Gyeongju (경주시?, 慶州市?, Gyeongju-siLR) è una città della Corea del Sud ed una delle più popolari mete turistiche del paese.

Gyeongju
città a livello di contea
Hangŭl: 경주시
Hanja: 慶州市
Gyeongju – Bandiera
Localizzazione
StatoCorea del Sud (bandiera) Corea del Sud
ProvinciaGyeongsang Settentrionale
Territorio
Coordinate35°51′N 129°13′E
Superficie1 324,39 km²
Abitanti269 343 (2008)
Densità203,37 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale38056–38201 e 38210
Fuso orarioUTC+9
Cartografia
Mappa di localizzazione: Corea del Sud
Gyeongju
Gyeongju
Gyeongju – Mappa
Gyeongju – Mappa
Sito istituzionale

Si trova nell'angolo sudorientale della provincia del Gyeongsang Settentrionale, sulla costa occidentale del mar del Giappone. Le città vicine comprendono i centri industriali di Ulsan e Pohang. Intorno alla città sono sparse numerose montagne basse, propaggini della catena dei Taebaek. Gyeongju confina a sud-ovest con Cheongdo e a nord-ovest con Yeongcheon. Distante 50 km da Busan,[1] è bagnata ad est dal mare.

Geografia fisica

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La maggior parte di Gyeongju si trova nel bacino di Gyeongsang, ma alcune zone della città appartengono al bacino di Pohang, per esempio parte di Yangbuk-myeon e di Cheonbuk-myeon. Il bacino di Gyeongsang è costituito soprattutto da strati di rocce di granito e porfido. Al contrario, le aree del bacino di Pohang son costituite da strati di roccia formatisi durante il Cenozoico, che consistono in rocce ignee, sedimentarie, porfido, sabbia e tufo.[2]

Basse montagne sono diffuse in tutto il territorio di Gyeongju. Le più alte di queste sono i monti Taebaek, che attraversano il confine occidentale della città. Il punto più alto di Gyeonju è il monte Munbok, con un'altitudine di 1014 metri sopra il livello del mare. A est dei Taebaek altri picchi, come il Danseok, appartengono alla catena dei monti Jusa. Le cime dell'est della città includono il monte Tohan, appartenente ai monti Hean e ai Dongdae.[3]

Gyeongju ha quattro stagioni distinte. Grazie al suo clima continentale, ci sono grandi differenze di temperatura: essendo un bacino, la zona interna è costituita da temperature più elevate durante l'estate rispetto alle zone costiere della città. La città registra 1157 mm di precipitazioni all'anno e una temperatura media di 12,5 °C. I tifoni attraversano la regione da tre a quattro volte ogni estate.

Gyeongju è stata la capitale della dinastia Silla (57 a.C – 935), periodo d'oro dell'antica civilizzazione coreana. Silla dapprima era un piccolo stato tribale chiamato Saroguk, formatosi, secondo le cronache dinastiche di Silla, nel 57 a.C.[4] Durante questo periodo, la città non si chiamava Gyeongju ma "Seorabeol" (Capitale) o "Geumseong" (Città d'oro). Silla prese sempre più potere ed una volta alleatasi con la dinastia Tang, riuscì a sconfiggere i vicini regni di Goguryeo (37 a.C. – 668) e Baekje (18 a.C. – 660), unificando il territorio. La scienza e la cultura fiorirono e Silla diventò un regno forte, capace di interagire attivamente con Cina e Giappone e con il mondo islamico dell'Asia occidentale. Gyeongju diventò una città internazionale, centro politico e sociale. La città raggiunse il suo apice nell'VIII secolo, quando per dimensioni e importanza uguagliava Costantinopoli (l'attuale Istanbul), Baghdad (attuale Iraq) e Chang'an (Xian) della dinastia Tang in Cina.

