Gianmaria Biemmi
Giammaria Biemmi (Goglione Sopra, 2 febbraio 1708 – Brescia, 27 dicembre 1784) è stato un prete e storico italiano.[1]
È noto nella storiografia albanese per la sua opera più famosa, Istoria di Giorgio Castrioto Scanderbeg-Begh, una biografia dell'eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg pubblicata a Brescia nel 1742.[2][1] L'opera si basava sui lavori di alcuni storici e umanisti italiani e bizantini, come Francesco Filelfo, Giovanni Pontano, Raffaele Maffei, Laonico Calcondila e Giorgio Sfranze. Si avvalse inoltre di documenti d'archivio compilati da Odorico Rinaldi (1595-1671) e Giovanni Sagredo (1616-1696).[2] Da altre fonti, Biemmi avrebbe anche utilizzato una pubblicazione veneziana del 1480 di un ignoto umanista albanese di Bar.[2]
Studi
modificaStudiò retorica, teologia, diritto e storia. Nel 1731 divenne un prete cattolico.[1]
Opere
modifica- Istoria di Giorgio Castriota detto Scanderbergh (1742)
- Istoria di Brescia (tomo I - 1748, tomo II - 1749)
- Istoria di Ardiccio degli Aimoni e di Alghisio Gambara (1759)
Note
modifica- ^ a b c BIEMMI GianMaria - Enciclopedia Bresciana, su www.enciclopediabresciana.it. URL consultato il 18 febbraio 2023.
- ^ a b c (SQ) Kristo Frashëri, Gjergj Kastrioti Skënderbeu: jeta dhe vepra (1405-1468), Botimet Toena, 2002, p. 9, ISBN 978-99927-1-627-4.
Collegamenti esterni
modifica- Biemmi Gianmaria su Enciclopedia Bresciana
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