Museo civico archeologico Isola della Scala
Il Museo archeologico comunale di Isola della Scala, nato nel 1979, è un’esposizione di reperti databili dall’età del rame all’epoca altomedievale, ritrovati nel territorio circostante. Ha sede dal 1999 nella secentesca Cappella di Sant’Antonio, all’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena.
Museo Archeologico di Isola della Scala | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Isola della Scala |
Indirizzo | Via Roma, 35 |
Coordinate | 45°16′09.13″N 11°00′29.75″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Archeologia |
Istituzione | 1979 |
Apertura | 1979 |
Visitatori | 100 (2022) |
Edificio del museo: la chiesa di Santa Maria Maddalena
modificaDurante le Guerre d’Italia, ai primi del '500, la popolazione di Isola della Scala prese la decisione di accogliere una comunità di monaci francescani, da poco insediatisi anche a Verona nel convento di San Bernardino, erigendo la chiesa e il convento di Santa Maria Maddalena. L’assenso di papa Giulio II giunse nel 1511 e i lavori iniziarono di lì a poco. Già nel 1530 il vescovo Gian Matteo Giberti sottolineava la sontuosità del complesso, dotato di un grande chiostro e di una decorosa abitazione per i dodici monaci. Numerosi lasciti e donazioni durante i secoli successivi incrementarono la ricchezza artistica della chiesa: nel 1653 per esempio fu aggiunta la cappella di Sant’Antonio da Padova e numerosi nuovi affreschi decorarono il presbiterio.[1] Il monastero fu soppresso nel 1806 per editto napoleonico. Il culto nella chiesa riprese nel 1826, quando fu intitolata a Sant’Antonio. Successivamente la chiesa fu sconsacrata, subendo vari tipi di utilizzo e l’abbattimento di parte della facciata nel 1936. Dal 1986 al 2001 ricevette un profondo restauro, finalizzato ad ospitare un auditorium e anche i reperti del Museo archeologico.
La chiesa ha una facciata a salienti, mancante della parte destra, un portale in pietra rossa veronese, un rosone e archetti pensili sotto la cornice. Il campanile in stile tardo romanico è coronato da bifore. L'interno, originariamente tripartito, presenta oggi un'unica navata con cappelle laterali e soffitto a capriate termina con una profonda abside. Affreschi del '500 e '600 ornano le pareti della navata e del coro.
Storia del museo
modificaNegli anni Settanta del Novecento si andarono raccogliendo nel territorio di Isola della Scala vari materiali archeologici che emergevano in maniera massiccia a seguito di livellamenti di terreni ed arature sempre più profonde. Questi materiali vennero a costituire un nucleo abbastanza cospicuo, tanto che nel 1979 fu sancita ufficialmente la nascita di un deposito archeologico temporaneo, con sede presso la Biblioteca. Vario altro materiale venne poi ad aggiungersi a seguito di scavi, raccolte di superficie, recuperi occasionali e donazioni.
La piccola esposizione fu spostata nel 1999 nella secentesca Cappella di Sant’Antonio, all’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena (conosciuta anche come “Chiesa dei Frati”), dove tuttora trova sede. L’allestimento realizzato in quell'occasione, con poche aggiunte, è rimasto sostanzialmente intatto fino ad oggi.