Tuttavia, alla fine del IX secolo, il regno di Silla, e con esso anche Gyeongju, iniziò il suo declino. Nel 927 infatti Gyeongju venne saccheggiata e nel 935 fu fondata la dinastia Goryeo (935-1392), ponendo definitivamente fine alla dinastia Silla. Da qui in avanti Gyeongju non fu più la capitale della penisola. La sua importanza è andata via via diminuendo, fino all'inizio del XX secolo, quando grazie a innumerevoli scavi archeologici sono stati riportati alla luce molti tesori, tra cui le famose tombe.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO ha iscritto 52 aree storiche di Gyeongju nella Lista del Patrimonio Mondiale del 2000.[4]

Monte Nam

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A sud di Gyeongju si trova il monte Nam, noto anche come Namsan e tradotto "montagna a sud", il quale ha due picchi prominenti, Gowibong (494 m) e Geumobong (468 m). L'area del monte Nam è un museo buddhista a cielo aperto contenente templi, pagode di pietra, lanterne e piedistalli a forma di loto. Nella maggior parte dei casi, i siti non si distinguono, perché armonizzati con l'ambiente naturale, come ad esempio le immagini di Buddha e Bodhisattva scolpite nelle rocce. Ne è un esempio l'immagine del Bodhisattva dell'eremo di Sinseonam, scolpito in altorilievo su una roccia. Stilisticamente raro per il regno di Silla, questo Bodhisattva alto 1.4m è stato scolpito seduto in una postura giocosa, o "Lalita", mentre il volto rotondo è solenne.[4]

Wolseong e Imhaejeon

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La fortezza di Wolseong, chiamata anche Banwolseong ("fortezza a mezza luna") per via della sua forma, circondava il palazzo principale, residenza di tutti i re di Silla. Secondo il Samguk sagi "le mura sono state costruite e chiamate Wolseong nel 22º anno di re Pasa (80-112) e il re si trasferì lì nel settimo mese dell'anno". I muri della fortezza, di cui sono rimaste solo le rovine, erano stati costruiti con pietre e fango a nord, est e ovest, mentre l'estremità a sud era segnata da un ruscello e da un dirupo naturale. La porta che si trovava ad est conduceva al secondo palazzo più importante, quello del principe ereditario, chiamato anche Imhaejeon ("padiglione sul mare"). Questo complesso comprende anche a nord-est lo stagno artificiale di Anapji ("stagno di oche e anatre") costruito dal re Munmu nel 674, e il Cheomseongdae, il più antico osservatorio astronomico ancora esistente in Asia orientale, che risale al VII secolo. Altre costruzioni nella zona a nord della foresta di Gyerim e intorno al distretto Seongdong-dong erano probabilmente palazzi aggiuntivi.[4]

Parco dei tumuli

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Il parco dei tumuli è composto da circa 150 collinette di terra costruite tra il V e il VI secolo. Sotto a ciascuna di queste collinette si trovano le tombe di re, regine e nobili del periodo di Silla. I tumuli possono variare da un massimo di 23 metri di altezza a meno di un metro, il che li rende difficili da identificare. Solo alcune di queste tombe sono state aperte e analizzate, ma nella maggior parte dei casi non si sa a chi appartenessero in quanto non ci sono iscrizioni.

Di solito la tomba era di legno e veniva posta sottoterra, o sul terreno ma coperta da un primo strato di rocce e poi da un secondo strato di terra. I due strati potevano essere molto pesanti, tanto che a volte la tomba veniva schiacciata dal peso. Ciò nonostante, all'interno delle tombe sono stati ritrovati molti artefatti, come corone ed accessori d'oro, ceramiche, molti artefatti in vetro provenienti dal Mediterraneo e anche armi. Gli oggetti ritrovati suggeriscono che ci sono stati degli scambi tra Silla, Manciuria, Mongolia e Giappone.

L'unica tomba aperta al pubblico è quella del "cavallo divino" (Cheonmachong), dove la camera di sepoltura non si trovava sottoterra ma è stata posta sul terreno e poi coperta da cumuli di pietra e fango. All'interno di questa tomba fu trovata una corona d'oro, tesoro nazionale n. 188 dal 1978. La Grande tomba di Hwangnam (Hwangnam Daechong) è invece la più grande tomba esistente. È formata da due tumuli, uno a nord e uno a sud, entrambi alti circa 23 metri. Nel tumulo a sud, il primo costruito, è stato ritrovato il corpo di un uomo, mentre in quello a nord il corpo di una donna,[4] identificabile da una cintura in argento con l'iscrizione "pu in dae", "cintura di una donna".

