Lucentezza dei minerali
lucentezza dei minerali
La lucentezza dei minerali è una caratteristica che dipende da più fattori contemporanei quali l'indice di rifrazione, la dispersione, la densità ottica e la tessitura della superficie (che può essere la faccia di un cristallo o una superficie di frattura).[1]
Non è quindi possibile misurare la lucentezza. Essa si può comunque distinguere in metallica (tipica delle sostanze che riflettono completamente la luce) e non metallica (tipica dei corpi più o meno trasparenti).
Empiricamente, si può classificare a grandi linee la lucentezza dei minerali secondo lo schema:
aspetto e lucentezza | ad esempio | indice di rifrazione |
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non riflettenti, lucentezza terrosa (o assente) | limonite | |
poco riflettenti, lucentezza grassa-oleosa | opale, talco | 1,3 - 1,4 |
molto riflettenti, lucentezza vitrea | actinolite | 1,5 - 1,8 |
molto riflettenti, con aspetto resinoso | vesuvianite | 1,6 - 1,9 |
fortemente riflettenti, lucentezza adamantina | diamante, sfalerite, cassiterite | 1,9 - 2,5 |
lucenti, con aspetto metallico | rutilo | 2,5 ed oltre |
Talvolta, come nel caso della cassiterite, il minerale appare come se fosse ricoperto da una pellicola metallica.
Note
modifica- ^ (EN) John Sinkankas, Gemstone & Mineral Data Book, Winchester Press, 1972, ISBN 0-87691-067-3.
Collegamenti esterni
modifica- lucentezza, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Maria Piazza, LUCENTEZZA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- (EN) lustre, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85078969 · J9U (EN, HE) 987007538784105171 |
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