Ciad (lago)
Il lago Ciad (in inglese Lake Chad, in francese Lac Tchad) è un lago poco profondo, situato nella parte centro-settentrionale dell'Africa, sui confini di Ciad, Camerun, Niger e Nigeria, nell'area del Sahel, una regione a sud del deserto del Sahara. È alimentato dal fiume Chari, che vi apporta il 95% dell'acqua (mediamente 40 miliardi di metri cubi annui, il 95% dei quali si perdono in evaporazione). Il lago è endoreico, ossia è privo di emissari, e per problemi di agricoltura e pastorizia si sta prosciugando.
Ciad | |
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Stati | Ciad Nigeria Niger Camerun |
Coordinate | 13°05′57.35″N 14°30′16.69″E |
Altitudine | 100 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 1350 km² |
Profondità massima | 7 m |
Profondità media | 1,5 m |
Volume | 6,3 km³ |
Sviluppo costiero | 650 km |
Idrografia | |
Origine | endoreico |
Bacino idrografico | 2 381 635 km² |
Immissari principali | Chari |
Storia
modificaIl lago ha cambiato più volte la sua dimensione negli ultimi 40.000 anni, arrivando anche a sparire del tutto durante l'ultima glaciazione.
Intorno al 7.000 a.C., durante il neolitico subpluviale, il lago Ciad raggiunse al suo picco una dimensione approssimativa di 400.000 km quadrati ed una profondità massima di 138 metri, diventando il lago MegaChad. L’antico lago si estendeva oltre l’area dove è oggi situato il deserto del Tenerè e la depressione di Bodèlè, sviluppando un clima da savana. Questo accadde perché i monsoni si erano spostati più a nord e perché l'asse di rotazione terrestre era leggermente diverso da quello attuale ed il perielio a quell'epoca avveniva a luglio, causando un incremento massiccio nelle precipitazioni che perdurò per alcuni millenni, rendendo possibile lo sviluppo di fiumi e villaggi.
A partire dal 3.900 a.C. le pianure e i fiumi del Sahara cominciarono ad inaridirsi, spezzando il gigante MegaChad in tre laghi più piccoli: il Bodélé, il Fitri e, per l'appunto, il Ciad.[1] I primi due scomparvero quando il clima si inaridì ulteriormente.[2]
Dimensioni
modificaLa dimensione del lago, proprio perché privo di emissari, è variabile e dipende dalle precipitazioni sugli altopiani circostanti il bacino e dalle temperature nel Sahel; le fluttuazioni di queste variabili determinano cambiamenti drastici nelle dimensioni del lago, che variano da 9 800 km² nella stagione secca ai 25 500 km² al termine della stagione delle piogge.
Le dimensioni variano inoltre di anno in anno; nel 1870 l'estensione del lago raggiunse i 28 000 km² mentre nel 1908 non superò i 12 700 km². Negli anni quaranta e cinquanta rimase di dimensioni modeste, ma raggiunse i 26 000 km² nel 1963. Le siccità degli ultimi anni sessanta, degli anni settanta e ottanta fecero nuovamente sì che si rimpicciolisse. Nel 2000 era arrivato a coprire solo 1 500 km².
Dal 1962 al 2014, le acque si sono abbassate di quattro metri, riducendo la superficie del 90%. Questo a causa della diminuzione delle precipitazioni e dell'utilizzo in continuo aumento di acqua per l'irrigazione, prelevata dal lago o dai suoi affluenti, il maggiore dei quali è il sistema di lagune di Chari, dal 1972, e nel 1987, il lago raggiunse il suo livello più basso in assoluto, anche se nel 2007 è risalito leggermente. Essendo poco profondo (solo 7 metri nel punto più profondo, con una profondità media di 1,50 metri), la sua dimensione è molto sensibile al cambiamento di profondità media e, di conseguenza, ha forti variazioni stagionali.[3]
Rilevanza economica e sociale
modificaIl lago è molto importante a livello ecologico, sociale ed economico: esso assicura infatti risorse idriche a più di 20 milioni di persone che vivono nei paesi che circondano il bacino. Per questo motivo, la FAO e la Commissione del bacino del Lago Ciad hanno stanziato dei finanziamenti per effettuare delle opere idrauliche volte ad aumentare la capacità del lago. Tra le ipotesi in campo, vi sono la deviazione del fiume Ubangi nel Chari, al fine di aumentare la portata di quest'ultimo.[3]
Note
modifica- ^ (EN) Global Change and Our Common Future, su nap.edu. URL consultato il 21 novembre 2015.
- ^ Nick Drake, Charlie Bristow, Shorelines in the Sahara: geomorphological evidence for an enhanced monsoon from palaeolake Megachad (PDF), in The Holocene 16,6 (2006). URL consultato il 6 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
- ^ a b "Salviamo il Lago Ciad", maxiprogetto per l'Africa, su repubblica.it, 16 ottobre 2009. URL consultato il 21 novembre 2015.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Lago Ciad
Collegamenti esterni
modifica- Lago Chad, su earthtrends.wri.org (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2004).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 96145857812123020377 · LCCN (EN) sh85022287 · GND (DE) 4106988-2 · BNE (ES) XX456983 (data) · J9U (EN, HE) 987007284803205171 |
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