Hwangnyongsa

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Il Hwangnyongsa era il più grande tempio Buddista di Silla. La leggenda narra che nel 553 mentre il re Jinheung stava costruendo un palazzo a est di Wolseong vide un drago giallo scendere dal cielo. Il re, che credeva fermamente nel Buddismo, al posto del palazzo decise di costruire un tempio e chiamarlo Hwangnyongsa ("tempio del Drago Giallo"). La costruzione fu completata nel 754[4] ed il tempio fu il più grande tempio Buddista dell'Asia dell'est per circa 600 anni, prima che venisse bruciato durante le invasioni dei Mongoli nel 1238, lasciandone solo le pietre di fondazione e alcune statue.

Area delle fortezze

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La fortezza di montagna di Myeonghwal è l'unica fortezza di montagna di Silla inclusa nelle aree Patrimonio dell'Umanità. Essendo Gyeongju una città circondata da montagne, essa aveva linee di difesa naturali.[4] Ma Myeonghwal, costruita circa nel 400, insieme alle fortezze sul monte Nam e sul monte Seondo, contribuì notevolmente alla difesa della città contro i giapponesi. Per un breve lasso di tempo, Myeonghwal fu utilizzato anche come palazzo temporaneo ed era costituito da due castelli, Toseon e Seokseong.

Geografia antropica

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Suddivisioni amministrative

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Mappa # Luogo Popolazione
(2007)
Famiglia Area
# Luogo Popolazione
Famiglia Area
 
1 Sannae-myeon 3,561 1,779 142.6 13 Seondo-dong 13,813 2,831 28.0
2 Seo-myeon 4,773 1,779 52.1 14 Seonggeon-dong 18,378 7,562 6.4
3 Hyeongok-myeon 16,829 5,726 55.7 15 Hwangseong-dong 29,660 9,415 3.8
4 Angang-eup 33,802 12,641 138.6 16 Yonggang-dong 15,959 5,244 5.1
5 Gangdong-myeon 8,834 3,659 81.4 17 Bodeok-dong 2,296 977 81.0
6 Cheonbuk-myeon 6,185 2,328 58.2 18 Bulguk-dong 9,001 3,722 37.4
7 Yangbuk-myeon 4,535 2,026 120.1 19 Hwangnam-dong 8,885 3,875 20.5
8 Gampo-eup 7,099 3,084 44.9 20 Jungbu-dong 7,003 3,022 0.9
9 Yangnam-myeon 7,131 2,941 85.1 21 Hwango-dong 10,225 4283 1.5
10 Oedong-eup 19,006 6,965 109.8 22 Dongcheon-dong 26,721 9,228 5.3
11 Naenam-myeon 6,142 2,526 122.1 23 Wolseong-dong 6,522 4,842 31.4
12 Geoncheon-eup 11,217 4,533 92.4

Amministrazione

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Gemellaggi

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Gyeongju è gemellata con:

  1. ^ S. Korean, US presidents to meet before APEC summit, Xinhua News, 18 ottobre 2005. URL consultato il 24 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2012).
  2. ^ (KO) 경주시 Gyeongju-si 慶州市 [collegamento interrotto], su encyber.com, Doosan Encyclopedia. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  3. ^ (KO) 양북면 Yangbuk-myeon 陽北面 [collegamento interrotto], su encyber.com, Doosan Encyclopedia. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  4. ^ a b c d e f g (EN) Gyeongju Historic Areas, su english.cha.go.kr. URL consultato il 4 maggio 2023.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN125497918 · LCCN (ENn81054162 · GND (DE4246387-7 · BNE (ESXX4419712 (data) · J9U (ENHE987007562181105171
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