Lasa (Italia)
Lasa (Laas in tedesco; Loos in dialetto sudtirolese, pronunciato [lo:s][5]) è un comune italiano di 4 100 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. È situato in Val Venosta, lungo il corso del fiume Adige, ad un'altitudine media di 868 m s.l.m. (che oscilla tra un minimo di 832 e un massimo di 3545 m s.l.m.).
Lasa comune | |
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(IT) Lasa (DE) Laas | |
Il paese visto dalla Ferrovia marmifera di Lasa | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Bolzano |
Amministrazione | |
Sindaco | Verena Tröger (SVP) dal 22-9-2020 |
Lingue ufficiali | Italiano, Tedesco |
Territorio | |
Coordinate | 46°36′59.81″N 10°42′00.57″E |
Altitudine | 868 m s.l.m. |
Superficie | 110,23 km² |
Abitanti | 4 100[2] (31-8-2020) |
Densità | 37,19 ab./km² |
Frazioni | Alliz (Allitz), Cengles (Tschengls), Oris (Eyrs), Parnez (Parnetz), Tanas (Tanas), Tarnello (Tarnell) |
Comuni confinanti | Malles Venosta, Martello, Prato allo Stelvio, Silandro, Sluderno, Stelvio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39023 |
Prefisso | 0473 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021042 |
Cod. catastale | E457 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 825 GG[4] |
Nome abitanti | (IT) lasini (DE) Laaser[1] |
Cartografia | |
Posizione del comune di Lasa nella provincia autonoma di Bolzano | |
Sito istituzionale | |
Origini del nome
modificaIl toponimo è attestato come Las nel 1143 e probabilmente ha un'origine preromana.[6]
Storia
modificaIl 2 maggio 1945, nell'ultima fase della seconda guerra mondiale, il paese fu teatro della "Strage di Lasa", attuata dalla Wehrmacht come rappresaglia contro un tentativo di furto di munizioni realizzato da operai italiani ai danni della polveriera di Cengles: in essa morirono 9 persone, fucilate dai soldati tedeschi.[7]
La polveriera, dipendente dalla caserma Druso di Silandro, venne dismessa negli anni 1990 e in parte demolita. Solo il vecchio corpo di guardia (riattato a falegnameria da un contadino del posto) rimase in piedi fino al 2010, allorché fu definitivamente smantellato.
Simboli
modificaLo stemma rappresenta un martello e due scalpelli rossi, disposti in banda su sfondo bianco rigato di nero.
Il campo bianco e nero simboleggia i giacimenti di marmo, il martello e gli scalpelli gli strumenti per la sua lavorazione (principale risorsa del borgo).[8] Lo stemma è stato adottato il 27 settembre 1966.[9]
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modifica- Chiesa di San Giovanni Battista, parrocchiale.
- Chiesa della Natività di Maria, parrocchiale nella frazione di Cengles.
- Chiesa del Santissimo Cuore di Gesù, parrocchiale nella frazione di Tanas.
- Chiesa di San Remigio, parrocchiale nella frazione di Oris.
- Chiesa di San Marco, sconsacrata.
Architetture civili
modifica- Acquedotto storico. Il paese era attraversato da un acquedotto in pietra sopraelevato (denominato, in lingua tedesca, Kandlwaal), lungo 600 metri e alto tra i 15 e i 32 metri. Nel 1907 l'acquedotto venne distrutto da un incendio, che ne lasciò integre solo alcune parti a cavallo del fiume Adige.
Aree naturali
modificaSocietà
modificaRipartizione linguistica
modificaLa sua popolazione è in larga maggioranza di madrelingua tedesca:
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[10] |
---|---|
98,09% | madrelingua tedesca |
1,67% | madrelingua italiana |
0,24% | madrelingua ladina |
Evoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[11]
Economia
modificaIl marmo
modificaLasa è famosa per la produzione di marmo pregiato, molto apprezzato già dai tempi dei Romani (anche se lo sfruttamento sistematico ebbe inizio ai primi del Novecento). Con il marmo di Lasa venne scolpita - a puro titolo d'esempio - la statua di Walther von der Vogelweide sita nell'omonima piazza centrale di Bolzano.
Agricoltura
modificaDal punto di vista agricolo, rilevante è la produzione di albicocche.
Infrastrutture e trasporti
modificaIl paese è servito (attraverso la stazione di Lasa) dalla ferrovia della Val Venosta, che collega Merano a Malles Venosta.
Nel territorio comunale si trova la ferrovia marmifera di Lasa, una linea ferroviaria adibita al trasporto merci che - tramite un tratto in piano e una ripida funicolare - collega la vallata alle cave di marmo di Lasa situate sulle montagne del versante sud della valle, ed è presente lo sbarramento (una traversa fluviale a tre luci lunga 34 m circa) che alimenta la centrale idroelettrica di Castelbello-Ciardes, gestita da Alperia.[12]
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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nel 1954 | Karl Gartner | - | Sindaco | ||
nel 1956 | Ernst Muther | - | Sindaco | ||
2005 | 2020 | Andreas Tappeiner | SVP | Sindaco | |
2020 | Verena Tröger | SVP | Sindaco |
Note
modifica- ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 333.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Carlo Tagliavini, Teresa Capello, Dizionario degli Etnici e Toponimi italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
- ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
- ^ Strage di Lasa, ecco cosa accadde - Alto Adige
- ^ Stemma del Comune di Lasa, su Comune di Lasa.
- ^ (EN) Tirol Atlas Lasa
- ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Alperia: Centrali di Glorenza e Castelbello, su alperia.eu. URL consultato il 28 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2018).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lasa
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su gemeinde.laas.bz.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 144586737 · LCCN (EN) no2002071455 · GND (DE) 4363729-2 · J9U (EN, HE) 987007473887005171 |
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