Collezione
modificaL’età del Rame e del Bronzo | Questa sezione comprende quattro vetrine nelle quali sono esposti materiali di vario tipo (pietre ed ossi lavorati e soprattutto vasellame ceramico) trovati in diversi insediamenti nei territori di Vigasio, Isola della Scala, Nogarole Rocca, Trevenzuolo, Nogara, Erbé: spiccano in particolare i materiali recuperati nell’abitato del Bronzo medio di Mulino Giarella e i reperti litici dell’età del Bronzo trovati in località Braette (Nogarole Rocca). | |
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L’età del Ferro | Questa sezione comprende materiali di epoca paleoveneta provenienti dai territori di Sorgà, di Erbé (Castion) e di Isola della Scala (Palazzina). Di particolare interesse sono un grande dolio da Palazzina e il materiale rinvenuto nel sito arginato di Castion di Erbè, che illustra vari aspetti della vita del villaggio: vasellame per la mensa e per la cottura dei cibi, oggetti di abbigliamento personale (aghi crinali, fibule ecc.), legati alla sfera cultuale (figurine fittili, “stelline”, "falci di luna", vasellame miniaturistico e una paletta bronzea), all'attività agricola (vasi-silos, zappetta di corno, macina in pietra), all'attività tessile (taralli, pesi, rocchetti e fusaiole) e all'artigianato ceramico (nucleo d'argilla con l'impronta delle mani del vasaio, "pettini"). | |
L’età romana | Questa sezione comprende:
Si segnalano infine una gemma in diaspro trovata a Ponte delle Strie (Trevenzuolo) e le copie di due bronzetti romani (gruppo Eracle/Anteo e Lare) trovati nel territorio di Isola della Scala, i cui originali si conservano al Museo archeologico di Verona. |
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L’età altomedievale | Questa sezione comprende una vetrina con il materiale di età longobarda (una spada ed un umbone di fine VI-VII sec.) trovato in una tomba di località Zera (Buttapietra). |
Note
modifica- ^ Bruno Chiappa (a cura di), Isola della Scala: Territorio e società rurale nella media pianura veronese, Vago di Lavagno (VR), Comune di Isola della Scala, 2002, pp. 139-141.
Bibliografia
modifica- B. Chiappa (a cura di), Isola della Scala. Territorio e società rurale nella media pianura veronese, Comune di Isola della Scala 2002
- F. Biondani, Le stele funerarie della cava Berardo ed altri ritrovamenti di età romana, in Buttapietra. Il territorio e le comunità. A cura di B. Chiappa e G.M. Varanini, Buttapietra 2006, pp. 20-22.
- F. Biondani, A. Buonopane, Una coppetta con iscrizione graffita da Isola della Scala (Verona), “Quaderni di archeologia del Veneto”, XVII (2001), pp. 167-169.
- F. Biondani, G.M. Varanini, Il territorio di Buttapietra e l’alta pianura in età longobarda: cenni, in Buttapietra. Il territorio e le comunità. A cura di B. Chiappa e G.M. Varanini, Buttapietra 2006, pp. 22-24.
- B. Chiappa, Chiesa e convento di S. Maria Maddalena a Isola della Scala, “Studi storici veronesi Luigi Simeoni”, XXVIII-XXIX (1978-79), pp. 214-220.
- B. Chiappa, I musei locali, in La preistoria lungo la valle del Tartaro. A cura di L. Salzani, Vago di Lavagno (Verona) 1987, pp. 143-158
- Da Ostiglia a Verona. Archeologia e storia di una strada romana. Isola Della Scala, Chiesa di Santa Maria Maddalena 13 settembre-8 dicembre 2008, Isola della Scala (Verona) 2008.
- L. Salzani, Mulino Giarella (Isola della Scala), in Dalla terra al Museo. Mostra di reperti preistorici e protostorici degli ultimi dieci anni di ricerca dal territorio veronese. A cura di G. Belluzzo, L. Salzani, Legnago (Verona) 1996, pp. 273-275.
- L. Franzoni, Bronzetti romani del Museo archeologico di Verona, Venezia 1973.
- L. Salzani, Isola della Scala, in 3000 anni fa a Verona, Verona 1976, p. 162.
- L. Salzani, Isola della Scala (Verona), "Studi etruschi", 44 (1976), p. 425.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo civico archeologico Isola della Scala
Collegamenti esterni
modifica- Museo archeologico di Isola della Scala [collegamento interrotto], su Sistema museale della Provincia di Verona. URL consultato il 10 giugno 2017.
- ASARCHIS Associazione archeologica isolana.