Giacomo Cappellini
Giacomo Cappellini (Cerveno, 24 gennaio 1909 – Brescia, 24 marzo 1945) è stato un partigiano italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]
Biografia
modificaDi professione maestro nel suo paese (Cerveno in Val Camonica), a seguito dell'armistizio organizzò con alcuni giovani di Cerveno una delle prime formazioni partigiane operanti nella zona.
Operava sul monte Concarena e nella zona di Lozio.
Il 21 gennaio 1945, venne catturato dalla Guardia Nazionale Repubblicana. Condotto a Brescia nel Castello, fu fucilato dopo due mesi di prigionia e di sevizie.
Cappellini scrisse ai fratelli diverse lettere di seguito raccolte in un volume intitolatoAlla Mirabella, egli infatti era convinto di essere stato rinchiuso nella torre Mirabella ma in realtà era stato rinchiuso nella torre detta dei prigionieri.
Onorificenze
modifica— Val di Lozio, 21 gennaio 1945.
Note
modifica- ^ Donne e Uomini della Resistenza: Giacomo Cappellini, su ANPI. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Quirinale - scheda - visto 18 febbraio 2009
Bibliografia
modifica- Pietro Malvezzi e Giovanni Pirelli (a cura di), Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945), 16ª ed., Torino, Einaudi, 2003 [1952], pp. 69-71, ISBN 978-88-06-17886-4.
Collegamenti esterni
modifica- Giacomo Cappellini, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
- Scheda di Giacomo Cappellini sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana, su quirinale.it.
- Le ultime lettere di Giacomo Cappellini sul sito dell'INSMLI - Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, su italia-liberazione.it. URL consultato il 25 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).