodo di prova). Il "lavoro per portare il materiale a snervamento" corrisponde invece alla definizione di modulo di resilienza, equivalemte all'inglese modulus of resilience.--A.Ariosti (msg) 17:29, 10 gen 2017 (CET)
imprecisione
modificaAttenzione: la resilienza determinabile con il diagramma sforzo-deformazione non ha nulla a che vedere con quella determinabile dalla prova fatta con il pendolo di Charpy. La prima è quella che in inglese viene chiamata "resilience" che indica appunto la quantità di energia assorbibile (e poi rilasciabile) da un materiale sottoposto a deformazione elastica (e che come correttamente evidenziato dalla formula e direttamente proporzionale allo snervamento del materiale), quella determinata con il pendolo di Charpy invece indica la quantità di energia necessaria per rompere ad urto un campione di materiale (questo valore non è correlabile matematicamente alle caratteristiche meccaniche del materiale ed è fortemente influenzata anche dagli elementi chimici presenti in lega: per esempio lo zolfo rende estremamente fragile, anche a basse concentrazioni, il materiale pur non alterando in modo evidente le caratteristiche meccaniche dello stesso). Bisognerebbe quindi evidenziare meglio tale fatto nella voce. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Ercole69 (discussioni · contributi) 13:36, 2 apr 2014 (CEST).
- Ciao Ercole69, benvenuto e grazie della precisazione. Nelle pagine di discussione come questa sarebbe utile che tu ti firmassi, digitando --~~~~ al termine del testo che inserisci (quando salvi compare la firma). Quanto alle modifiche che proponi, puoi provare ad inserirle tu stesso (andando su "voce" e poi su "modifica") oppure se preferisci nella sandbox. Se in piú tu avessi anche delle fonti sarebbe fantastico. Se hai dubbi chiedi pure. --pegasovagante (la mi dica) 18:43, 2 apr 2014 (CEST)
- Sono d'accordo con Ercole69. La resilienza valutata tramite la prova di Charpy (o di Izod) corrisponde a quella che in inglese viene definita impact toughness or impact strength e fa riferimento a test dinamico (urto). Il modulo di resilienza invece corrisponde esattamente a quello che in inglese viene definito modulus of resilience e fa riferimento al diagramma sforzo-deformazione ricavato dalla prova di trazione che è un test statico. Ho provato a sistemare la pagina e rendere questa differenza.--A.Ariosti (msg) 17:47, 10 gen 2017 (CET)
Collegamenti esterni modificati
modificaGentili utenti,
ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Resilienza (ingegneria). Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160822044354/http://www.afs.enea.it/project/oldprojects/protosphera/Proto-Sphera_Full_Documents/PROTO-SPHERA_CATIA/Prova_Modulo/Prop_Mecc_C9DA2d01.pdf per http://www.afs.enea.it/project/oldprojects/protosphera/Proto-Sphera_Full_Documents/PROTO-SPHERA_CATIA/Prova_Modulo/Prop_Mecc_C9DA2d01.pdf
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 16:12, 18 giu 2019 (CEST)
Pagina indecente.
modificaQuesta pagina andrebbe rimossa, è completamente fuorviante.
Pagina da riscrivere
modificaQuesta pagina inizia precisando che (giustamente) la resilienza è l'energia da deformazione elastica, e poi buona parte dell'articolo continua come se nulla fosse a descrivere la tenacità, ovvero l'energia prima della rottura. Il grafico, la prova di Charpy, continua a parlare di rottura, duttilità,.... Immagino sia perchè la pagina è stata inizialmente scritta confondendo resilienza con tenacità, e solo in un secondo tempo sia stato corretto l'incipit senza toccare il resto. Aggiungo avviso C. --Rb1205 (msg) 11:48, 5 mag 2023 (CEST)