Polimorfismo (chimica)
In chimica, il termine polimorfismo indica la possibilità che uno stesso composto si presenti in forme cristalline diverse.[1] Questo comportamento si può presentare tanto in sostanze semplici (cioè sostanze formate da atomi dello stesso elemento chimico e più preciso è il termine allotropia), quanto nei composti (cioè sostanze formate da atomi di diversi elementi chimici).
Le diverse modificazioni polimorfiche hanno proprietà fisiche (sfaldatura, durezza, peso specifico, punto di fusione) differenti; hanno invece uguale comportamento chimico, e pertanto, mediante l'analisi chimica è possibile accertare che si tratti della stessa sostanza.
Tipologia di polimorfismi
modificaVi sono 3 forme di polimorfismo:
- Polimorfismo ricostruttivo: necessita molta energia poiché determina una completa riorganizzazione della struttura cristallina ed una evidente rottura dei legami presenti nel reticolo.
- Polimorfismo distorsivo: è una riorganizzazione strutturale meno drastica che non implica la rottura dei legami, indi necessita minor dispendio energetico; avviene istantaneamente ed è facilmente reversibile.
- Polimorfismo ordine-disordine: frequente nelle leghe metalliche si presenta anche in alcuni minerali quali i feldspati.
Esempi
modificaEsempi in natura sono dati da:
- zolfo: può presentarsi in cristalli rombici o in cristalli aghiformi monoclini;
- carbonio: può presentarsi sotto varie forme polimorfe, tra cui la grafite (avente struttura cristallina esagonale) e il diamante (avente struttura cristallina cubica);
- carbonato di calcio: può presentarsi sotto forma di aragonite (struttura rombica) e di calcite (struttura trigonale).
- silice: può presentarsi sotto forma di quarzo α trigonale, quarzo β esagonale, tridimite esagonale e cristobalite cubica.
Cause del polimorfismo
modificaIl polimorfismo è dovuto a diversa disposizione spaziale degli atomi della sostanza nel reticolo cristallino, determinata dalla pressione e dalla temperatura. Il passaggio da una forma cristallina ad un'altra avviene ad una temperatura ben determinata, detta temperatura di trasformazione, al di sopra della quale è stabile una delle forme, al di sotto l'altra.
Ad esempio esistono diverse forme polimorfe del ferro, che vengono convertite l'una nell'altra attraverso i processi di tempra e ricottura.
Attualmente si riconoscono tre meccanismi principali per cui una forma polimorfa di una sostanza può trasformarsi in un'altra. Queste modalità prendono il nome di: polimorfismo ricostruttivo, polimorfismo distorsivo e polimorfismo ordine-disordine.
Un meccanismo secondario di polimorfismo della struttura cristallina di un minerale è il politipismo.
Note
modifica- ^ Font Altaba, p. 16.
Bibliografia
modifica- Manuel Font Altaba, Giuseppe Tanelli, Mineralogia, Giunti, 1994, ISBN 88-09-00859-6.
- Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
- Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed. Bardi (2005)
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su polimorfismo
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